04 Febbraio 2022

Interrogazione – Escavo del porto: permessi mancanti e bando pubblicato ad intermittenza

Veronica Verlicchi – capogruppo La Pigna – Città, Forese, Lidi

Premesso che

Diversi tecnici di portualità ravennati avevano già avuto modo di segnalare come il bando per l’escavo del Candiano fosse mancante di alcune parti essenziali, quali ad esempio l’indicazione della cassa di colmata dove stoccare i fanghi del dragaggio. 

A questa mancanza l’Autorità Portuale ha cercato di provvedere pubblicando pochi giorni fa un avviso per il reperimento di un’area da 30.000 metri quadrati definita indispensabile, destinata a cassa di colmata per il deposito dei fanghi del dragaggio. 

Detto avviso risulta essere stato, pubblicato poi annullato e rimosso dal portale dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro Settentrionale in data 29 gennaio 2022, per essere poi ripubblicato nello stesso giorno ma con dettagli modificati (300.000 metri quadrati invece di 30.000 e senza più l’indicazione della cassa di colmata). 

Considerato che

l’assegnazione dei lavori dell’escavo sono già stati assegnati da diversi mesi. 

Dato che

a seguito di un question time dello scrivente gruppo consiliare l’Adsp Ravenna ha dichiarato l’inizio lavori in primavera e contestualmente l’Adsp Ravenna ha affermato che il ritardo è imputabile alla sola mancanza “del necessario parere dell’organismo di certificazione, il Rina”. 

Due giorni dopo la pubblicazione sulla stampa locale della suddetta risposta sui quotidiani è apparso un nuovo articolo in cui si evidenziava la mancanza di altri due permessi. Ovvero il via libero definitivo da parte di Arpae per i dragaggi (attualmente è arrivata solo un’autorizzazione preliminare) e, soprattutto, la convalida alle operazioni di bonifica bellica attualmente ancora in corso. 

Tali mancanze non sono state riportate nella risposta al question time pur essendo note ad Adsp Ravenna. 

Visto che

sull’albo dell’Autorità Portuale di Ravenna è comparso un avviso per la “manifestazione di interesse per la ricerca di area idonea allo sviluppo dei progetti infrastrutturali dell’ente”. 

Lo scopo dell’avviso viene così indicato: “Acquisire manifestazioni di interesse, in modo non vincolante, da parte di tutti i soggetti interessati alla cessione di un’area con i requisiti idonei”. 

I requisiti elencati per partecipare al primo avviso sono: “Vicinanza al porto di Ravenna; disponibilità tempestiva alla cessione; superficie di almeno 30.000 mq; accessibilità diretta alla viabilità; l’eventuale sussistenza di vincoli di carattere ambientale non deve costituire pregiudizio per la realizzazione dei progetti”.

Evidenziato che

l’avviso invita gli interessati a specificare “l’ubicazione dell’area, identificativi catastali, allegando eventualmente visura, mappa e planimetria catastale oltre ad altre indicazioni utili comprese la presenza o l’assenza di costruzioni, strutture o vincoli, che possano influenzare la costruzione di una cassa di colmata”. 

Evidenziato inoltre che

Sabato 29 gennaio 2022 l’avviso è stato annullato per poi essere ripubblicato identico in tutte le 4 pagine, tranne per il cambiamento dell’estensione dell’area da destinare al deposito dei fanghi passata da 30 000 a 300.000 metri quadrati e una “lievissima” modifica alla summenzionata dicitura. Gli interessati infatti dovranno indicare “la presenza o l’assenza di costruzioni, strutture o vincoli, che possano precludere l’utilizzo dell’area”. Dalla versione definitiva è cioè sparito il riferimento alla cassa di colmata, sostituito da una locuzione ancor più generica del resto del bando. 

Ritenuto che

la tempistica repentina della procedura, con scadenza dell’avviso fissata al 18 febbraio, conferma la carenza nel bando per l’escavo di un’area di destinazione dei fanghi del dragaggio. 

L’unica cassa di colmata disponibile, la Nadep (interna e centrale) è del tutto insufficiente per lo stoccaggio ed il deposito dei fanghi derivanti dalle operazioni di escavo dei fondali del porto. 

Interroga il Sindaco e la Giunta Comunale per sapere:

1.   per quale motivo ASDP nella risposta al question time, non ha indicato gli altri 2 motivi che impediscono l’avvio dei lavori e cioè il via libero definitivo da parte di Arpae per i dragaggi e, soprattutto, la convalida alle operazioni di bonifica bellica attualmente ancora in corso;

2.   come è stato possibile assegnare i lavori dell’escavo senza una soluzione già individuata per i fanghi già individuata e pronta a soddisfare tutte le esigenze progettuali;

3.   come è stato possibile ricevere il consenso al progetto preliminare ed esecutivo e le conseguenti autorizzazioni degli enti preposti così come previsto dalla normativa, se nel progetto era indicata come unica cassa di colmata disponibile la Nadep;

4.   per quale motivo è stato approvato un avviso per reperire una nuova area pubblicato a gennaio 2022;

5.   per quale ragione tale avviso è stato cancellato in data 29 gennaio 2022 dal portale di Adsp Ravenna per poi essere ripubblicato lo stesso giorno, cambiando l’estensione dell’area e i requisiti della stessa;

6.   in quale data è stato aggiudicato il bando per l’escavo del porto;

7.   in quale data è stato depositato il progetto esecutivo dal soggetto aggiudicatario del bando per l’escavo del porto;

8.   nel progetto esecutivo il soggetto aggiudicatario aveva indicato oppure no le aree per il deposito e lo stoccaggio dei fanghi del dragaggio. In caso affermativo specificarne la loro estensione e la loro ubicazione oltre ai quantitativi da accogliere;

9.   i nominativi e relativi curriculum vitae a cui sono stati inviati le note di richiesta di disponibilità a ricoprire l’incarico di membri della Commissione giudicatrice del bando dell’escavo;

10. I nominativi dei soggetti che hanno manifestato la disponibilità a ricoprire il ruolo di membro della Commissione giudicatrice del bando dell’escavo;

11. chi ha indicato il nome dell’Ing. Massimo Camprini per chiedere la sua disponibilità a ricoprire il ruolo membro della Commissione giudicatrice del bando dell’escavo;

12. se la Sapir spa, società partecipata dal Comune di Ravenna è interessata e/o ha già presentato il proprio interesse per mettere a disposizione aree di sua proprietà per il deposito e lo stoccaggio dei fanghi;

13. se in caso affermativo, tale disponibilità viene offerta a titolo gratuito o oneroso e in questo ultimo caso specificare la richiesta economica.