Produzioni annullate, spettacoli completamente rimodulati, eventi posticipati: il Covid-19 ha stravolto i progetti che il vivace mondo culturale di Ravenna aveva programmato e il blocco per un periodo di tempo così prolungato e della durata al momento non prevedibile ha creato importanti problemi anche economici.
Per cercare di rispondere in maniera concreta alle realtà con le quali sono in corso le convenzioni con l’Amministrazione comunale, per le attività culturali e di spettacolo dal vivo, la giunta ha approvato una delibera per favorire la loro operatività per l’anno 2020. In particolare un sostegno per gli oneri imprevisti e significativi riguardanti la ripresa delle attività in condizioni di sicurezza, la riduzione dei ricavi dalla vendita di biglietti e dalle mancate sponsorizzazioni, assicurando la possibilità di riprogrammare e rimodulare le attività che beneficiano di contributi comunali adattandole alle nuove circostanze determinate dall’emergenza Covid-19.
“Durante questa emergenza – afferma il sindaco Michele de Pascale – abbiamo continuato a lavorare per tutelare la nostra comunità culturale. Era un impegno che ci eravamo presi fin da subito, come scritto in una lettera inviata a inizio aprile alle numerose realtà del nostro territorio così attive. Alle innovazioni organizzative introdotte negli ultimi anni, volte a favorire solidità, coesione e continuità dei tanti enti e associazioni nostri partner, ora segue un sostegno significativo al sistema culturale, perché lo ritengo essenziale per la ripartenza dell’intera città. È il momento di stare al loro fianco e restituire quella sensibilità che gli operatori culturali ci dimostrano da sempre. Per tornare a vivere tutti insieme la fascinazione che gli spettacoli dal vivo offrono”.
“La delibera è il frutto di un proficuo confronto con gli enti convenzionati – è la considerazione dell’assessora alla Cultura, Elsa Signorino –, che hanno dato prova in questo difficile momento di grande creatività, capacità narrativa e adattabilità. In sintonia con il ministero per i Beni e le attività culturali e per il turismo e la Regione Emilia-Romagna siamo riusciti ad attivare un intervento necessario in loro sostegno”.
La delibera intende adottare per l’anno in corso significative nuove indicazioni in favore dei soggetti convenzionati per i quali era stata approvata a febbraio scorso una spesa complessiva di oltre 650mila euro per il 2020: Emilia Romagna Concerti, La Corelli, E Società cooperativa, ST/ART, Associazione Musicale Angelo Mariani, Associazione Culturale Bronson, Il Lato Oscuro della Costa, Orchestra da Camera di Ravenna, Accademia Perduta-Romagna Teatri, Cantieri Danza aps, Teatro del Drago, Associazione culturale Nanou, Associazione culturale ErosAnteros, Associazione Amici della Capit, Associazione Ravenna Cinema e Associazione cultuale Mikrokosmos.
In fase di rendicontazione, saranno ritenuti ammissibili: i costi sostenuti per attività annullate del tutto o in parte, qualora la mancata o parziale attuazione siano imputabili agli effetti delle misure adottate in seguito all’emergenza Coronavirus; tutte le spese direttamente correlate alla realizzazione delle attività di produzione e distribuzione e all’organizzazione di eventi con modalità diverse, come ad esempio il pagamento di diritti e delle licenze d’uso dei contenuti per la trasmissione su differenti canali multimediali come quelli digitali terrestri, web, social, ecc; tutte le spese impreviste sostenute per la ripresa delle attività in condizioni di sicurezza.
Le variazioni sostanziali dei programmi di attività che sono conseguenza delle misure adottate in seguito all’emergenza sanitaria non devono essere inviate e/o approvate preventivamente, ma dovranno essere documentate e motivate solo in fase di rendicontazione e non daranno luogo a revoche o rideterminazione del contributo, sempre che rispettino le finalità previste nel progetto presentato. I soggetti organizzatori di eventi che non possano riprogrammare nell’arco dell’anno la manifestazione, né con le modalità previste, né con modalità diverse e si trovino pertanto costretti ad annullare l’edizione 2020, devono comunicarne l’annullamento entro il 15 giugno 2020. In considerazione dell’eccezionalità determinata dal protrarsi dell’emergenza da Covid-19, sono ammesse variazioni anche sostanziali al programma di attività presentato, fermo restando il raggiungimento degli obiettivi previsti dal progetto.
I beneficiari dei contributi devono comunicare e concordare con l’amministrazione le nuove date per gli eventi in modo da evitare sovrapposizioni ed è concesso di rimodulare i progetti e trasferirne una parte, in relazione agli eventi che non è possibile realizzare nella corrente annualità, nell’anno successivo, comunicando le variazioni all’amministrazione entro il 15 giugno 2020. Il Comune si riserverà di trasferire le somme relative nel 2021, compatibilmente con le disponibilità e gli stanziamenti di bilancio.