Visori e realtà virtuale alla 3a edizione di MareDireFare – Festival dell’Oceano e conferenza finale a Dubrovnik
Sta per concludersi il progetto progetto Interreg Italia – Croazia TECHERA – A new technology era in the Adriatic Sea di cui fa parte anche il Comune di Ravenna.
I risultati finali saranno presentati nel corso della conferenza prevista il 19 giugno a Dubrovnik. Finanziato dal programma di cooperazione Interreg Italia-Croazia, il progetto ha utilizzato e implementato approcci innovativi sviluppati attraverso la raccolta e analisi di dati di precedenti progetti per lo sviluppo di un’economia marittima sostenibile nel Mar Adriatico.
Per partecipare alla conferenza (sia in modalità remota che in presenza) accedere dal link https://tinyurl.com/5ywjz83p
Il progetto è stato coordinato dall’Università di Bologna in partenariato con AMAP Marche (Agenzia per l’innovazione nel settore Agroalimentare e della Pesca), Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale (OGS), Comune di Ravenna, Veneto Agricoltura (Agenzia Veneta per l’Innovazione nel Settore Primario), Contea di Zara, Ministero dell’Agricoltura Croato e Associazione Internazionale Euroregione Adriatico Ionica.
Si è svolto, invece, mercoledì 7 giugno a Trieste, un incontro organizzato dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Applicata OGS in cooperazione con i partner del progetto Interreg Italia-Croazia TECHERA dal tema “Visori e realtà virtuale per raccontare il mare”. L’evento, realizzato nell’ambito del Festival dell’Oceano MareDireFare, è stato un’occasione importante per riflettere sui temi della conservazione e del futuro delle risorse marine.
Nel corso dell’appuntamento sono state presentate numerose tecnologie innovative per il monitoraggio ambientale e marino e per la realizzazione di esplorazioni marittime virtuali, tutte sviluppate e testate nell’ambito di precedenti progetti Interreg Italia-Croazia e capitalizzati dal progetto TECHERA.
I partecipanti all’evento hanno potuto esplorare in prima persona aree protette marine, relitti, reef artificiali come la piattaforma del Paguro sommersa al largo delle coste di Ravenna e naturali come le sporgenze rocciose delle Trezze, veri e propri hot-spot di biodiversità, attraverso la realtà virtuale e l’uso di visori 3D sviluppati nell’ambito dei progetti citati.
Tutti i dati raccolti dai precedenti progetti sono stati uniformati e processati con strumenti digitali allo scopo di supportare la gestione sostenibile dello spazio marittimo e la protezione delle risorse marine. L’Università di Bologna ha presentato i risultati dei monitoraggi realizzati nell’ambito dell’Area Protetta Marina di Miramare grazie al drone subacqueo Blucy, realizzato all’interno del progetto SUSHIDROP per la mappatura degli ecosistemi marini in maniera non invasiva.
I tecnici OGS insieme ai referenti dell’azienda informatica Inkode hanno mostrato una piattaforma per la gestione dell’allevamento ittico utilizzando un approccio ecosistemico realizzato grazie al progetto FAIRSEA e integrato con dati aggiuntivi raccolti e analizzati rispettivamente dai progetti PRIZEFISH, SUSHIDROP e ADRIREEF, quest’ultimo gestito dal Comune di Ravenna in qualità di lead partner.
Il tutto nell’ottica di creare una condivisione di conoscenze e di proporre una nuova prospettiva nelle pratiche di gestione del Mar Adriatico.