20 Settembre 2022

Comunicato – Ponte di Savarna. Manca il programma obbligatorio dei lavori finali.

Alvaro Ancisi

PONTE DI SAVARNA. MANCA IL PROGRAMMA OBBLIGATORIO DEI LAVORI FINALI.

La risposta ufficiale del dirigente comunale del servizio Strade

Il ponte sospeso

Il ponte di Savarna sul fiume Lamone, in ricostruzione dal 12 febbraio 2020 con termine dei lavori fissati nel 21 marzo 2021, è tuttora incompiuto. Il Comune di Ravenna ha via via concesso proroghe al 26 febbraio 2022, al 27 maggio e al 25 giugno. Ne ha poi ipotizzato una ulteriore fino al 29 settembre, che non ha avuto seguito perché il cantiere, chiuso per disposizione del Comune stesso dal 2 al 27 maggio, non era più stato riaperto dalla ditta appaltatrice dei lavori fino ad oltre tutto agosto .

Il 7 settembre scorso, al fine che il cantiere fosse almeno riaperto al più presto, rivolsi al Comune una richiesta di accesso alle informazioni, che definii ultimativa, trattandosi di una situazione del tutto irregolare. Richiamai l’obbligo di legge che, entro 5 giorni lavorativi dal ricevimento del messaggio, mi fosse data risposta a queste domande: “Quando riaprirà il cantiere in questione e con quale cronoprogramma che definisca il termine finale dei lavori? In mancanza di risposta, quali provvedimenti conseguenti sono stati o saranno assunti entro quale tempo, affinché il ponte non resti incompiuto all’infinito?”. Due giorni dopo il sindaco rispose ufficiosamente tramite stampa che “ la prossima settimana il cantiere potrà ripartire per una parte delle lavorazioni. Un’altra parte invece dovrà attendere una consegna di materiali ai primi di ottobre”.

La risposta formale mi è arrivata dal dirigente capo-servizio delle Strade mercoledì 14 settembre: “[…] La posso informare che da ieri i lavori sono ripresi con lavorazioni sull’impalcato del ponte. Al momento l’impresa non ha formalmente presentato un aggiornamento del cronoprogramma di esecuzione lavori, seppur da noi richiesto.

Permane dunque, in mancanza anche di giustificazioni o spiegazioni, una situazione per lo meno di irregolarità, giacché, in concomitanza con la ripresa dei lavori, incombe sull’impresa l’obbligo di redigere il programma esecutivo dei lavori residui (nel caso, “le rampe e l’asfaltatura” del nuovo ponte) secondo quanto disposto dall’art. 19 del Capitolato Speciale d’Appalto – Norme contrattuali.

Resta dunque un cono d’ombra insopportabile, che giustifica la manifestazione di protesta indetta dai cittadini di Savarna, Conventello, Grattacoppa e Torri di Mezzano.

Alvaro Ancisi

(capogruppo di Lista per Ravenna – Polo civico popolare)