Ravenna 2030: città della salute e del benessere delle cittadine e dei cittadini è l’idea che ha ispirato l’elaborazione dell’Atuss ravennate. Si tratta di una Agenda trasformativa urbana per lo sviluppo sostenibile, ovvero un documento di ampio respiro che traccia le linee di sviluppo per il territorio del comune di Ravenna da qui al 2030. Una parte significativa degli interventi della Atuss sarà realizzata attraverso fondi europei assegnati dalla Regione Emilia-Romagna ed è stata presentata oggi dal presidente della Regione Stefano Bonaccini e dal sindaco Michele de Pascale.
Quella del Comune di Ravenna è una delle 14 Atuss di cui la Regione si è dotata: l’Emilia-Romagna ha stimolato i Comuni capoluogo e le principali Unioni a elaborare un quadro strategico che descriva l’evoluzione del territorio in chiave di sostenibilità e come le diverse progettualità attivate e da attivare rispondono ai bisogni dei territori e, integrandosi tra loro, possono davvero avere un impatto positivo e contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 e del Patto per il lavoro e il clima.
Una volta elaborato il piano e individuati i progetti che possono dargli concretezza, i Comuni possono accedere alle risorse europee messe a disposizione dalla Regione, che conduce in tal modo i territori ad una progettazione sempre più integrata, partecipata, consapevole ed efficace, ispirata cioè alle reali esigenze e peculiarità territoriali, con uno sguardo d’insieme agli impatti di lungo periodo.
Complessivamente sono a disposizione risorse per 114,5 milioni di euro grazie alla programmazione regionale dei fondi europei FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) e FSE+ (Fondo Sociale Europeo Plus) 2021-2027 che, considerando i cofinanziamenti locali, mobiliteranno investimenti per oltre 164 milioni.
Ravenna non si è trovata impreparata di fronte a questa sfida e da qui al 2026 realizzerà 13 interventi cofinanziati all’80% dal programma FESR (di cui uno finanziato al 50% dal programma FSE+) per un ammontare complessivo di 11 milioni e 30mila euro, di cui 8 milioni e 400mila euro dai due fondi regionali e 2 milioni e 630 mila euro di risorse comunali.
L’Atuss di Ravenna si fonda su un’attenta analisi delle esigenze e del potenziale di sviluppo di un territorio “atipico” in quanto per numero di abitanti si colloca fra le città medie, mentre per estensione è il secondo comune più vasto d’Italia dopo Roma, e dà corpo ad una visione da qui al 2030: realizzare un contesto socio-culturale e territoriale che garantisca ai cittadini e alle cittadine un miglioramento della qualità della vita a livello individuale e di comunità.
“Valorizzare le vocazioni dei singoli territori e generare uno sviluppo sostenibile attraverso una programmazione condivisa è un obiettivo prioritario della Regione – ha detto il presidente Bonaccini -. I progetti di Ravenna sono un altro passo importante nello sviluppo del percorso insieme agli Enti locali, che tende a una crescita inclusiva di tutto il territorio e in modo coerente con gli indirizzi del Patto per il lavoro e per il Clima.
I progetti, in particolare, puntano a riqualificare diverse zone della città di Ravenna, una perla del nostro turismo culturale, e a favorire la transizione ecologica e digitale. La rendono più verde, attraverso iniziative che sfruttano l’energia pulita e nuove piste ciclabili, e alla portata dei cittadini. Ed è questo ciò che vogliamo: un futuro di qualità per tutte le cittadine e i cittadini, in grado di generare coesione sociale e uno sviluppo ecosostenibile, senza lasciare indietro nessuno”.
“L’eccezionale ampiezza e la specifica conformazione del nostro territorio – ha affermato il sindaco Michele de Pascale – costituito oltre che dalla città storica, da grandi campagne, da un’estesa fascia costiera, da pinete ed aree paludose, richiedono un disegno strategico unitario, che si ispiri ad una visione di città diffusa, policentrica e vicina ai cittadini. Tale visione oltre ad unire ed armonizzare il territorio, deve prevedere anche linee strategiche declinate sulle specificità delle singole aree.
Attraverso l’Atuss trasformiamo in progetti concreti queste linee strategiche, realizzando un programma di investimenti che mette a valore l’intero territorio comunale, con un’attenzione all’accessibilità dei servizi in particolare nel forese, alla digitalizzazione, all’inclusione, all’implementazione e alla fruizione del verde urbano, alla sostenibilità ambientale. Inoltre, grande rilievo è attribuito all’efficientamento energetico di edifici scolastici e comunali, con la realizzazione di un vero e proprio eco-quartiere.
Si tratta di un importante tassello di quella visione che ha l’obiettivo di realizzare, giorno dopo giorno a Ravenna, un contesto socio-culturale e territoriale che garantisca sempre più ai cittadini e alle cittadine un miglioramento della qualità della vita non solo individuale, ma anche come comunità”.
Gli indirizzi strategici tematici che hanno guidato l’insieme delle progettualità sono sei: “La città policentrica”, “La città che si prende cura”, “La città verde, salubre, sicura e connessa”, “La città dell’energia, in crescita, dinamica, sostenibile e innovativa”, “La città educante e stimolante per le nuove generazioni” e “La città bella ed effervescente per nutrire lo spirito di tutte e tutti”.
Tali indirizzi sono stati declinati in tre piani d’azione territoriale integrati per garantire a tutte le cittadine e i cittadini di tutte le aree e frazioni: accessibilità dei servizi anche grazie alla transizione digitale, per favorire l’accesso ai servizi pubblici riducendo le necessità e i tempi di spostamento e, in ultima analisi, favorendo la conciliazione dei tempi di vita; un sistema di luoghi e strutture di aggregazione rivolto prevalentemente a bambini e adolescenti, che rappresenti una modalità qualificata di crescita delle comunità e uno stimolo per coltivare relazioni sociali nel segno della cultura, dello sport e dell’aggregazione comunitaria; quartieri urbani sempre più verdi e sostenibili.
I progetti
Il progetto Digital Unite – percorso di inclusione digitale sviluppa un programma di innovazione e animazione digitale, sia nei due poli del Laboratorio aperto già attivati presso i Musei MAR e Classis sia presso cinque hub decentrati sul territorio, per avvicinare tutta la cittadinanza a servizi e cultura digitali (valore totale del progetto 250mila euro).
L’intervento CREare inclusione estende il supporto educativo a bambini e bambine, ragazzi e ragazze con disabilità anche nei centri estivi privati accreditati al progetto regionale conciliazione vita-lavoro (valore totale del progetto 1 milione e 400mila euro – FSE+).
La rifunzionalizzazione degli spazi interni del centro culturale Almagià (quartiere Darsena), su cui già si interviene con risorse Pnrr per l’efficientamento energetico, renderà la struttura un polo sempre più funzionale alle attività culturali e aggregative (valore totale del progetto 650mila euro).
Nel quartiere Ravenna sud una innovativa centrale di teleriscaldamento e teleraffrescamento connessa a pannelli fotovoltaici contribuirà a creare un vero e proprio eco-quartiere efficientando il polo comunale e il polo scolastico Lama sud (valore totale del progetto 3 milioni di euro).
Tra Madonna dell’Albero e Ponte Nuovo sarà realizzata una pista ciclopedonale (valore totale del progetto 660mila euro).
Per quanto riguarda le frazioni nord sono previsti la riqualificazione dell’impianto sportivo di Sant’Alberto (valore totale del progetto 400mila euro) e quella della pista ciclabile lungo via Maccalone, di accesso al centro sportivo di Piangipane (valore totale del progetto 550mila euro).
Per quanto riguarda le frazioni sud sono previsti la realizzazione della copertura della piastra polivalente presso il centro sportivo comunale di San Zaccaria (valore totale del progetto 500mila euro) e quella della pista ciclo-pedonale di collegamento tra Santo Stefano e Carraie (valore totale del progetto 380mila euro.)
Una serie di interventi riguarda poi il compiuto collegamento ciclabile tra le eccellenze artistiche, naturalistiche e culturali dell’area a sud di Ravenna, operazione che vista insieme alla realizzazione del Parco Marittimo e della Ciclovia Adriatica configura Ravenna come un territorio sempre più accessibile e appetibile per il cicloturismo, dove cultura, mare e natura vengono esaltati nel loro insieme: ciclovia Classe-Pineta di Classe-Mirabilandia con riqualificazione della piazza di Fosso Ghiaia (quattro diversi progetti del valore totale di 3 milioni e 240mila euro).