Nell’ ambito della rassegna Martedì speciale Romagna, martedì 11 dicembre, alle 18, nella sala Muratori della biblioteca Classense sarà presentato lo studio di Luigi Martini Rodolfo Salvagiani cooperatore 1897-1979, edizioni Longo.
Prosegue quindi il ciclo di approfondimento sulla storia del territorio ravennate con un volume importante che delinea la figura di un grande protagonista del movimento cooperativistico, grazie alla presenza di importanti studiosi e protagonisti della cooperazione sarà possibile approfondire la conoscenza di Rodolfo Salvagiani, fautore e sostenitore delle cooperative sul territorio cittadino. Dialogheranno con l’autore Andrea Baravelli, docente di storia contemporanea all’ Università di Ferrara e profondo conoscitore dei tratti salienti del territorio ravennate e Lorenzo Sintini già presidente di Lega Provinciale delle Cooperative di Ravenna. Porterà inoltre un saluto istituzionale Lorenzo Cottignoli, presidente di Federazione delle Cooperative della Provincia di Ravenna.
Rodolfo Salvagiani nacque a Mezzano nel 1897 e si interessò giovanissimo alla politica e al lavoro in cooperativa; assunto dalla Cooperativa Agricola Braccianti del paese nel 1920 era convinto che l’autonomia del lavoro cooperativo fosse fondamentale per lo sviluppo della società, convinzione che lo animerà per tutta la vita.
Durante il regime continuò la sua attività nelle cooperative del ravennate, mai aderendo al fascismo che limitò le funzioni delle cooperative; prese parte alla liberazione e successivamente divenne il punto di riferimento per la Federazione delle Cooperative della Provincia di Ravenna affinché riacquistassero il ruolo fondamentale che avevano avuto nell’ economia romagnola. Con lungimiranza e cultura politica Salvagiani si adoperò lungamente a sostegno della ripresa economica e divenne direttore generale della Federazione delle Cooperative assumendo una posizione unitaria nel confronto che si sviluppò fra le diverse correnti politiche che partecipavano alla vita del movimento.
Il suo impegno per la società lo spinse verso la politica attiva e fu eletto senatore della Repubblica nella prima legislatura per poi tornare a Ravenna alle amate cooperative.
Il testo è un ritratto preciso ed approfondito di un personaggio poco conosciuto, ma molto importante per la storia della città. Sarà presente il figlio, Mario Salvagiani, a cui Ravenna deve l’eccellenza del sistema culturale e la grande esperienza di Ravenna Festival, di cui fu fautore e artefice nei fecondi anni di dirigenza dell’Area Cultura del Comune e della Sovrintendenza del Teatro Alighieri poi.
Luigi Martini è uno studioso di storia, in particolare dell’associazionismo culturale, della cooperazione, della comunicazione visiva e del rapporto tra il movimento di lavoratori e l’arte.
Prossimo Incontro: Giulio Guidorizzi, Il grande racconto della guerra di Troia, Il mulino editore. Parteciperà Alessandro Iannucci.