La Commissione europea ha proposto nuove norme per i 10 prodotti di plastica monouso che più inquinano le spiagge e i mari d’Europa e per gli attrezzi da pesca perduti e abbandonati.
Insieme, questi prodotti rappresentano il 70% dei rifiuti marini. Le nuove regole sono proporzionate e concepite per ottenere i migliori risultati, vale a dire non a tutti i prodotti si applicheranno le stesse misure: saranno messi al bando i prodotti di plastica monouso per i quali sono facilmente disponibili soluzioni alternative, mentre si limiterà l’uso di quelli di cui non esistono valide alternative riducendone il consumo a livello nazionale; i produttori dovranno poi rispettare requisiti di progettazione ed etichettatura e sottostare a obblighi di gestione e bonifica dei rifiuti. Con queste nuove norme l’Europa è la prima a intervenire incisivamente su un fronte che ha implicazioni mondiali.
Le imprese ci guadagneranno in competitività: una normativa unica per l’intero mercato dell’UE offre alle imprese europee un trampolino per sviluppare economie di scala e rafforzare la competitività nel mercato mondiale in piena espansione dei prodotti sostenibili: con i sistemi di riutilizzo (come quelli di cauzione-rimborso) le imprese potranno contare su un approvvigionamento stabile di materiali di alta qualità; in altri casi, mosse dall’incentivo a ricercare soluzioni più sostenibili, potranno conquistare un vantaggio tecnologico sui loro concorrenti internazionali.
Sito: http://europa.eu/rapid/press-release_IP-18-5_it.htm
Il programma Erasmus permette già a numerosi giovani europei di frequentare corsi di studio o di formazione all’estero, ampliando nel contempo le loro esperienze e conoscenze dell’Europa e migliorando le loro possibilità future di trovare lavoro.
Con il raddoppio dei finanziamenti il programma sarà ancora più efficace nel sostenere obiettivi politici fondamentali come la costruzione entro il 2025 di uno spazio europeo dell’istruzione, l’offerta di maggiori opportunità ai giovani e la promozione di un’identità europea mediante politiche a favore dei giovani, dell’istruzione e della cultura.
La Commissione propone di aumentare la dotazione del bilancio del programma Erasmus a 30 miliardi di euro nel periodo 2021-2027, destinando 25,9 miliardi di euro all’istruzione e alla formazione, 3,1 miliardi di euro ai giovani e 550 milioni di euro allo sport.
Sito: http://europa.eu/rapid/press-release_IP-18-3948_it.htm
Nuovo interfaccia e numerosi aggiornamenti per il sito web del Portale Europeo per i Giovani, della Commissione Europea, che offre informazioni sulle opportunità a livello europeo e nazionale rivolte ai giovani che vivono, studiano e lavorano in Europa. Le informazioni fornite coprono otto temi principali, riguardano 34 paesi e sono disponibili in 28 lingue. Il nuovo sito web ha anche una versione mobile.
Sito: http://europa.eu/youth/
Pubblicato dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione europea, il libro presenta lo stato dell’arte della mobilità per l’apprendimento nel campo della gioventù europea, molto complesso ed eterogeneo, riunendo contributi provenienti da tutto il continente. Presenta risultati di ricerca empirica che esplorano e analizzano l’esperienza di partecipanti provenienti da ambienti diversi, in vari contesti di mobilità dell’apprendimento: scambi, servizi di volontariato, campi in diverse regioni d’Europa. Il libro affronta due domande correlate fra loro: in primo luogo, in che modo la mobilità per l’apprendimento può essere utilizzata come strumento di inclusione, offrendo opportunità e risorse alle persone più svantaggiate ed emarginate; e, in secondo luogo, come concentrarsi sull’inclusione può diventare una parte più intrinseca dei progetti e delle iniziative di mobilità per l’apprendimento. Il libro è diviso in tre parti, che coprono le fasi e dimensioni del processo di mobilità di apprendimento: accesso, processi e risultati.
La Commissione europea propone un “new deal” per i consumatori, al fine di garantire che tutti i consumatori europei godano pienamente dei diritti riconosciuti loro dalla legislazione dell’Unione.
Il “new deal” per i consumatori consentirà a soggetti riconosciuti di avviare azioni rappresentative a nome e per conto dei consumatori e conferirà alle autorità nazionali preposte alla tutela dei consumatori poteri sanzionatori più incisivi. Inoltre estenderà la protezione dei consumatori all’ambiente online e chiarirà che le pratiche di doppio standard qualitativo che possono trarre in inganno i consumatori sono vietate.
Il “new deal” per i consumatori significherà:
1. Rafforzare i diritti dei consumatori online;
2. Dare ai consumatori gli strumenti per far valere i loro diritti e ottenere un risarcimento;
3. Introdurre sanzioni efficaci per le violazioni del diritto del consumo dell’UE;
4. Contrastare le differenze di qualità nei prodotti di consumo;
5. Migliorare le condizioni per le imprese;
Le proposte della Commissione saranno discusse in sede di Parlamento europeo e di Consiglio.
Sito: http://ec.europa.eu/newsroom/just/item-detail.cfm?item_id=620435
Da Bruxelles sono stati annunciati gli istituti che hanno ricevuto il nuovo titolo di “Scuola eTwinning” ed è subito arrivata una buona notizia per l’Italia.
Tra le 1211 scuole premiate a livello europeo l’Italia conta il maggior numero di riconoscimenti, con ben 224 istituti premiati (circa il 20% del totale) sparsi in tutto lo stivale.
Il nuovo riconoscimento è stato introdotto nel 2017 per valorizzare la partecipazione, l’impegno e la dedizione non solo dei singoli docenti eTwinning, ma anche dei dirigenti scolastici e dei team di insegnanti all’interno della stessa scuola. La procedura di candidatura per il Certificato è iniziata a dicembre 2017 e si è chiusa a marzo 2018.
Questo record conferma il nostro paese come uno tra i più attivi della community eTwinning e costituisce, di fatto, anche un’importante certificazione della qualità di insegnamento delle nostre scuole.
Le Scuole eTwinning sono infatti riconosciute come modelli in aree come: pratica digitale, eSafety, approcci creativi e innovativi alla pedagogia, promozione dello sviluppo professionale continuo del personale, promozione di pratiche di apprendimento collaborativo con personale e studenti. Dietro queste vincite ci sono moltissimi docenti, dirigenti ed istituti scolastici che con passione portano avanti progetti ed attività europee.
In Regione Emilia-Romagna il premio è stato ricevuto da 25 istituti e per Ravenna “A.Oriani”.
Ricordiamo, per chi ancora non lo conoscesse, che eTwinning, è la community delle scuole in Europa. Una piattaforma per lo staff (insegnanti, dirigenti scolastici, bibliotecari, ecc.) delle scuole dei paesi partecipanti per comunicare, collaborare, sviluppare progetti e condividere idee.
Sito: https://www.etwinning.net/it/pub/support/2018–2019-etwinning-school-li.htm#c380
School Education Gateway è un portale di accesso unificato per insegnanti, scuole, esperti e altri attori del settore didattico. Presenta politiche didattiche europee, news, trend, articoli di esperti, iniziative nazionali, azioni per le scuole, aree per l’interazione, progetti didattici, migliori pratiche, corsi on-line e altre risorse.
In particolare la sezione “Teacher Academy” sostiene gli insegnanti affinché possano accedere alle opportunità di formazione di cui hanno bisogno, fornendo loro una piattaforma dove cercare, partecipare e valutare i corsi disponibili online e on-site in Europa. Inoltre si possono trovare una selezione di materiali didattici sviluppati da docenti eTwinning, di istituzioni UE e di progetti finanziati dall’UE.
Le nuove iniziative mirano ad aumentare la mobilità per l’apprendimento e le possibilità di istruzione nell’UE, a fornire ai giovani i mezzi per agire in autonomia e responsabilità, in particolare incoraggiandoli a partecipare alla vita civica e democratica, e a sfruttare la cultura come strumento di progresso sociale e crescita economica in Europa. La Commissione presenta oggi un pacchetto comprendente:
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una comunicazione di carattere generale, sul tema “Costruire un’Europa più forte: il ruolo delle politiche per i giovani, l’istruzione e la cultura”, che delinea il modo in cui la Commissione sta portando avanti l’agenda di Göteborg e il mandato conferitole dal Consiglio europeo;
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una strategia per i giovani per il periodo 2019-2027 volta a fornire i mezzi per rendere i giovani europei autonomi e responsabili e a dare loro maggior voce in capitolo nell’elaborazione delle politiche dell’UE, a riprova di quanto la Commissione ritenga importante investire nei giovani e nel loro futuro;
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proposte di raccomandazioni del Consiglio sui seguenti temi: sistemi di educazione e cura della prima infanzia di alta qualità, per gettare le basi di una vita di successo; riconoscimento reciproco dei diplomi e dei periodi di apprendimento all’estero per agevolare la mobilità per l’apprendimento in Europa; migliore insegnamento e apprendimento delle lingue per garantire che la conoscenza approfondita delle lingue straniere sia più diffusa tra i giovani;
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una nuova agenda per la cultura, che mira a sensibilizzare i cittadini sul patrimonio culturale europeo condiviso nella sua diversità. L’agenda mira a sfruttare appieno la forza della cultura sia nella costruzione di un’Unione più giusta e più inclusiva, sostenendo l’innovazione, la creatività, la crescita e posti di lavoro sostenibili, sia nel rafforzare le relazioni esterne dell’UE.
Sito: https://ec.europa.eu/italy/news/20180522_costruire_europa_forte_it
Verso le elezioni del Parlamento europeo
Nel corso della prima riunione del 2018 tenutasi a gennaio, la conferenza dei capigruppo del Parlamento europeo, ha deciso le date delle prossime elezioni del Parlamento europeo che si terranno dal 23 al 26 maggio 2019.
Le elezioni europee del 2019 rappresenteranno la nona tornata elettorale per il Parlamento europeo, che si tengono ininterrottamente ogni 5 anni dal 1979.
Poiché le elezioni europee del 2014 si sono tenute dal 22 al 25 maggio, le elezioni del 2019 sono state fissate appunto dal 23 al 26 maggio 2019. In questo range di quattro giorni, ogni Stato membro dell’UE avrà la libertà di definire in quali e per quanti giorni mantenere aperte le urne sul proprio territorio, rendendo possibile a ciascun paese membro di scegliere dei giorni abituali: come ad esempio la domenica Le elezioni del 2019 non vedranno la presenza del Regno Unito e per tale motivo il Parlamento europeo ha votato la proposta per il cambiamento del numero dei seggi. Gli eurodeputati hanno inoltre ribadito il sostegno al sistema dei candidati, chiamato “Spitzenkandidaten”.
Le prossime elezioni del PE si terranno dal 23 al 26 maggio 2019.
Tali elezioni non vedranno la presenza del Regno Unito, che dovrebbe uscire dall’UE a marzo 2019, e per tale motivo il Parlamento europeo ha votato la proposta per il cambiamento del numero dei seggi nel dopo Brexit.
La proposta del Parlamento chiede la riduzione del numero dei parlamentari dopo il ritiro effettivo del Regno Unito e suggerisce alcuni cambiamenti nel numero dei seggi assegnati a ciascun paese, che in alcuni casi potrebbe aumentare. Il Parlamento europeo conta oggi 751 seggi, il numero massimo consentito dai trattati UE. Di questi 751, 73 seggi sono assegnati al Regno Unito, lo stesso numero dell’Italia.
La relazione – votata il 7 febbraio 2018 – propone di redistribuire 27 di questi seggi ad altri paesi e tenerne da parte 46 per le future adesioni.
Il numero di parlamentari totali eletti per la prossima legislatura dovrebbe quindi essere, secondo questo sistema, 705. Con questa redistribuzione la Francia e la Spagna potrebbe vedersi aggiungere 5 seggi mentre l’Italia e i Paesi Bassi 3. Adesso che la plenaria ha votato in favore della redistribuzione, la proposta verrà presentata ai capi di stato e di governo che devono raggiungere una decisione unanime su questo tema. Questa nuova distribuzione entrerebbe in vigore solo dopo l’uscita del Regno Unito.
Un’altra relazione approvata il 7 febbraio 2018, gli eurodeputati hanno ribadito il sostegno al sistema dei candidati, chiamato “Spitzenkandidaten” (candidato principale alla Presidenza della Commissione), introdotto nel 2014. Secondo questo sistema i partiti politici devono indicare prima delle elezioni europee chi è il candidato o la candidata alla presidenza della Commissione europea. Questo sistema assicura un legame fra la scelta della presidenza e le elezioni europee. Gli eurodeputati si sono detti pronti a rifiutare il candidato o la candidata alla presidenza che non sia nominato/a attraverso questo sistema.
A partire dal 31 marzo il sistema di emergenza “eCall” basato sul 112 diventerà obbligatorio in tutta Europa per i nuovi tipi di automobili e veicoli leggeri, in virtù della legislazione varata dall’Unione europea nel 2015 su iniziativa della Commissione europea.
Il sistema eCall compone automaticamente il 112 (il numero di emergenza europeo unico) in caso di gravi incidenti stradali, e comunica, tramite il satellite di navigazione europeo Galileo, la posizione del veicolo ai servizi di emergenza. Il sistema è attivabile manualmente e non registra alcun dato, limitandosi a trasmettere le informazioni essenziali. La Commissione ha già testato nel suo Centro comune di ricerca i dispositivi eCall forniti dai produttori, e nel gennaio 2018 ha pubblicato degli orientamenti per i centri di omologazione.
Si stima che il sistema eCall dimezzerà i tempi di risposta dei servizi di emergenza nelle zone rurali e li ridurrà fino a un 60% nelle zone urbane, salvando centinaia di vite ogni anno e attenuando le conseguenze delle ferite provocate da tali incidenti.
Nel 2016 25.500 persone hanno perso la vita sulle strade dell’UE, mentre 135.000 persone hanno riportato ferite gravi. Per salvare più vite e andare avanti nella costruzione di un’Europa che protegge, la Commissione europea sta lavorando a una nuova serie di iniziative per la sicurezza stradale, che verranno presentate nel corso dell’anno.
Sito: http://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?uri=CELEX:32015R0758
ECLAS è il catalogo online della Biblioteca centrale della Commissione europea http://ec.europa.eu/libraries/index_en.htm.
Oltre 600.000 pubblicazioni specializzate in materia d’integrazione europea, politiche dell’UE e attività delle istituzioni, nonché una selezione di articoli di periodici possono essere consultate presso la Biblioteca centrale o richieste in prestito tramite una biblioteca pubblica.
“Learning out of the box” è un gioco per operatori giovanili,tutor e formatori. E’ stato ideato per essere utilizzato come strumento per aiutare gli addetti ai lavori nelle loro attività sul tema dell’apprendimento in maniera divertente e coinvolgente.
Sito: www.youthpass.eu/en/youthpass/downloads/learning-out-of-the-box