Il sistema regionale e la cooperazione territoriale europea: opportunità e sfide per il territorio
Nella mattinata del 3 aprile si è svolto a Palazzo Rasponi il convegno Il sistema regionale e la cooperazione territoriale europea: opportunità e sfide per il territorio
Il convegno ha avuto come protagonista il confronto di 2 tavoli rispettivamente “I territori a confronto” Percorsi di innovazione e Clima ambiente e turismo sostenibile da cui sono stati tratti numerosi spunti sull’importanza della progettazione europea nello sviluppo economico, sociale, ambientale di territori con lingue e legislazioni diverse.
La regione Emilia-Romagna collabora, anche come capofila,insieme con gli enti locali tra cui Ravenna, in progetti tra i quali Adrion sia con paesi dell’UE sia con paesi balcanici che stanno conducendo una procedura di pre-adesione all’Unione Europea.
Al termine di ogni tavolo il moderatore ha chiesto le parole chiave della progettazione europea ai relatori e sono stati indicati questi concetti: progresso etico, in quanto l’innovazione indispensabile nella progettazione in particolare nel campo digitale non può avvenire senza il rispetto dell’etica. La comprensione è un’altra parola condivisa dai relatori dato che in alcune situazioni diventa difficile interagire in un stesso progetto con i privati, università, centri di ricerca in quanto hanno un “metodo” di lavoro differente poiché perseguono diversi obiettivi. La parola partecipazione è stata sottolineata dai relatori in quanto un buon progetto CTE deve avere anche tra i partner associazioni del territorio.
Le parole chiave del secondo tavolo richiamano quelle del primo: dato che l’ambiente è stato un tema centrale del tavolo, la parola sostenibilità è stata citata da Mario Petrosino, dirigente autorità portuale Ravenna, e nell’intervento di Enrico Cocchi, Direttore dell’agenzia regionale ricostruzioni regione Emilia Romagna, il quale ha anche sottolineato l’importanza del dialogo tra territori europei in modo da scambiare know how, buone pratiche e per raggiungere una maggiore integrazione. Poi, è stato sottolineato come il metodo sia indispensabile nei progetti in quanto ti dà una capacità di pianificare soprattutto se sei in grado di avviare una partnership in cui hai già collaborato precedentemente con alcuni partner.
Nei tavoli di confronto, oltre a coloro che lavorano alla progettazione europea negli enti locali sono intervenute persone che partecipano ai progetti europei lavorando in società consortili che si occupano, ad esempio, di ricerca industriale. Per Alessandra Folli, manager di Romagna Tech, il partenariato europeo ha valore in quanto permette il confronto con altre realtà europee da cui è possibile imparare qualcosa di nuovo da poter concretizzare anche nel proprio territorio.
Negli interventi dei relatori dunque è stata espressa, pur nella difficoltà di gestire progetti complessi europei, la necessità di cooperare con gli altri paesi/regioni sull’Adriatico per conoscere meglio metodi innovativi e buone pratiche nell’ottica di cercare soluzioni migliori per i problemi prioritari segnalati dalle istituzioni europee come la transizione energetica e digitale.
Prima del confronto dei 2 tavoli sono intervenuti per saluti istituzionali il Sindaco di Ravenna Michele de Pascale e l’Assessore al bilancio della Regione Emilia-Romagna Paolo Calvano i quali hanno ribadito l’importanza dei finanziamenti europei e la loro gestione da parte della Regione.