14 Gennaio 2020

Quando i buoi danzavano sul tetto: venerdì la prima delle tre conferenze-concerto del Verdi ispirate alla musica della Parigi degli anni Venti

Venerdì 17 gennaio alle 16 nella sala Martini del MAR – Museo D’Arte della Città di Ravenna, avrà inizio il ciclo di tre conferenze-concerto dedicate a musica e spettacolo nella Parigi degli Anni Venti.
Tre incontri ideati e realizzati dai laureandi del Biennio Accademico di Secondo Livello dell’Istituto superiore di studi musicali Giuseppe Verdi di Ravenna.
Attraverso la riproduzione musicale dal vivo, le proiezioni e i temi trattati, si restituisce la realtà spettacolare di tre balletti iconici e con essa il clima di effervescenza creativa che caratterizzò i favolosi Anni Venti.
Dieci anni di euforia contagiosa in cui gli artisti di tutta Europa s’incontrarono a Parigi per animare una vita spettacolare senza precedenti, Les Années folles, gli anni ruggenti, “la decade dell’illusione”, che con felice tempismo gli studenti del Verdi celebrano nel decennio appena iniziato.
Un’iniziativa che per l’originalità di prospettiva metodologica, i contenuti interdisciplinari e la varietà di profili professionali raggiunti dagli studenti, si offre al pubblico come una vetrina che ben rappresenta il livello dell’Alta formazione musicale a Ravenna.
Il primo appuntamento del 17 gennaio sarà dedicato al balletto Les mariés de la tour Eiffel, andato in scena al Theatre des Champs Elysées nel 1921, basato su un testo di Jean Cocteau che verrà analizzato da Francesco Preziosi, contrabbassista, musicista versatile nonché interprete e traduttore laureato.
Il secondo appuntamento, che si terrà venerdì 24 gennaio, sempre alle 16 e sempre al Mar, sarà dedicato al balletto Le boeuf sur le toit del 1920, un successo che diede il nome prima a un locale parigino e poi finì per designare un’intera epoca. L’introduzione al balletto sarà della clarinettista Anna Brunelli, affiancata dal Marcello Zinzani e Lorenzo Marani, cui è affidata la trascrizione e l’esecuzione delle musiche originali sudamericane che utilizzò il compositore Darius Milhaud per l’allestimento.
In conclusione, venerdì 7 febbraio (alle 16 al Mar), sarà la volta del balletto La crèation du monde, «ballet negre» di Blaise Cendrars, musiche di Darius Milhaud, scene e costumi di Fernand Leger, andato in scena per la prima volta nel 1923. Il balletto che consolidò sulle scene parigine la feconda corrente del primitivismo sarà introdotto dalla pianista Stilyana Nikolova la quale, in duo con la pianista Maria Quaranta, ne eseguirà la trascrizione per duo pianistico originale dell’autore.
Tutti gli interventi saranno introdotti e coordinati da Iole Di Gregorio, dal 1987 docente di Storia ed Estetica della musica presso l’Istituto musicale ravennate.
L’ingresso è libero.