È lunga quasi un chilometro e 700 metri la “Passeggiata lungocanale Candiano” di via d’Alaggio, che dalla testata del canale arriva fino al ponte mobile. Il tratto che la completa, di circa un chilometro e 400 metri, è stato inaugurato oggi, mentre la prima parte del percorso, molto utilizzata e apprezzata dalla cittadinanza, è fruibile dal 2020.
L’intervento complessivo relativo ad entrambi i tratti, del valore di circa 3 milioni e mezzo di euro, è stato finanziato dal “Bando periferie” nell’ambito del progetto “Ravenna in Darsena, il mare in piazza” messo a punto e gestito dall’Area pianificazione territoriale del Comune.
Il percorso è completamente accessibile e fruibile da tutti ed è sostenibile, perché realizzato con materiali scelti tra quelli a basso impatto ambientale, che richiederanno una ridotta manutenzione. Ad esempio il calcestruzzo drenante permetterà l’abbassamento delle temperature del suolo nei mesi più caldi, ma anche all’acqua di tornare in falda in maniera naturale. Mentre sono realizzate in materiali riciclati al 90% le pavimentazioni antitrauma per le zone gioco e fitness.
Il percorso pedonale della Darsena di città è a ridosso della banchina, accompagnato da una fascia di separazione rispetto alla strada disegnata con verde, panchine, rampe, attrezzature varie di supporto, mentre resta aperto lo sguardo verso l’acqua.
“Con questo intervento – spiega il sindaco Michele de Pascale – andiamo pressoché a completare le opere più importanti che avevamo previsto nell’ambito del Bando periferie, con il quale il Comune è riuscito ad ottenere 12milioni e 800mila euro di finanziamenti pubblici e ad utilizzarli tutti. Abbiamo realizzato l’intera passeggiata senza impiegare risorse comunali, ma facendo ricorso a quelle chieste, sempre nell’ambito del Bando periferie, da alcuni privati per loro progetti che, però, non sono stati realizzati. Abbiamo proposto e ottenuto dal Governo di poter orientare quei fondi per la passeggiata senza dovervi rinunciare. La sua realizzazione è stata una scelta della quale essere orgogliosi e che sarà di ulteriore impulso per questa zona di Ravenna, un tempo di impensabile riqualificazione. Nel frattempo procedono i lavori, a cura dell’Autorità di sistema portuale e sempre con risorse del Bando periferie, per la realizzazione del pontile galleggiante, accessibile dalla passeggiata stessa, che consentirà l’accesso all’acqua anche alle persone affette da disabilità motorie”.
“È una trasformazione tangibile, reale, concreta – afferma l’assessora alla Rigenerazione urbana Federica Del Conte – di un luogo dalle grandi potenzialità a poche centinaia di metri dalla centralissima piazza del Popolo. Si tratta di una struttura, accessibile a tutti, che rappresenta un elemento di collegamento funzionale e in sicurezza tra tutte le attività che in parte già esistono e con quelle che si potranno sviluppare. L’obiettivo era quello di rigenerare questo spazio e, contemporaneamente, recuperare il rapporto tra città e acqua attraverso un susseguirsi di aree attrezzate per diverse attività, alcune dalle caratteristiche particolari come il parkour e il calisthenics. Inoltre, da qui si possono godere scorci insoliti e avere un colpo d’occhio inaspettato sul canale Candiano”.
La passeggiata, appena inaugurata, si caratterizza in quattro tratti diversificati l’uno dall’altro in base alle caratteristiche di ogni area. Le isole dedicate alle diverse attività sono state distribuite in maniera alternata lungo tutta la banchina, con un progressivo diradamento verso la parte del ponte mobile. Mentre il verde diventa più evidente man mano che ci si allontana dal centro città, rendendo la passeggiata un parco lineare.
Il primo tratto, di 465 metri, tra la fine di quello inaugurato nel 2020 e il Darsenale, è stato realizzato in continuità con il preesistente e prevede camminamenti, rampe e sedute in legno. In più ha due isole gioco per bambini, due per il relax e una a disposizione per l’estensione all’esterno di un’attività commerciale. Prosegue anche la cosiddetta passeggiata letteraria, il cui tema, nel nuovo tratto, è “Ravenna città delle donne”: vi sono presentate la vita e le opere di donne che hanno lasciato un segno nella storia o nella cultura della città, individuate anche grazie al contributo di Linea Rosa, della Casa delle donne, dell’Unione donne in Italia e dell’associazione Liberedonne. In 13 leggii si possono scoprire o riscoprire le storie delle regine Galla Placidia e Teodora, di Francesca Da Polenta, nobile; di Barbara Longhi, pittrice; di Augusta Gugù Del Sale Rasponi, nobile e artista; di Cornelia Fabri, matematica; di Lina Poletti, scrittrice femminista, di Natalina Vacchi, partigiana; di Ines Morigi Berti, mosaicista; di Maria Bartolotti, partigiana; di Franca Eredi, assessora all’Istruzione; del Centro antiviolenza Linea Rosa e della Casa delle donne.
Il secondo tratto, di 290 metri, degrada a terra e si sviluppa dalla Raviplast fino a via Pirano ed è arricchito da due isole per il fitness e una per il gioco bimbi. Un ringraziamento, per le discipline sportive, anche a Mattia Sanpaoli per il calisthenics e alla società Shine Asd per il parkour che hanno offerto il loro contributo al progetto.
Il terzo tratto, da via Pirano agli orti dell’Orangerie, di circa 260 metri, è dotato di un’isola relax con area a disposizione che potrà essere utilizzata anche da future attività commerciali.
Il quarto ed ultimo tratto, di circa 365 metri, è un vero e proprio percorso sinuoso nel verde. Nella parte terminale il percorso si collega all’attraversamento pedonale del ponte mobile.
Più in specifico le tre aree per i bambini sono dotate di una pensilina ombreggiante e di panchine. Sono divise per fasce d’età di utilizzo: una per i più piccoli (dai 2 anni), una intermedia per bimbi dai 4 anni e una per i più grandi (dai 6 anni). La particolarità delle isole relax è l’esposizione: due sono state studiate per avere un duplice affaccio, uno sull’acqua e uno sulla strada con una gradinata adatta ad ospitare piccoli eventi o spettacoli.
Non mancano sedute che si alternano a gradoni, rampe e scalinate, fioriere, pubblica illuminazione e portabiciclette.
Il progetto è stato sviluppato grazie al raggruppamento temporaneo di professionisti costituito dallo studio Teprin Associati (progettazione architettonica), da Image srl (progettazione grafica), dall’ingegnere Tommaso Pavani (progettazione strutturale), dall’agronomo paesaggista Paolo Gueltrini (progettazione paesaggistica) con la collaborazione del Servizio strade e dell’Ufficio di illuminazione pubblica del Comune di Ravenna.