17 Marzo 2017

Approvato il bilancio di previsione

Nelle sedute di martedì e giovedì (per chi volesse vederle http://bit.ly/archivio-sedute-cc) il consiglio comunale ha approvato il Documento unico di programmazione (D.u.p.) 2017/2019, il bilancio di previsione 2017/2019 e le delibere collegate.

La delibera riguardante l’approvazione del Documento unico di programmazione (D.U.P.) 2017/2019 è stata approvata con 20 voti favorevoli (gruppi di maggioranza) e 11 contrari (gruppo Alberghini, CambieRà, Forza Italia, Lega nord, Lista per Ravenna, Ravenna in Comune).

La delibera sulla definizione della percentuale di copertura dei costi complessivi dei servizi a domanda individuale per l’esercizio 2017 è stata approvata con 20 voti favorevoli (gruppi di maggioranza) e 11 voti contrari (gruppo Alberghini, CambieRà, Forza Italia, Lega nord, Lista per Ravenna, Ravenna in Comune).

La delibera relativa alla conferma dell’aliquota e maggiorazione Tasi per i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita (cosiddetti “immobili merce”) è stata votata con 20 voti favorevoli (gruppi di maggioranza), 7 voti contrari (gruppo Alberghini, Forza Italia, Lega nord, Lista per Ravenna), 4 astenuti ( CambieRà e Ravenna in Comune).

La delibera sulla modifica del Regolamento generale delle entrate tributarie comunali è stata votata con 20 voti favorevoli (gruppi di maggioranza) e 11 astenuti (gruppo Alberghini, CambieRà, Forza Italia, Lega nord, Lista per Ravenna, Ravenna in Comune).

La delibera sull’approvazione del bilancio di previsione 2017/2019 è stata infine votata con 20 voti favorevoli (gruppi di maggioranza) e 11 contrari (gruppo Alberghini, CambieRà, Forza Italia, Lega nord, Lista per Ravenna, Ravenna in Comune).

E’ stato invece respinto un emendamento (documento allegato) presentato dai consiglieri Massimiliano Alberghini (gruppo Alberghini), Alberto Ancarani (Forza Italia), Samantha Gardin (Lega nord) con 21 voti contrari (gruppi di maggioranza e Ravenna in Comune) e 10 voti favorevoli (gruppo Alberghini, CambieRà, Forza Italia, Lega nord, Lista per Ravenna).

Al termine della seduta sono stati votati quattro ordini del giorno (allegati), che erano stati discussi sempre nell’ambito del dibattito sul bilancio. Tre sono stati respinti e uno è stato approvato.

Il primo, del consigliere Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna), dal titolo “Abbassare l’eccessivo carico fiscale sulle famiglie e le imprese”, è stato respinto avendo avuto 10 voti favorevoli (gruppi Lista per Ravenna, Alberghini, Forza Italia, Lega Nord e Cambierà) e 21 contrari (gruppi di maggioranza e Ravenna in Comune).

Il secondo, del consigliere Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna), dal titolo “Città e territorio malridotti. Aprire la cassaforte di Ravenna Holding”, è stato respinto avendo avuto 7 voti favorevoli (gruppi Lista per Ravenna, Alberghini, Forza Italia e Lega nord) 3 di astensione (Cambierà) e 21 contrari (gruppi di maggioranza e Ravenna in Comune).

Il terzo, del consigliere Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna), dal titolo “Scuole e servizi per l’infanzia. Il fenomeno incontrollato delle famiglie che non pagano le rette”, è stato respinto, avendo avuto 6 voti favorevoli (gruppi Lista per Ravenna, Alberghini, Forza Italia e Lega nord) e 23 contrari (gruppi di maggioranza, Ravenna in Comune e Cambierà).

Il quarto, dei consiglieri Michele Casadio e Raoul Minzoni (Pd), dal titolo “In favore dell’erogazione contributi a sostegno ed alla incentivazione della pratica sportiva giovanile”, integrato degli ultimi due punti come da richiesta della capogruppo della Lega nord Samantha Gardin, è stato approvato all’unanimità.

Relatrice è stata l’assessora al Bilancio, Valentina Morigi (link al comunicato diffuso in occasione della approvazione della proposta di bilancio in giunta http://bit.ly/approvazione-proposta-bilancio) che in premessa ha citato la situazione complessiva degli ultimi anni, caratterizzata dall’incertezza sui trasferimenti Stato/Enti locali.

L’assessora Morigi ha sottolineato la solidità del bilancio, che non è frutto del caso ma di scelte mirate (vedasi, ad esempio, quella di non utilizzare gli oneri di urbanizzazione per le spese correnti) e che traduce gli impegni sottoscritti con i cittadini in campagna elettorale.

La coerenza del bilancio con gli obiettivi politici e programmatici espressi nel patto elettorale è tra l’altro testimoniata dai 440 mila euro in più stanziati dall’insediamento della nuova giunta a favore della disabilità, dai 300 mila euro in aggiunta sulla cultura, dai 250 mila euro in più sul turismo, in risposta al bisogno sociale, economico e culturale.

E’ stato tra l’altro evidenziato che in cinque anni il debito è stato ridotto di 35 milioni di euro usando l’avanzo di amministrazione ed è stato rispettato il patto di stabilità.

L’assessore ai Lavori pubblici, Roberto Fagnani, ha rivendicato le nuove opere inserite nel piano degli investimenti e sottolineato la necessità di ricercare risorse anche da parte di terzi per finanziare gli stessi.

Nel corso delle due sedute sono intervenuti nelle diverse fasi del dibattito: Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna), Giannantonio Mingozzi (Pri), Michela Guerra (CambieRà), Samantha Tardi (CambieRà), Daniele Perini (Ama Ravenna), Patrizia Strocchi (Pd), Maurizio Bucci (La Pigna), Massimiliano Alberghini (gruppo Alberghini), Samantha Gardin (Lega nord), Raffaella Sutter (Ravenna in Comune), Cinzia Valbonesi (Pd), Marco Maiolini (CambieRà), Alberto Ancarani (Forza Italia), Gianluca Rambelli (Sinistra per Ravenna), Chiara Francesconi (Pri), Michele Casadio (Pd), Alessandro Barattoni (Pd), Raoul Minzoni (Pd), Silvia Quattrini (Pd).

Il gruppo Lista per Ravenna si è rifatto ai contenuti dei suoi ordini del giorno, proponendo, tra l’altro, in occasione della prima variante, la riduzione del patrimonio comunale valutario delle azioni e partecipazioni societarie detenute da Ravenna Holding per aumentare, con il ricavato, gli investimenti in lavori di manutenzione straordinaria, messa a norma e riqualificazione e in nuove opere pubbliche e l’effettuazione di una manovra di riduzione del carico fiscale su cittadini e imprese. Ha rappresentato la problematica del recupero di crediti esigibili dall’utenza di nidi e scuole per l’infanzia.

Il gruppo Pri ha rilevato nel primo bilancio della nuova amministrazione la coerenza dell’indirizzo politico, condividendo il controllo sulla spesa e sottolineando passi in avanti nella individuazione delle priorità. Si è soffermato sul tema degli investimenti, in particolare su quelli per la sicurezza nonché per la cultura, l’economia turistica, l’università e l’edilizia scolastica, ma anche sugli interventi nel forese che segnano un’attenzione in più. Ha condiviso l’utilizzo della tassa di soggiorno per la riqualificazione della costa. Ha ritenuto in sostanza il Dup come un documento innovativo che permette di guardare avanti, virtuoso e positivo.

Il gruppo CambieRà ha valutato il documento di bilancio vecchio e superato nella sua formulazione e difficile da fruire e da leggere attraverso gli strumenti informatici. Per quanto riguarda i contenuti è stata rilevata una mancanza di programmazione nel lungo periodo e descrizioni molto generiche. Un documento considerato quindi superficiale, che non permette di esercitare un controllo sulla linea dell’amministrazione, senza dettagli, con progetti poco chiari. Sono state espresse preoccupazioni sul futuro di Sapir relativamente allo scorporo della parte terminalistica da quella dei terreni.

Il gruppo Forza Italia ha riferito che il principio del sistema di bilancio è quello di una percentuale altissima di spesa vincolata di medio-lungo termine su cui per l’opposizione sarebbe difficile agire dal punto di vista tecnico. Sul tema delle entrate e delle uscite ha rilevato la diminuzione dei trasferimenti statali, che vengono coperti dai proventi Eni: un tesoretto chiamato a sopperire a delle mancanze. Sono auspicabili, secondo Forza Italia, scelte più forti dal punto di vista degli investimenti e non è prevista alcuna diminuzione della tassazione nei confronti dei cittadini.

Il gruppo Ama Ravenna ha espresso giudizio positivo sul bilancio ritenendolo uno strumento virtuoso, in linea con gli indirizzi politici datisi dall’amministrazione, ritenuta attenta e sensibile alle esigenze dei cittadini, che non fa cassa con le multe come accade in altri Comuni, che gestisce direttamente asili e case di riposo registrando le rette più basse a livello regionale, che prevede investimenti per cento milioni in tre anni e taglio delle tasse, che ha abbassato i costi della politica e che si è assunta le proprie responsabilità politiche ed amministrative.

Il gruppo Ravenna in Comune ha sostenuto di condividere alcune valutazioni sulla scarsa leggibilità e comprensibilità del documento programmatico e di auspicare un uso migliore degli strumenti a disposizione per rendere il bilancio più partecipato, cercando di verificare e capire l’impatto dei servizi nei singoli territori. Non ha rilevato impulsi al sostegno al reddito e alla casa per le fasce deboli e nessuna scelta importante per i nidi e i servizi per l’infanzia. Ha rappresentato la necessità di ripensare nuovi indirizzi per l’edilizia e l’economia. Ha considerato troppo alte le tariffe di alcuni servizi che vanno perciò riviste. Ritenute insufficienti le poste per manutenzioni, arredo e verde urbano.

Il gruppo Pd ha espresso piena soddisfazione sul bilancio, evidenziando l’importanza che si presenti con i conti in ordine, un elemento non così scontato nel panorama dei Comuni italiani. E’ stato sostenuto che il documento programmatico attribuisce un ruolo di rilievo, tra gli altri, ai temi dell’ambiente, del decentramento, della disabilità, dei servizi alla persona, dello sport e dei giovani, della sostenibilità ambientale con investimenti su depurazione e rete fognaria, della mobilità sostenibile con i percorsi ciclabili, della protezione della costa, dell’accessibilità urbana, di strade e infrastrutture. Un bilancio – è stato concluso – che dopo cinque anni difficili propone investimenti e mantiene il patto con i cittadini.

Il gruppo La Pigna ha sostenuto che il bilancio non contiene novità e che si pone in stretta continuità con la precedente amministrazione, senza possibilità di riscontro della inversione di tendenza prospettata dal sindaco in campagna elettorale. Ha inoltre rappresentato che, in considerazione della crisi che morde, con aziende che chiudono e l’edilizia ravennate scomparsa, sarebbe stato necessario un documento più incisivo. Ha insistito sulla opportunità di vendita delle partecipate che costituirebbe l’unico elemento utile a far ripartire l’economia.

Il gruppo Alberghini, pur ritenendo il bilancio sano dal punto di vista contabile, ha evidenziato che sarebbe stato auspicabile un atto di coraggio da parte dell’amministrazione per diminuire la pressione fiscale sulle attività produttive anche attraverso l’eliminazione della Tasi sui cosiddetti immobili merce, sulle aree edificabili e sui terreni agricoli. Ha auspicato attenzione sui piani di investimento. Ha sostenuto che il piano strategico disattende quanto promesso in campagna elettorale.

Il gruppo Sinistra per Ravenna ha sottolineato che il bilancio costituisce l’atto massimo dell’azione politica della giunta da cui emergono le scelte strategiche che, inevitabilmente, divergono da quelle che avrebbe fatto l’opposizione. Ha espresso soddisfazione sul documento per l’attenzione riservata al sociale, alla scuola, al patrimonio culturale e storico, al turismo, con servizi rispondenti ai bisogni dei cittadini. Ha condiviso e apprezzato l’attenzione alla diffusione e valorizzazione della cultura nelle aree decentrate del forese.

Il gruppo Lega nord ha ritenuto il bilancio vincolato a scelte che provengono dagli anni passati senza nulla di innovativo e in continuità con la precedente amministrazione. Ha sostenuto che è diffusa la percezione di una città in decadenza con troppa burocrazia e la difficoltà dei cittadini a dialogare con l’amministrazione. Non si riscontrano, secondo la Lega, salti di qualità e gli obiettivi strategici risultano vaghi. Mancano indirizzi nei confronti delle partecipate, un servizio sociale adeguato che aumenti i posti letto per i senza tetto e uno sportello in grado di orientare le persone in difficoltà.