E’ rientrata ieri la scultura Gli Amori degli Angeli di Giulio Bergonzoli (1863) alla biblioteca Classense, sede originaria dell’opera e dell’Accademia di Belle Arti, che ne è proprietaria e che già dal 1828 vantava un nutrito numero di sculture e calchi dando vita a una delle più prestigiose gipsoteche italiane, patrimonio unico della città di Ravenna.
Gli Amori degli Angeli, prestata alla mostra di Forlì “Ottocento – L’arte dell’Italia tra Hayez e Segantini”, allestita nei musei di San Domenico, rappresenta una delle più di importanti sculture in gesso per la sua epoca poichè concezione di estremo “alleggerimento” della materia, imitato spesso negli anni a seguire soprattutto nella statuaria cimiteriale.
Sono stati 85.000 i visitatori stimati alla mostra che hanno potuto ammirare la nostra opera.