12 Marzo 2023

Lettera aperta al Sindaco De Pascale – Sul secondo eventuale rigassificatore a Ravenna

Alvaro Ancisi, Alberto Ancarani, Angelo Nicola Di Pasquale, Filippo Donati, Giacomo Ercolani, Renato Esposito, Alberto Ferrero, Nicola Grandi, Gianfilippo Nicola Rolando, Veronica Verlicchi

Egregio sindaco, solo per rispetto della verità, Le annunciamo che, sull’ipotizzato arrivo di un secondo rigassificatore a Ravenna, ogni competenza a riceverne l’istanza, a valutarla e ad autorizzarla è esclusivamente di Stefano Bonaccini, non già del governo nazionale, da Lei scorrettamente accusato di non rispettare la nostra città. I fatti veri e documentati sono i seguenti.

  1. Il primo marzo scorso, si è svolta una seduta delle commissioni consiliari, Ambiente e Attività produttive, convocate perché la città fosse informata di quanto a Sua conoscenza sull’ipotesi che, dopo il previsto insediamento di un rigassificatore al largo di Punta Marina Terme con la nave Singapore, ne venga destinato a Ravenna un secondo, per 22 anni dal 2026, con la nave Gular Thundra, che arriverebbe dal porto di Piombino dopo esservi rimasta solamente dal 2023 al 2025. La Sua risposta è stata: “Il Comune non ha ricevuto comunicazione o richiesta per collocare a Ravenna una seconda nave né dal Governo né dalla Regione o da Snam. Siamo in una fase prematura”.
  2. Una settimana dopo, l’ipotesi è stata invece confermata dal presidente PD della Toscana, Eugenio Giani, commissario plenipotenziario per la rigassificazione in tale Regione: “So che Snam si sta indirizzando, sulla questione del rigassificatore a Piombino, a portarlo sull’Adriatico”. Ovviamente, Giani è lieto di sollevare la propria regione dal rigassificatore di Piombino, anziché trasferirlo nel 2026, secondo logica, a Livorno, dove un altro della SNAM esiste dal 2013 a 22 chilometri dalla spiaggia, contro gli appena 8 del prossimo rigassificatore ravennate. Già l’8 ottobre il sindaco PD di Livorno espresse l’opposizione della sua città all’arrivo della Gular Thundra, dicendo: “Noi siamo pronti ad andare a dire che questo territorio ha già una struttura per la rigassificazione. Noi da questo punto di vista abbiamo già dato”.
  3. La collocazione più probante del rigassificatore di Piombino nell’Adriatico è sulla costa ravennate, essendo nota la dichiarazione rilasciata pubblicamente, fin dal luglio scorso, da Stefano Bonaccini, presidente PD della Regione Emilia-Romagna: “Se la Toscana non lo vuole lo prendiamo a Ravenna, senza problemi, assieme all’altro”. Giovedì scorso, Lei ha tuttavia dichiarato che: “Per quel che riguarda Ravenna, nessuno dal Governo Meloni, a differenza di quanto accadde con il Governo Draghi, ad oggi ha contattato né Comune né Regione e quindi o il tema non si pone, come continuo a ritenere, o siamo davanti a un Governo che non ha alcun rispetto dei territori”.
  4. Il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, allora Draghi, emesso l’8 giugno 2022, recita però così: “Il Presidente della Regione Emilia-Romagna è nominato Commissario straordinario di governo […] per la realizzazione delle opere finalizzate all’incremento della capacità di rigassificazione nazionale mediante unità galleggianti di stoccaggio e rigassificazione da allacciare alla rete di trasporto esistente nella Regione Emilia Romagna. Il Commissario si avvale della amministrazione regionale e degli organi periferici delle amministrazioni centrali e territoriali competenti […]. Il Commissario straordinario […] comunica alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministero della transizione ecologica e della mobilità sostenibile, entro cinque giorni dalla presentazione, le istanze relative alla realizzazione delle opere […], nonché i progetti autorizzati, entro cinque giorni dal rilascio dell’autorizzazione”.
  5. Ne deriva che, se c’è un’istanza per collocare un secondo rigassificatore a Ravenna nel 2026, deve essere stata presentata esclusivamente al presidente Bonaccini, competente anche a concederle l’autorizzazione, mentre il governo nazionale, solamente informato entro cinque giorni dalla presentazione dell’istanza, non esercita al riguardo nessuna autorità. I tempi stringono perché il prossimo 24 marzo SNAM dovrà esprimere la sua scelta al presidente della Regione Toscana

Quanto sopra, necessariamente dettagliato per evitarne distorsioni o alterazioni, ci suggerisce quindi di risolvere urgentemente il mistero del secondo rigassificatore semplicemente proponendoLe di chiedere al presidente Bonaccini se Snam gli ha presentato istanza di collocarlo a Ravenna e, nel caso, di informarne adeguatamente la cittadinanza e di sottoporne preliminarmente il progetto, anche solo come parere consultivo, al massimo organo di rappresentanza civica che è il Consiglio comunale.

Confidiamo in un cortese tempestivo riscontro.

Alvaro Ancisi (mittente), Alberto Ancarani, Angelo Nicola Di Pasquale, Filippo Donati, Giacomo Ercolani, Renato Esposito, Alberto Ferrero, Nicola Grandi, Gianfilippo Nicola Rolando e Veronica Verlicchi, in rappresentanza rispettivamente di Lista per Ravenna, Forza Italia, Fratelli d’Italia,Viva Ravenna e La Pigna