28 Febbraio 2024

Sicurezza stradale e autonomia delle città. L’intervento del sindaco Michele de Pascale al convegno organizzato dal Comune di Bologna

Questa mattina il sindaco Michele de Pascale ha partecipato al convegno organizzato dal Comune di Bologna in Salaborsa Più piano, più sicuro – Zone 30, sicurezza stradale e autonomia delle città

sui temi della sicurezza stradale, della qualità dello spazio pubblico e dell’autonomia delle comunità locali.

“Quasi tutte le città italiane hanno implementato politiche sul tema della sicurezza stradale, secondo il principio della conoscenza del proprio territorio – ha spiegato de Pascale intervenendo al tavolo sull’autonomia delle città. – Ad esempio nel territorio del comune di Ravenna abbiamo portato le zone trenta dall’8 al 15% negli ultimi 5 anni; abbiamo scelto di realizzare un grande intervento di pedonalizzazione di ampi tratti di litorale, laddove prima vi era una pesante commistione tra traffico veicolare e utenza debole; abbiamo ritenuto di lavorare sulla misurazione della velocità, poiché abbiamo un territorio enorme di 650 km quadrati, con strade comunali che assumono una natura extraurbana, che attraversano centri abitati e nelle quali i limiti dei 50 rimanevano solo sulla carta.

Grazie all’iniziativa di Bologna finalmente la sicurezza stradale, finora tema prettamente tecnico, è diventata oggetto di un grande dibattito pubblico nazionale, anche al netto di alcune reazioni insensate che oltre a minimizzare l’importanza della sicurezza stradale, evidenziano pure uno scarso rispetto della legalità. È invece un argomento di cui si deve discutere e i dati vanno portati all’attenzione delle persone, altrimenti si rischia che il tema se lo ponga solo chi ha una vittima della strada in famiglia dopo che il fatto è accaduto.

Parlando di autonomia, questione molto dibattuta in questo momento – ha continuato de Pascale – mi sento innanzitutto di dire che il fatto che il Ministro delle Infrastrutture, peraltro segretario nazionale della Lega che almeno sulla carta dovrebbe essere una forza autonomista, decida da Roma i limiti di velocità strada per strada dei comuni italiani, rappresenta probabilmente la più grande negazione dell’autonomia nella storia repubblicana.

Voglio inoltre precisare che esiste un’autonomia egoista e un’autonomia solidale; quest’ultima è quella cultura per cui qualcuno innova e poi ha la correttezza e l’onestà intellettuale di misurare gli effetti di ciò che è stato fatto, consentendo eventualmente ad altri di copiare e di poter implementare. Quasi tutto ciò che c’è di buono in questo paese è stato sperimentato da un Comune e poi copiato dagli altri, molto poco è venuto con l’imposizione dall’alto”.