La delibera è stata presentata dall’assessora alla Pubblica istruzione Oudiad Bakkali che nella premessa ha evidenziato come il servizio in scadenza, ereditato da Asp, pur essendo prorogabile è necessario procedere ad una nuova gara per esaurimento della capienza economica per l’aumentata esigenza dovuta all’implemento del numero delle certificazioni. Si è passati dalle 80mila ore dell’anno scolastico 2011-2012 alle 121mila attuali; da 135 bambini con bisogni speciali a 300. Le linee guida del nuovo bando sono in continuità con il precedente servizio che registra soddisfazione da parte delle famiglie. Con queste nuove linee guida e il budget ore ampliato si mostra l’impegno sull’inclusione delle famiglie con disabilità è una prioritaria tra le politiche dell’amministrazione. Con questa nuova gara si punta alla qualità del servizio offerto ai bambini e alle bambine che sin dal nido, fino alle scuole superiori, ricevono dal Comune. L’intervento degli educatori deve realizzarsi sia attraverso azioni di integrazione scolastica individualizzata che in un’ottica di sostegno diffuso. Gli educatori collaborano con gli insegnanti curricolari e con gli insegnanti di sostegno, sia attraverso attività laboratoriali a piccoli gruppi che coinvolgono anche alunni non certificati in un’ottica di integrazione, centrate su percorsi collegati alla progettazione didattica e supportati da strategie comunicative e cognitive finalizzate all’inclusione. L’obiettivo di una scuola inclusiva è possibile solo grazie al lavoro di rete continuo con il ministero dell’Istruzione, la Neuropsichiatria infantile e le scuole del territorio che insieme, ognuno per la sua parte, lavorano perché le scuole siano sempre di più spazi accoglienti per tutte e tutti. Il fornitore del servizio sarà selezionato tramite procedura ad evidenza pubblica con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. In relazione alla tipologia di utenza sarà attribuito un peso nettamente preponderante ai parametri tecnico-qualitativi rispetto all’offerta economica. La durata del contratto sarà di due anni, dal 1° settembre 2018 al 30 giugno 2020, con possibilità di rinnovo per ulteriori due anni. L’impegno economico sarà di quasi 5 milioni e mezzo per i primi due anni.
Sono intervenuti nel dibattito Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna), Marco Frati (Pd), Michele Distaso (Sinistra per Ravenna), Daniele Perini (Ama Ravenna).
Il gruppo Lista per Ravenna, anticipando il voto di astensione e premettendo che il servizio è doveroso, ha sostenuto che a suo parere potrà presumibilmente partecipare un unico soggetto e non si esprimerà una vera concorrenza.
Il gruppo Pd ha posto l’attenzione su un servizio doveroso a fronte anche di un incremento degli utenti negli ultimi anni e che ha ricevuto riscontri positivi da parte delle famiglie.
Il gruppo Sinistra per Ravenna ha anticipato il voto favorevole mettendo in evidenza il numero degli utenti in rapporto agli educatori: 300 i primi, 160 i secondi, che significa una media molto alta.
Il gruppo Ama Ravenna ha dichiarato che dovremmo essere tutti orgogliosi di questa delibera, perché questo sistema funziona. Ha dato atto ad Ancisi, quando era presidente del Consorzio per i servizi sociali, di aver contribuito a questo sistema di assistenza, uno dei migliori in Italia.