A casa mia?
Tante famiglie hanno sperimentato l’accoglienza di rifugiati in casa propria.
Vivere con persone del luogo, infatti, può aiutarli a sentirsi parte di una comunità, a creare una rete di relazioni, ad accrescere le competenze linguistiche e a potenziare l’accesso a migliori opportunità lavorative. Chi apre le porte di casa ha l’opportunità di conoscere una nuova cultura, di diventare un cittadino più consapevole e attivo, di vivere un’esperienza umana che arricchisce.
Puoi visionare il progetto promosso dal Comune di Ravenna qui.
E tu cosa pensi dell’accoglienza in famiglia? Credi che la comunità debba giocare un ruolo nell’integrazione dei migranti, oppure che sia un tema di cui deve occuparsi il sistema pubblico di accoglienza?