Considerato
che l’attuale conflitto in Ucraina ha messo in maggiore e drammatica evidenza l’estrema debolezza del nostro Paese sia sul fronte energetico, che su quello dell’approvvigionamento di materie prime anche alimentari;
che la situazione di pesante difficoltà per quasi tutti i settori economici e per le famiglie dopo due anni di emergenza sanitaria si è drammaticamente aggravata per il pesante incremento dei prezzi dei carburanti e dei costi dell’energia e delle materie prime, tra cui quelle alimentari, con il rischio reale di una penuria di queste ultime per il blocco delle importazioni.
Posto
che, secondo le stime di ISMEA agenzia del Ministero delle Politiche Agricole, in Italia sarebbe ‘a rischio la sicurezza alimentare’ in quanto importiamo oltre la metà delle materie prime agricole;
che i pesanti rincari citati sopra, oltre a problematiche collegate al clima con le gelate primaverili, stanno mettendo in serie difficoltà aziende agricole e allevamenti pregiudicandone la sopravvivenza;
che, a fronte del rischio di un periodo segnato da una crescente insicurezza alimentare e per scongiurare un ulteriore aggravamento della situazione di aziende agricole e allevamenti, oggi da considerare indispensabili dal punto di vista strategico, è urgente ripensare alle politiche agricole del nostro Paese sia nel breve che nel medio termine;
che il Governo può prevedere iniziative nel breve termine per dare immediato sollievo finanziario alle aziende e nel medio periodo attivando politiche strategiche di sviluppo a) per recuperare, almeno in parte, la sicurezza alimentare del Paese, e il collegamento tra produzione agricola e allevamenti, anche per l’utilizzo della concimazione organica, b) per ripristinare le infrastrutture di stoccaggio che consentirebbero di poter contare su riserve strategiche che ad oggi non superano i due mesi di autonomia; c) per prevedere filiere produttive agricole integrate alle nostre in paesi esteri;
che potrebbe rendersi necessario rivedere la nuova politica agraria comunitaria.
Chiede al Sindaco e alla Giunta comunale
di intervenire sia nei confronti della Giunta regionale che del Governo per sollecitare:
- misure urgenti di sostegno finanziario destinato a micro/piccole e medie imprese agricole e zootecniche per esposizioni debitorie (eccettuate esposizioni creditizie deteriorate) nei confronti di banche e altri soggetti abilitati alla concessione di credito;
- prezzi calmierati per il gasolio agricolo e contrasto all’aggiotaggio;
- misure strategiche di sviluppo per rinsaldare il rapporto fra agricoltura e zootecnia: 1) con la programmazione della produzione italiana di cereali e leguminose in rotazione in modo da migliorare qualitativamente la produttività della filiera mangimistica italianala; 2) con l’utilizzo a scopo agronomico dei reflui zootecnici in modo da migliorare la qualità dei terreni e evitare l’utilizzo di concimi di sintesi; 3) con la coltivazione di prodotti a basso impatto energetico e di consumo di acqua come il sorgo;
- misure strategiche finalizzate al sostegno di accordi internazionali per estendere la filiera agricoltura-zootecnica a bacini agricoli esteri;
- il potenziamento delle infrastrutture logistiche e di stoccaggio italiane;
- un fondo speciale destinato agli allevatori e ai produttori di biogas;
- la negoziazione in Commissione Europea di un Energy Recovery Fund per la copertura dei costi energetici straordinari a carico delle filiere manifatturiere.