Si è svolta questa mattina la cerimonia di intitolazione del giardino “Franco Vitali”, un’area verde adiacente al Pala Costa, all’ingresso dell’ex ippodromo. La targa è stata scoperta alla presenza del presidente del Consiglio comunale, Massimo Cameliani, di Johannes Donati della Federazione italiana giuoco calcio, del giornalista Franco Gabici e per l’Arcidiocesi di Ravenna-Cervia di don Rosino Gabbiadini.
A dieci anni dalla sua scomparsa, dopo avergli dedicato una tarda commemorativa in occasione del settimo anniversario della morte al Polisportivo Darsena (ex ippodromo) si è deciso di ricordare Franco Vitali intitolandogli un luogo che lo lega alla sua passione per l’attività fisica, svolta in prima persona prima e come educatore poi. Vitali nacque a Ravenna l’11 dicembre 1943 e morì il 16 giugno 2012 a soli 69 anni. Fu professore, calciatore ed educatore. Laureato in Chimica industriale all’Università di Bologna insegnò dal 1968 al 1998 e fu un docente amato e ammirato dagli studenti. Fu portiere della Sarom Ravenna (attuale Ravenna football club) per dieci stagioni. Un impegno che lo portò ad allenare tanti giovani. Nella persona di Franco Vitali era manifesta un’autentica vocazione alla docenza, espressa in maniera particolare nell’Istituto tecnico industriale statale di Ravenna, contribuendo a far apprezzare la chimica. Fu molto attivo anche in ambito sociale: per più di vent’anni è stato impegnato nell’Aned, l’Associazione nazionale emodializzati, profondendo un impegno instancabile verso i pazienti dializzati e trapiantati di rene dell’ospedale di Ravenna. A lui si devono il trasporto gratuito all’ospedale dei dializzati non autosufficienti e i parcheggi dentro l’area ospedaliera, i televisori montati per ogni letto e anche la dotazione di strumenti medici per il reparto.
La sua attività di volontariato includeva anche il catechismo e l’animazione per i ragazzi, prima nella parrocchia di San Vitale poi in quella di San Rocco. Anche in questo ambito, sicuramente luogo principale del suo spendersi per gli altri, ma anche del suo attingere personale, Vitali ha sempre trasmesso ai giovani la gioia di donare, di aiutare con gratuità, senza mai imporsi o apparire. Un animo altruista che trasmise ai tanti giovani che lo incontrarono.