18 Novembre 2021

Question time – SCONGIURARE LA CHIUSURA DEL BAR D&D CAFÈ

Giacomo Ercolani

PREMESSO CHE

– Abbiamo appreso dalla cronaca locale della situazione dall’attività D&D cafè, il bar del tribunale, che rischia di chiudere entro fine mese;

– La licenza per una simile attività non riveste il mero carattere privato, per cui un’eventuale variazione del soggetto gestore comporterebbe la necessità di individuare un diverso soggetto dotato di licenze in tutto e per tutto equiparabili;

– L’ attività commerciale ha affrontato un periodo economico duro, per motivi dovuti al perdurare della presente condizione igienico-sanitaria, legata alla pandemia Covid – 19;

– Al calo dei consumi sono state conseguenti numerose richieste dei gestori, funzionali all’ottenimento di una moratoria del pagamento dei canoni, stante la palese antieconomicità dell’attività esercitata a far data dall’inizio dello scoppio della pandemia.

CONSIDERATO CHE

– L’attività D&D cafè, bar del tribunale di Ravenna ha affrontato con grandissime difficoltà il periodo pandemico;

– La situazione attuale del tribunale è decisamente modificata rispetto al passato e che con le entrate attuali risulta insostenibile sostenere le spese di canone e delle utenze;

– L’afflusso di personale amministrativo, di avvocati e personale giurisdizionale si è notevolmente ridotto in conseguenza alla celebrazione di processi in modalità telematica ed a distanza;

– Essendo imminente la chiusura dell’attività, nella fase di gestione della pandemia non potrà essere garantito il servizio pubblico di vendita di contributi e valori bollati;

– Stante il perdurare delle attuali condizioni economiche e la congiuntura economico-sociale interna ed internazionale, non potrà essere garantita, alla ripresa della normale attività all’interno del Tribunale l’effettuazione di nuovo bando e l’apertura di una nuova attività;

– La ricerca di una nuova attività dovrà essere collegata all’effettuazione di attività di reperimento di soggetto abilitato alla vendita di marche e contributi;

– In caso di chiusura ci sarebbe l’impossibilità del Comune di ricevere un seppur minimo ritorno economico dalla concessione.

SI CHIEDE

Come l’Amministrazione intenda scongiurare la chiusura di questa attività, collegata necessariamente alla gestione di un servizio pubblico interno al Tribunale; inoltre, prevista tale ipotesi, quali misure intende adottare in vista dell’impossibilità, per diversi anni di garantire lo svolgimento del servizio pubblico, nonché l’ottenimento di proventi derivanti dai profitti legati ad un regime di pubblica concessione.

Giacomo Ercolani
(consigliere comunale)