Nella seduta di martedì (per chi volesse rivederla http://bit.ly/29AVl60) il consiglio comunale ha approvato la delibera “Bilancio di previsione 2021/2023. Variazioni, verifica definitiva degli equilibri generali e adempimenti ai sensi del regolamento del sistema integrato dei controlli interni”. Hanno votato a favore 22 consiglieri (Pd, Pri, Ravenna Coraggiosa, Lista de Pascale, Movimento 5 stelle); 10 i contrari (Fratelli d’Italia, Forza Italia, La Pigna, Lega Salvini premier, Lista per Ravenna, Viva Ravenna).
L’assessora al Bilancio Livia Molducci ha illustrato i contenuti della delibera evidenziando che la ricognizione generale della situazione finanziaria dice che sono preservati gli equilibri generali del bilancio, sia nella gestione dei residui sia per quanto riguarda le previsioni di entrata e di spesa con una loro rimodulazione. Alcune variazioni riguardano anche il programma degli investimenti. Viene applicata una parte dell’avanzo di amministrazione vincolato del 2020 per un totale complessivo di 97 milioni e 788mila euro, di cui 35mila vanno sulla parte corrente e circa 62mila euro, invece, sulla parte investimenti. Nel programma biennale degli acquisti di servizi e forniture c’è una variazione che riguarda l’adesione alla convenzione Intercent-er da parte del Comune per la riscossione della Tari per il prossimo anno 2022. Sulla parte corrente si registrano maggiori entrate da trasferimenti nell’ambito del settore sociale ed educativo e di fonte extra-tributaria come quelle derivanti da sanzioni amministrative derivanti da violazioni del codice della strada o da violazioni dei regolamenti edilizi. Sul versante della spesa le predette maggiori entrate saranno ripartire in parte per la gestione associata per i servizi sociali e in parte per il sostegno educativo dei bambini con bisogni speciali. Viene incrementato il fondo di riserva e vieni incrementato anche il fondo crediti dubbia esigibilità che, per obblighi di legge, è un accantonamento lato spesa che serve come camera di compensazione rispetto al possibile mancato realizzo delle entrate, in particolare quelle relative alle entrate extra-tributarie poiché di queste attualmente non è possibile sapere quali saranno effettivamente riscosse.
Per quanto riguarda il piano relativo agli investimenti ci sarà una rimodulazione dovuta allo slittamento di alcuni lavori dal 2021 al 2022-2023 per 19 milioni di euro anche in ragione del fatto che si vogliono candidare alcuni interventi che possono essere finanziati con risorse del PNRR non appena saranno pubblicati i bandi che vedranno fra i destinatari delle risorse i Comuni i cui esiti si conosceranno solo nel corso dell’anno 2022.
Sono intervenuti nel dibattito Alberto Ancarani (Forza Italia-Primavera Ravenna), Giacomo Ercolani (Lega Salvini premier), Chiara Francesconi (Pri), Luca Cortesi (Ravenna coraggiosa), Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna), Cinzia Valbonesi (Pd), Daniele Perini (Lista de Pascale), Andrea Vasi (Pri), Alberto Lubrano (dirigente del servizio finanziario), Renato Esposito (Fratelli d’Italia), Nicola Grandi (Viva Ravenna).
Il gruppo Forza Italia ha spiegato che, pur non contestando la veridicità dei numeri, non condivide le scelte politiche che stanno alla base e che sono derivanti dal precedente mandato amministrativo.
Il gruppo Lega per Salvini premier, ha evidenziato che il bilancio appare in salute, ma non è gravato da mutui perché splittati su Ravenna Holding e che le opere annunciate non sono state realizzate.
Il gruppo Pri, nel sottolineare il bilancio virtuoso, ha auspicato che nei prossimi piani triennali si tenga conto anche della reale capacità degli uffici di sostenere moli pesanti di lavoro per lo slittamento delle opere.
Il gruppo Ravenna coraggiosa ha ritenuto importante, in riferimento alle spese correnti, l’incremento per la gestione del Servizio sociale associato e l’ambito educativo per i bambini con bisogni speciali.
Il gruppo Lista per Ravenna ha spiegato che il Comune negli ultimi 2 anni ha potuto contare su molte risorse per l’eliminazione di vincoli, come il patto di stabilità, ma ha dubitato sul loro corretto utilizzo.
Il gruppo Pd ha evidenziato la capacità di fare investimenti di lungo respiro in grado di incidere sulla capacità della città di rispondere alle esigenze dei cittadini e di tenere alta l’attenzione sulla spesa sociale.
Il gruppo Lista de Pascale ha ritenuto il bilancio virtuoso rispetto ad altri Comuni e che ha saputo aiutare i più deboli investendo in servizi che altre amministrazioni hanno eliminato.
Il gruppo Fratelli d’Italia ha spiegato che il bilancio è il documento politico più importante di un’amministrazione ed è conseguente il voto contrario per le diverse considerazioni e visioni politiche.
Il gruppo Viva Ravenna ha motivato il voto contrario dopo aver fatto le debite valutazioni politiche e tecniche, con libertà di giudizio e non per una dovuta continuità rispetto alla precedente consigliatura.