09 Novembre 2022

Approvata delibera sull’esenzione Tari, del canone di occupazione del suolo pubblico e di esposizione pubblicitaria per mitigare i disagi dovuti alla realizzazione del ponte di Grattacoppa

Nella seduta di ieri (per chi volesse vederla http://bit.ly/archivio-sedute-cc) il Consiglio comunale ha approvato la delibera “Approvazione di esenzioni del tributo Tari e del canone di occupazione del suolo pubblico e di esposizione pubblicitaria – anno 2022” presentata dall’assessora al Bilancio Livia Molducci, con 20 voti favorevoli (Pd, Lista de Pascale, Ravenna Coraggiosa, Gruppo misto, Pri, Movimento 5 Stelle) e 9 astenuti (Fratelli d’Italia, Lega Salvini premier, Viva Ravenna, Lista per Ravenna-Polo civico popolare, La Pigna-Città-Forese e lidi, Forza Italia Berlusconi per Ancarani-Primavera Ravenna). Nella discussione sono stati esaminati e votati anche 8 emendamenti per allargare la platea dei beneficiari e l’area territoriale e un ordine del giorno per istituire un tavolo di confronto tra Comune e la cittadinanza, presentati da Veronica Verlicchi (La Pigna-Città-Forese e lidi), respinti con la medesima votazione, 9 favorevoli (Fratelli d’Italia, Lega Salvini premier, Viva Ravenna, Lista per Ravenna-Polo civico popolare, La Pigna-Città-Forese e lidi, Forza Italia Berlusconi per Ancarani-Primavera Ravenna) e 19 contrari (Pd, Lista de Pascale, Ravenna Coraggiosa, Gruppo misto, Movimento 5 Stelle); e un ordine del giorno per compensare i disagi legati al nuovo ponte di Grattacoppa con la sistemazione di alcune strade firmato da Idio Baldrati (Pd), Maria Gloria Natali (Pd), Daniele Perini (Lista de Pascale), Chiara Francesconi (Gruppo misto), Andrea Vasi (Pri) approvato con 22 voti favorevoli (Pd, Lista de Pascale, Ravenna Coraggiosa, Gruppo misto, Movimento 5 Stelle), 3 contrari (La Pigna-Città-Forese e lidi, Lega Salvini premier) e 4 astenuti (Forza Italia Berlusconi per Ancarani-Primavera Ravenna, Fratelli d’Italia).

Emendamenti e ordini del giorno sono in allegato a fondo pagina.

L’assessora al Bilancio Livia Molducci ha spiegato che, in analogia a quanto disposto in altri casi precedenti e per non creare disparità di trattamento fra i cittadini, ad esempio per l’esecuzione dei lavori alla chiusa di San Marco che comportarono la chiusura di un tratto della Ravegnana o in occasione dei lavori interessanti i ponti nella Baiona che comportarono la chiusura della strada medesima, si delibera l’esenzione dal pagamento della tassa rifiuti Tari e del canone di occupazione del suolo pubblico e di esposizione pubblicitaria, sia temporaneo che permanente, per l’intero anno 2022, con riferimento ai tributi dovuti dagli esercizi commerciali, artigianali, turistici e ricettivi posti nella frazione di Torri e nel tratto di via Grattacoppa nella frazione di Grattacoppa e di via Savarna nella frazione di Savarna, compresi quelli posti in piazza Italia che è adiacente a via Savarna. Si stima un onere a carico del bilancio comunale di circa 20mila euro per rispondere al disagio economico subito per il mancato passaggio dei veicoli.

Sono intervenuti nel dibattito: Veronica Verlicchi (La Pigna-Città-Forese e lidi), Maria Gloria Natali (Pd), Marco Montanari (Pd), Renato Esposito (Fratelli d’Italia), Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna-Polo civico popolare), Alberto Ferrero (Fratelli d’Italia), Nicola Grandi (Viva Ravenna), Daniele Perini (Lista de Pascale), Alberto Ancarani (Forza Italia Berlusconi per Ancarani-Primavera Ravenna), l’assessora ai Lavori pubblici Federica Del Conte, Giacomo Ercolani (Lega Salvini premier).

Il gruppo La Pigna-Città-Forese e lidi ha puntualizzato che la legge non vieta di dare agevolazioni ad altre categorie chiedendo di considerare l’esenzione da settembre 2021 con un impegno di spesa di circa 200mila euro. Ha chiesto anche di inserire nell’odg della maggioranza la tempista dei lavori.

Il gruppo Pd ha evidenziato che è opportuno non fare disparità di trattamento fra cittadini che hanno subito simili disagi, come per la Ravegnana e Porto Corsini, e la risposta ai cittadini è la riapertura del ponte. Da valutare l’eventuale estensione delle esenzioni ai primi mesi del 2023. La sistemazione delle strade e la pista ciclabile sono giuste compensazioni.

Il gruppo Fratelli d’Italia ha sottolineato che è una scelta politica e non per mancanza di strumenti legislativi il non allargare la platea dei beneficiari dell’esenzione e i 200mila euro non sono un esborso insostenibile per il Comune che accontenterebbe una comunità di poche centinaia di persone che stanno subendo un forte disagio.

Il gruppo Lista per Ravenna-Polo civico popolare ha rimarco il fatto che per la Ravegnana il territorio interessato dalle esenzioni fu esteso e non solo relativo alla zona limitrofa ai lavori. Ha anche rilevato che sarebbe stato più opportuno redigere un bando al quale la popolazione poteva partecipare, dando una risposta oggettiva e trasparente.

Il gruppo Viva Ravenna ha parlato di autoreferenzialità dell’amministrazione nella norma e nel dibattito con i cittadini ricordando come nessuno, in particolare il sindaco, non sia mai andato a parlare con loro. Ha evidenziato che sarebbe fondamentale indicare la tempistica con la quale realizzare le opere di compensazione.

Il gruppo Lista de Pascale ha sottolineato che se l’amministrazione non amplia la platea dei beneficiari degli esoneri è perché non lo può fare e che non sempre si può dare ai cittadini quello che chiedono. Gli investimenti e i relativi lavori comportano disagi, ma sono importanti per lo sviluppo della città.

Il gruppo Forza Italia Berlusconi per Ancarani-Primavera Ravenna ha ricordato che l’allungamento dei lavori al ponte sono dovuti ad un errore degli uffici tecnici del Comune e che proprio per questo i disagi sono molto più elevati di quello che dovevano essere. A questi disagi va data una risposta coerente e il bando sarebbe stata la soluzione migliore.

Il gruppo Lega Salvini premier ha detto che i 20mila euro sono briciole e che certamente non riparano il danno economico subito. Ha chiesto che le eventuali penali per la mancata consegna dell’opera nei tempi possano essere indirizzati agli abitanti della zona danneggiati dai lavori, il cui prolungamento è dovuto ad un errore progettuale del Comune.