Nella seduta di ieri, martedì 9 aprile, (per chi volesse vederla https://ravenna.consiglicloud.it/) il Consiglio comunale ha respinto la proposta dei consiglieri, presentata da Renato Esposito (Fratelli d’Italia) “Modifica art. 45bis del regolamento sul funzionamento del Consiglio comunale” con 19 voti contrari (Pd, Pri, gruppo misto, Movimento 5 stelle, Lista de Pascale sindaco) e 7 favorevoli (Lista per Ravenna-Polo civico popolare, Fratelli d’Italia, Lega Salvini premier, Viva Ravenna, La Pigna-Città-Forese e lidi). La richiesta di Esposito, riguardava l’inserimento del comma 7 all’articolo 45bis con la seguente frase: “I question time risultanti eccedenti per la discussione nel Consiglio Comunale successivo alla loro presentazione sono inseriti prioritariamente all’Ordine del Giorno del Consiglio Comunale immediatamente seguente, ciò al fine di tutelare il loro carattere di attualità e urgenza”. La motivazione, come scritto nella proposta, dice: “Capita sovente che i question time (o domanda di attualità a risposta immediata) presentati dai consiglieri risultino eccedenti e quindi non vengano discussi quando richiesto, smarrendo così la loro stessa funzione di attualità e urgenza. A volte vengono ritirati per essere poi reinseriti nella discussione di consigli successivi od anche spesso viene loro data risposta scritta in accordo con il consigliere proponente”.
Sono intervenuti nella discussione: Renato Esposito (Fratelli d’Italia), Daniele Perini (Lista de Pascale sindaco), Idio Baldrati (Pd), Alberto Ferrero (Fratelli d’Italia), Chiara Francesconi (Gruppo misto), Veronica Verlicchi (La Pigna-Città-Forese e lidi), Andrea Vasi (Pri), Marco Montanari (Pd).
Il gruppo Fratelli d’Italia ha evidenziato che la modifica non altera il regolamento, ma lo arricchisce. Inoltre, si potrebbe aumentare da 3 a 5 il numero dei question time ammessi consentendo una discussione immediata. La risposta scritta non stimola il dibattito.
Il gruppo Lista de Pascale sindaco ha proposto una revisione più completa del regolamento, ormai obsoleto essendo stato approvato 15 anni fa, aggiungendo che in caso di assenza dell’assessore deputato a rispondere possa farlo un altro presente.
Il gruppo Pd ha fatto notare che posticipando la trattazione del qt decade l’immediatezza della risposta. Il regolamento ha una sua complessità che merita un tavolo di discussione. Spesso non si arriva ai 3 ammessi e molti non hanno criteri di urgenza.
Il gruppo misto ha suggerito di ritirare la proposta e, in caso di disponibilità di presidente e consiglieri, procedere ad una valutazione e successiva modifica del regolamento nella competente Commissione n.1 “Affari istituzionali, partecipazione, sicurezza”.
Il gruppo La Pigna ha sottolineato che la proposta evidenzia una problematica del regolamento e che potrebbe contrastare, a suo avviso, la tendenza da parte degli assessori a non presentarsi per non rispondere a qt “scivolosi”. Inoltre, si potrebbero aumentare fino a 5.
Il gruppo Pri ha affermato che il meccanismo attuale della trattazione dei question time funziona bene. Inoltre, ha evidenziato che i consiglieri hanno a disposizione altri strumenti per ottenere risposte veloci su tematiche di interesse, come le Pec agli uffici o l’accesso agli atti.