Ieri sui principali quotidiani locali, il dottor Roberto Mazzei, con il quale nessuno degli enti pubblici coinvolti nella vicenda dell’Ortazzo Ortazzino ha mai avuto il piacere di avere a che fare, in quanto il liquidatore della società immobiliare Lido di Classe è il dottor Pasquale Grimaldi, ha fatto affermazioni errate o imprecise, probabilmente frutto di una scarsa o parziale conoscenza dei fatti intercorsi.
Non credo serva ulteriormente spiegare che sono destituite di fondamento le affermazioni sui novanta ettari di aree mantenute edificabili a fini Imu o sulla possibilità di esercitare il diritto di prelazione da parte del Parco del Delta del Po anche sull’area C.
Lo confermano ampiamente i documenti sin qui prodotti più volte anche a mezzo stampa e le leggi vigenti. È ormai evidente a tutti che i vincoli su questa area sono già fortissimi e il futuro va semmai verso una ancor più piena tutela del bene.
A quel che mi risulta, sono anche infondate le affermazioni di Mazzei sulla correttezza delle procedure, peraltro non da lui stesso operate, anche perché non è chiaro a che titolo e a tutela di quali interessi intervenga, ma operate dall’Immobiliare Lido di Classe e dal dottor Grimaldi, suo liquidatore, per consentire al Parco del Delta del Po di esercitare il suo diritto di prelazione.
Il Parco ha affidato in tal senso un incarico al professor Marco Dugato, dalla cui autorevole e precisa analisi è emerso immediatamente che l’informazione sulla vendita e i comportamenti del venditore in nessun modo hanno rispettato i precisi dettami previsti dalla legge e anzi sono stati palesemente finalizzati ad evitare l’esercizio della prelazione.
Le interviste si concludono anche con temerarie richieste di danni agli enti pubblici. È bene che si sappia che tali affermazioni non hanno spaventato nessuno e l’Ente Parco, con il sostegno di Comune di Ravenna e Regione Emilia-Romagna, eserciterà nei prossimi giorni puntualmente il diritto di riscatto, come previsto chiaramente dalla legge, e lo straordinario patrimonio naturalistico dell’oasi dell’Ortazzo Ortazzino tornerà finalmente nella proprietà dei cittadini e delle cittadine, che lo tuteleranno e valorizzeranno come merita a fini naturalistici.