07 Febbraio 2019

In arrivo le bodycam per gli agenti della Polizia Locale di Ravenna

Al fine di aumentare la sicurezza e la professionalità degli interventi degli agenti del corpo di Polizia Locale di Ravenna, il Comune ha deciso di avviare la sperimentazione delle videocamere indossabili. Dieci Axon Body 2 verranno infatti date in dotazione a un numero ristretto di agenti, debitamente formati e addestrati all’utilizzo di queste moderne strumentazioni.

Axon, leader globale nelle tecnologie connesse per le forze dell’ordine ha deciso di mettere fornire le bodycam in comodato d’uso gratuito per la sperimentazione, e anche la necessaria formazione al personale, valutando il Comune di Ravenna come particolarmente meritevole, alla luce del conferimento del premio ANCI Sicurezza Urbana 2018 al comando di Polizia Locale, nonché per la efficiente struttura organizzativa che il comando può mettere a disposizione per sviluppare un progetto qualitativamente significativo. La sperimentazione, che durerà sei mesi, partirà verso la fine della primavera.

Axon Body 2 è una videocamera indossabile a unità singola agganciata all’uniforme degli agenti, che offre video in qualità HD, un campo visivo di 143° e più di 12 ore di autonomia. La registrazione parte con un doppio click dell’agente e include fino a due minuti precedenti. L’adozione delle videocamere indossabili ha diversi obiettivi: innanzitutto, il dispositivo è chiaramente segnalato in modo da scoraggiare l’escalation dell’azione criminale. Inoltre, la videoregistrazione degli eventi garantisce trasparenza rispetto ai metodi adottati dalla polizia, aumenta i tassi di condanna e riduce i tempi della giustizia per le vittime, fornendo un maggiore senso di fiducia dei cittadini nei confronti delle forze dell’ordine. La funzione principale delle bodycam è quella di riprendere gli interventi classificabili come “complessi” o “ad alto impatto”, registrando in modo particolare ciò che l’operatore stesso vede e sente durante le fasi concitate dell’intervento.

Nel 2018, il comando di Polizia Locale di Ravenna ha registrato un numero di interventi complessi che hanno avuto una rilevanza di tipo penale così suddivisi: diciannove casi di resistenza a pubblico ufficiale, cinque dei quali hanno visto gli agenti subire lesioni di tipo fisico con la necessità di ricevere cure da parte del personale sanitario; cinque casi di oltraggio a pubblico ufficiale.

Numerose ricerche condotte negli Stati Uniti d’America e nel Regno Unito testimoniano gli effetti positivi dell’impiego delle bodycam da parte degli operatori di Polizia. In buona sostanza, sia i cittadini che gli operatori di polizia sono maggiormente portati a mantenere un comportamento corretto, equilibrato e il più possibile rispettoso delle norme. Sulla base di queste ricerche, è convinzione del comando che l’impiego di questi strumenti, anche solo in via sperimentale, porterà a una consistente riduzione dei casi di aggressione e di oltraggio agli operatori di Polizia Locale di Ravenna, ottenendo così i maggiori margini di sicurezza e professionalità ricercati dall’impiego di queste tecnologie.

“E’ per noi motivo di grande orgoglio – dichiara il sindaco Michele de Pascale – essere stati individuati dalla Axon, che ringrazio, in virtù del fatto che abbiamo ottenuto il premio ANCI Sicurezza Urbana 2018, che valorizza i migliori progetti e le migliori operazioni dei comandi e dei singoli operatori. Per noi questa occasione di ulteriore specializzazione dell’attività degli uomini e delle donne della nostra Polizia Locale è talmente importante da aver deciso di prevedere, all’interno del progetto di riorganizzazione, l’istituzione della sezione Pronto Intervento, il cui personale – individuato, su base volontaria, secondo criteri di attitudine operativa – avrà il privilegio e la responsabilità di condurre la sperimentazione”.

“Le nuove tecnologie – aggiunge il vicesindaco Eugenio Fusignani, con delega alla Sicurezza e alla Polizia Locale – offrono straordinarie opportunità per rendere più efficace e specializzata la già professionale attività dei nostri agenti e delle nostre agenti di Polizia Locale. E’ nostra ferma intenzione fare di tutto per non perdere neanche una dì queste opportunità, come dimostra ad esempio il recente lancio della piattaforma SicURa Web, per mettere in rete le informazioni che circolano nei gruppi whatsapp di Controllo di Vicinato. Continueremo su questa strada, per professionalizzarci sempre di più e garantire sempre migliori servizi e più sicurezza alla cittadinanza”.

“La videocamera indossabile è di fatto un terzo occhio in dotazione alle forze dell’ordine, che consente agli agenti impegnati sul campo di rimanere concentrati sulla situazione”, spiega Loris Angeloni, country manager di Axon Italia. “Gli studi e le sperimentazioni passate ci dicono che questi strumenti migliorano il comportamento di tutte le parti coinvolte nelle interazioni delle forze dell’ordine, riducono le denunce e i tempi delle azioni legali, riducono l’uso della forza, migliorano la fiducia del pubblico e creano comunità più sicure a un costo inferiore”.

La collaborazione con Axon potrà portare anche a una sperimentazione dell’impiego del TASER® (in ottemperanza a quanto previsto dall’Art.19 del decreto-legge 4 ottobre 2018, n. 113, coordinato con la legge di conversione del 1º dicembre 2018, n. 132), nel momento in cui saranno state espletate tutte le procedure giuridico regolamentari previste per la dotazione e l’impiego in via sperimentale di due dispositivi a conduzione elettrica.

Per tale progetto è prevista una formazione specifica per un gruppo ristretto e selezionato di agenti, due dei quali avranno la possibilità per sei mesi di portare in servizio il dispositivo a conduzione elettrica TASER® a fini di effettuare la sperimentazione prevista a livello normativo.

Studi sull’efficacia delle videocamere indossabili

– L’U.S. Department of Justice Office of Community Oriented Policing Services, ha elaborato nel 2014 uno studio dal titolo “Implementing a Body-Worn Camera Program”. All’interno di questa complessa e articolata ricerca vengono messi in evidenza gli innumerevoli vantaggi che si possono avere dall’utilizzo sistematico e organizzato di questi sistemi di videoregistrazione da parte degli agenti. Dati alla mano, è emerso come le denunce da parte degli utenti a carico degli agenti, in relazione al loro operato, si siano ridotte di oltre il 40% e che l’uso della forza fisica per la risoluzione di interventi “complessi” si è ridotto in alcuni casi anche del 50%. La consistente riduzione dei casi di denuncia da parte dei cittadini per comportamenti scorretti o violenti da parte degli operatori di polizia, viene vista come l’esito di diverse modifiche comportamentali riscontrate sia nel modo di operare degli agenti, sia nel comportamento che i cittadini hanno nei confronti degli stessi, sapendo di essere videoregistrati.

La stessa ricerca ha anche chiarito come l’utilizzo delle bodycam debba essere preceduto a livello temporale da una fase di sperimentazione. Infatti, quest’ultima è funzionale al fine di far accettare l’utilizzo di queste strumentazioni, sia agli operatori che alla cittadinanza. A fronte delle esperienze registrate, i benefici prodotti in termini di risoluzione di conflitti con gli utenti e di riduzione delle denunce nei confronti degli operatori, hanno prodotto anche una maggiore fiducia da parte di questi ultimi nell’utilizzo delle nuove strumentazioni. D’altro canto, anche il contesto sociale ha così il tempo e la possibilità di adattarsi a un nuovo modo di vedere e interagire con le forze di polizia, facendo crescere per un certo verso il senso di fiducia e sicurezza in queste istituzioni, grazie anche al fatto che tutto sarà il più possibile trasparente e rispettoso delle normative in vigore.

– Nel 2013, il Dipartimento di Polizia di Rialto in collaborazione con la Cambridge University ha proceduto a quello che viene visto come un “Case study” relativamente all’impiego delle bodycam Axon Flex. I ricercatori della Cambridge University hanno condotto uno studio sul dipartimento di Polizia di Rialto al fine di registrare e studiare come l’utilizzo delle bodycam abbia modificato gli esiti degli interventi dove era richiesto l’uso della forza da parte degli operatori di polizia. I dati elaborati hanno chiarito che vi è stato un netto calo degli incidenti derivanti dall’uso della forza nel 59% dei casi presi in esame e una ancora maggiore riduzione dei reclami da parte dell’utenza, pari all’87,5%.

– Anche il Dipartimento di Polizia di Orlando ha sviluppato degli studi in merito all’impiego delle bodycam, dai quali si è riscontrata una riduzione degli incidenti in caso di resistenza a pubblico ufficiale del 53,4%.