27 Luglio 2018

Approvate all’unanimità le linee di indirizzo per l’applicazione del fondo nazionale per il sistema integrato di educazione e istruzione

Nella seduta di ieri (per chi volesse rivederla http://bit.ly/29AVl60 ) il consiglio comunale ha approvato la delibera riguardante le linee di indirizzo per l’applicazione del Fondo nazionale per il sistema integrato di educazione e istruzione previsto dal decreto legislativo 65/2017.

Il documento è stato approvato all’unanimità dei presenti (gruppi di maggioranza, gruppo Misto e capogruppo della Lega nord).

La delibera è stata illustrata da Ouidad Bakkali, assessora alla Pubblica istruzione e infanzia, che, dopo essersi soffermata sull’iter normativo e sulle scelte politiche alla base della legge 107/2015, operativa con il decreto 65, intervenuti sulle politiche per le famiglie dopo anni di stasi, ha fatto un breve excursus sulle politiche culturali e pedagogiche del Comune di Ravenna, che hanno portato alla realizzazione di servizi dell’infanzia e della scuola primaria di qualità, competitivi, consolidatisi nel tempo.

L’assessora Bakkali è quindi passata a descrivere le linee guida per la gestione del fondo che hanno mirato a una riduzione delle rette e a un ampliamento delle fasce di reddito e dell’offerta per consentire alle famiglie di risparmiare e di usufruire di servizi di qualità grazie al maggiore impulso dato ai servizi educativi. Ha rilevato anche la logica culturale alla base del provvedimento tesa ad affermare l’idea del nido come servizio appetibile e accessibile anche per quei genitori che ritengono precoce l’inserimento dei loro bambini. Non ha mancato di sottolineare dell’estensione dei benefici anche alle scuole private attraverso i voucher e i contributi alle scuole Fism (Federazione italiana scuole materne). Ha fatto presente di tendere a liste di attesa zero. Il provvedimento spalma il fondo su tanti servizi secondo una durata triennale e si spera che lo stesso fondo possa essere rinnovato dal governo al momento della scadenza.

L’assessora ha fatto altresì presente gli investimenti sulla comunicazione per la diffusione e l’affermazione dell’identità dei servizi educativi e formativi offerti alle fasce di età da 0 a 6 anni.

Sono intervenuti nel dibattito Mariella Mantovani (Articolo 1 – Movimento democratico e progressista), Chiara Francesconi (Pri), Marco Frati (Pd), Samantha Gardin (Lega nord), Emanuele Panizza (gruppo Misto) Daniele Perini (Ama Ravenna), Michele Distaso (Sinistra per Ravenna).

Il gruppo Art. 1 Mdp si è detto concorde sulle modalità di ripartizione dei fondi e sugli elementi caratterizzanti del provvedimento evidenziando, tra gli altri, i benefici diretti alle famiglie e l’ampliamento delle fasce di esonero nell’offerta di un servizio educativo e formativo di qualità.

Il gruppo Pri ha posto l’accento sulla validità dell’investimento fatto sulla scuola d’infanzia e primaria e sull’obiettivo di contribuire alla migliore gestione dei tempi familiari e lavorativi delle famiglie attraverso una logica non assistenziale ma educativa.

Il gruppo Pd ha rilevato, al momento della discussione della delibera, l’assenza di numerosi consiglieri di opposizione; ha quindi sottolineato, grazie al fondo reso disponibile dal precedente governo, il tangibile risparmio economico che il provvedimento, attuato secondo un chiaro principio di equità, avrà sulla spesa delle famiglie.

Il gruppo Lega nord, dopo aver chiesto alcuni chiarimenti in ordine alle rette e alla suddivisione delle fasce di reddito, ha ritenuto omogenea la distribuzione dei benefici che investe tutte le fasce di reddito e va incontro alle esigenze della quasi totalità delle famiglie interessate.

Il gruppo Misto ha evidenziato che il provvedimento non può che essere accolto con favore e che tutto ciò che può essere fatto per aumentare e migliorare i servizi è assolutamente auspicabile.

Il gruppo Ama Ravenna ha parlato di provvedimento importante che dà alla comunità il segno del civismo e del rispetto verso i bambini e le loro esigenze. Ha detto di essere dispiaciuto per l’assenza di molti consiglieri di opposizione.

Il gruppo Sinistra per Ravenna ha affermato che la riduzione dei costi delle rette è poesia perché esprime una meravigliosa fiducia nel futuro.