L’inizio di un nuovo percorso: consigli utili per l’ambientamento
Accogliere un bambino/a significa accogliere la sua storia e la sua famiglia, all’interno di un processo relazionale che apre alla costruzione di una fiducia che si acquista con gradualità e nel tempo.
La natura ed il significato di queste relazioni hanno a che fare con il lavoro di cura delle educatrici teso a comprendere il mondo dei bambini e, generare così, occasioni di comprensione reciproca e collaborazioni, volte a condividere con le famiglie le responsabilità dell’educazione di tutti i bambini/e. Le modalità di ambientamento, all’interno di uno sfondo comune rappresentato dal Progetto pedagogico dei servizi educativi 0-6, possono essere caratterizzate da “sfumature” diverse, a seconda delle scelte del gruppo delle insegnanti, della situazione della singola sezione e del numero dei bambini/e da inserire. Nel nido l’ambientamento ha una durata indicativa di due settimane e viene effettuato a piccoli gruppi. E’ molto importante la partecipazione all’assemblea di inizio anno che si svolge di solito nei primi giorni del mese di settembre perché in questa occasione viene concordata anche la data di avvio dell’ambientamento che per i bambini/e che provengono da casa non sempre coincide con la data di apertura del servizio (i primi due giorni sono di solito dedicati ai vecchi frequentanti).
UTILI SUGGERIMENTI PER I NUOVI GENITORI
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Sentitevi convinti di aver fatto la scelta “giusta”, di volersi affidare anche al personale educativo di un servizio, per l’educazione del proprio figlio/a.
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Preparate il bambino/a alla nuova esperienza, evidenziandone gli aspetti positivi, ovvero la possibilità di incontrare nuovi amici e giocare con nuovi giocattoli e sostenetela una volta rientrati a casa.
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Non vivete come una “antagonista” l’insegnante, ma consideratela piuttosto come una “compagna” che condivide con “voi” la nuova esperienza.
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Affidatevi ai piccoli suggerimenti delle insegnanti, nel momento dell’ingresso al nido.
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Fidatevi delle proposte delle insegnanti, quando vi propongono di “provare” a distaccarvi dal vostro bimbo/a; le educatrici si muovono in tal senso, perché hanno notato nel bambino/a segnali positivi.
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Gli eventuali segnali di disagio del bambino/a al momento del distacco, al nido, non vanno sottovalutati, ma costituiscono di solito un fatto passeggero, destinato ad attenuarsi e a scomparire, man mano che il bambino si rassicura. I tempi dell’ambientamento non sono uguali per tutti ed ogni bambino/a ha proprie originali sensazioni e comportamenti che occorre rispettare.
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Se vi sono dubbi od incomprensioni parlatene con franchezza con le insegnanti, perché l’ambientamento è un percorso a tre (bambino-genitore-educatrice), con il fine medesimo di dare al bambino/a la possibilità di accrescere la propria esperienza, in un ambiente vivace e rassicurante, nel quale necessita del sostegno di tutti.
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Cercate il più possibile di partecipare ai momenti di vita sociale del nido e della scuola dell’infanzia (assemblee, feste ecc..). Ciò vi consentirà di conoscere maggiormente l’ambiente e le persone, con cui condividete il percorso di crescita di vostro figlio/a e sosterrete in modo più significativo l’esperienza del vostro bambino/a, sentendovi più coinvolti e partecipi. E soprattutto, entrando a far parte attivamente della comunità scolastica, darete al vostro bambino/a un esempio positivo di “cittadinanza”, alla cui educazione occorre concorrere, in una collaborazione continua “scuola-famiglia”, già dalle prime esperienze educative, per formare i “futuri cittadini del mondo”, un mondo aperto alle differenze, agli altri ed alle sfide dei cambiamenti futuri.
A cura del Coordinamento pedagogico del Comune di Ravenna