Martedì 16 ottobre, alle 20,30, nella sede del Centro per le famiglie in via Gradisca 19 si terrà il primo dei cinque incontri di informazione, formazione e preparazione per le persone che intendono approfondire il tema dell’accoglienza familiare e ottenere in affido bambini o ragazzi in momentanea difficoltà.
L’incontro è aperto a famiglie, single, giovani e nonni: l’esperienza dell’affido è per tutti.
Esistono infatti diverse possibilità di accoglienza per bambini provenienti da nuclei familiari in situazioni di disagio e diverse modalità per aiutare e sostenere i genitori nel loro compito educativo e per dare e ricevere affetto. Il percorso formativo ha come obiettivo l’orientamento e l’ampliamento della consapevolezza e della conoscenza rispetto a cosa sia esattamente l’affido familiare, in cosa si distingue dall’adozione e come funziona.
Si parlerà di accoglienza nelle varie forme per poche ore al giorno, alla settimina oppure per periodi più lunghi, anche attraverso la testimonianza di famiglie affidatarie.
“L’esperienza dell’accoglienza – afferma l’assessora ai Servizi sociali Valentina Morigi – rappresenta un’opportunità di crescita preziosa per il bambino, per la sua famiglia d’origine e per la famiglia che accoglie”.
L’inserimento temporaneo di un bambino in un nucleo familiare favorisce la costruzione di altri legami affettivi e la conoscenza di nuove figure di riferimento che permettono al bambino/ragazzo di sperimentare aspetti relazionali diversi da quelli proposti dal nucleo familiare d’origine, tali da facilitare nuove modalità di relazione.
L e esperienze, anche momentanee, di accudimento sano rappresentano un fattore di protezione nella crescita e nello sviluppo infantile. Anche per le famiglie, accogliere nella propria casa un bambino significa adattare le dinamiche familiari a nuovi schemi e nuove regole che permettono, però, di entrare in contatto con una nuova storia, di aprirsi a una nuova rete di rapporti, sperimentare la gioia e le fatiche nel contribuire alla costruzione di percorsi di vita alternativi.
Per informazioni Centro per le famiglie via Gradisca 19 tel. 0544485830
Cos’è l’affido
E’ una forma di intervento amplia e duttile che consiste nell’aiutare una famiglia ad attraversare un periodo difficile prendendosi cura dei suoi figli attraverso un insieme di accordi collaborativi tra famiglie affidatarie e i diversi soggetti che nel territorio si occupano della cura e protezione dei bambini e del sostegno alle famiglie. L’affidamento familiare, generalmente, è un intervento di breve o medio periodo rivolto a famiglie in particolari difficoltà nella cura e nell’educazione dei figli. La pluralità di modalità in cui si articola l’affidamento familiare corrisponde alla necessità di dare risposte adeguate ed appropriate ai differenti bisogni dei bambini/ragazzi e delle loro famiglie.
Le diverse tipologie di affido familiare fanno riferimento alla stessa finalità di riunificazione del bambino con la sua famiglia. Quando una famiglia attraversa un momento di difficoltà e non riesce a prendersi momentaneamente cura dei figli, i minori possono essere accolti per un periodo di tempo determinato in un’altra famiglia, la famiglia accogliente.
L’affidamento familiare è quindi l’accoglienza temporanea nella propria casa e nella propria vita di un bambino o di un ragazzo. Durante l’affidamento rimane il legame fra il bimbo e la sua famiglia di origine.
L’affidamento è dunque un aiuto rivolto al bambino o al ragazzo, al quale viene data la possibilità di crescere in un ambiente familiare adeguato mentre i suoi genitori sono in difficoltà, rispettando la sua storia individuale e familiare.
Chi può ottenere l’affido?
Coppie sposate o conviventi, con o senza figli, persone single. Non sono fissati particolari vincoli di età degli affidatari rispetto al minore affidato, salvo la maggiore età (legge 4 maggio 1983, n. 184 e successiva riforma legge 149 del 2001).