Venerdì 11 ottobre, alle 18, nella sala Muratori della biblioteca Classense, Flavio Caroli aprirà il 46° ciclo di incontri letterari del Centro Relazioni Culturali del Comune con il suo ultimo libro L’Elogio della modernità. Da Turner a Picasso, edito dalla UTET.
Si tratta di un gradito ritorno: Flavio Caroli, rinomato storico dell’arte moderna e contemporanea, personaggio televisivo e straordinario divulgatore di arte e cultura.
Il pubblico ravennate ad ogni intervento del celebre concittadino affolla la sala avendo imparato a conoscere quello stile peculiare ed avvincente con cui il professor Caroli riesce a comunicare mirabilmente il frutto di una vita di studio e passione per l’arte. L’autorevole voce dello studioso e la sua affascinante penna quindi accompagnano una ideale nipote, laureanda in storia dell’arte, cui si rivolge, e tutti i lettori in un viaggio nel quale non si presenta un’asettica analisi di opere, benché capolavori, ma di esse viene restituita la profondità attraverso una vera e propria incursione nelle vicende personali degli artisti, nei fatti che li circondano, e soprattutto nell’inesausta ricerca di quel nuovo che è l’essenza della modernità. Partendo dall’esperienza di quella che lui definisce “avanguardia romantica”, Caroli propone, eliminando la patina di certi studi accademici ed eruditi calata sulle celebri opere di grandi artisti, un modo di vedere l’arte nuovo, inaspettato e molto più fecondo. Il libro, riccamente illustrato con meravigliose immagini che da sole offrono al lettore un incredibile viaggio nella bellezza, si articola in forma dialogica attraverso le grandi svolte di una storia dall’andamento e dai contenuti artistici che nessuna altra epoca ha conosciuto, quella della nostra modernità.
Il libro è strutturalmente suddiviso in capitoli-avanguardie, unità monotematiche che partono dall’avanguardia romantica, fino a quella simbolista, da quella realista a quella liberty, da quella futurista a quella cubista. L’interpretazione critica che emerge dalla lettura dei vari capitoli è molto originale e singolare, contraria ad ogni atteggiamento accademico e ad ogni forma ossequiosa delle tradizionali forme d’interpretazione artistica.
In questo suo Elogio della Modernità emerge un tema spesso trascurato, ma fondamentale per la comprensione dell’arte: cosa si intende per pittura “moderna”.
Flavio Caroli è nato a Ravenna il 9 marzo del 1945 ed è considerato uno dei maggiori critici e storici d’arte del nostro Paese. Dopo essersi laureato in Lettere presso l’Università di Bologna, ha iniziato ad insegnare nello stesso ateneo, per poi trasferirsi al Politecnico di Milano in qualità di professore associato. La sua carriera accademica lo ha poi portato a rivestire incarichi sempre più importanti. Buona parte del suo ormai trentennale lavoro è stato dedicato ad una lunga e metodica indagine con la quale ha cercato di ravvisare l’influsso della linea introspettiva nell’arte occidentale. Un lavoro che lo ha visto affermarsi in qualità di organizzatore di mostre molto rilevanti sia in Italia che all’estero.
Ha inoltre corredato il suo intenso lavoro con alcuni volumi che sono considerati tra le migliori pubblicazioni del loro campo.
Prossimo appuntamento: venerdì 18 ottobre Filippo La Porta, Il bene e gli altri. Dante un’etica per il nuovo millennio, Bompiani.