Negli ultimi anni è apparso a tutti evidente che eventi catastrofici come epidemie e guerre, che ci sembravano così lontani, possono tornare a condizionare pesantemente la nostra quotidianità. Proprio quando sembrava che la situazione pandemica stesse volgendo verso un miglioramento ci siamo trovati ad assistere attoniti ad una guerra alle porte dell’Europa. Eventi così allarmanti portano a chiedersi come raccontare ai bambini e alle bambine quanto sta accadendo, poiché è sempre più difficile proteggere i bambini dalle parole, dagli eventi, dalle immagini a cui sono esposti e che raccontano anzitutto il mondo adulto, senza che sia sviluppata la maturità emotiva e cognitiva necessaria per comprenderlo. Certo, a volte può essere necessario spiegare ai bambini utilizzando parole semplici le immagini che vedono e le notizie che sentono, ma è importante farlo dando enfasi al fatto che ci sono persone che si stanno impegnando per trovare delle soluzioni positive; per i bambini è importante che resti aperta la strada della speranza. L’atteggiamento degli adulti di riferimento è fondamentale per non trasmettere ansie ai bambini, per questo è indispensabile un autocontrollo delle parole e un controllo delle immagini a cui sono esposti.
Il gioco assume un ruolo di primaria importanza anche in queste situazioni; durante il gioco i bambini hanno modo di esternare il loro vissuto interiore e le loro paure. Spesso ci capita di vedere bambini che giocano al gioco della guerra, dobbiamo sempre ricordarci che ciò non significa che sono “violenti” o aggressivi ma si tratta di una simbolizzazione, una finzione che permette loro, soprattutto in questo momento storico, di sentire la situazione sotto controllo, perché sono loro a scegliere la trama e il finale.
Sarebbe consigliabile non esporre i bambini alle immagini violente di attualità che si vedono nei telegiornali, perché notizie di questa portata ascoltate più volte al giorno le fa percepire come estremamente allarmanti. In ogni caso se i bambini assistono a scene toccanti trasmesse nei mass media è importante che in quel momento siano presenti anche degli adulti, che possano spiegare con parole semplici quello che stanno guardando e soprattutto è importante la loro reazione equilibrata davanti a queste immagini.
A cura del Coordinamento pedagogico del Comune di Ravenna