Fra le attività correlate alla mostra di Mario Beltrambini “La persistenza della luce”, a PR2 Spazio Espositivo, fino al 6 gennaio 2019, rientra l’incontro fra Guido Guidi, fotografo cesenate, oggi considerato un maestro della fotografia e l’autore in mostra, Mario Beltrambini. Un dialogo a due sul tema della fotografia “a chilometro zero”, cioè l’attitudine di sviluppare la propria ricerca fotografica “dietro l’angolo di casa”, un tema che unisce idealmente entrambi i fotografi romagnoli. L’incontro, a cui porterà il saluto Valentina Morigi, assessora alle Politiche giovanili, e coordinato da Carlotta Manzi, si svolgerà sabato 22 dicembre, alle 17, nello spazio espositivo di Palazzo Rasponi 2, via Massimo D’Azeglio n. 2, grazie alla collaborazione con l’associazione Savignano Immagini.
“Sarà un’occasione davvero unica per la città e per i tanti amanti della fotografia – sottolinea l’assessora Morigi – perché consentirà di apprezzare ancora di più il lavoro di Guidi e Breltrambini, due artisti che hanno esplorato il nostro territorio regalandoci immagini di particolare bellezza e consentendoci di scoprirne sfumature inconsuete. Il rapporto creatosi con Savignano Immagini rappresenta un modello virtuoso per divulgare la fotografia, avvicinarla ai giovani, attraverso grandi maestri e soffermarci sulla loro interpretazione della realtà per aprire il nostro sguardo a ciò che ci circonda”.
Guido Guidi ricorda di essere “nato in campagna. Mi piace anche la città, ma mi è sempre piaciuto lavorare e stare fuori dal centro. Sono interessato, come ho già detto, al vernacolare. Ha influito su questo la mia cultura in ambito architettonico, di matrice organica, che è di per sé lontana dal concetto di centralità”. E poi cita Cesare Zavattini e il suo concetto di “qualsiasità” cioè la possibilità di trovare cose interessanti da dire in qualsiasi luogo ci si trovi.
A ciò fa eco l’idea che guida da sempre la fotografia di Mario Beltrambini che va alla ricerca delle “oasi del vuoto”, dei luoghi appartati, piccoli, sconosciuti, luoghi senza fama né risonanza “contraddistinti solo dal semplice fatto che là non c’è niente, mentre intorno c’è qualcosa dappertutto”.
Sia Guido Guidi che Mario Beltrambini, nelle differenze stilistiche ed estetiche, rifuggono da visioni stereotipate, turistiche, dall’esotico. L’azione della fotografia si fa lenta, precisa, attenta, suggeriscono che è necessario guardare, perché come si legge nel Talmud “Ovunque tu guardi c’è qualcosa da vedere”.
Gli altri appuntamenti legati alla mostra di Palazzo Rasponi 2 da annotarsi in agenda:
– sabato 29 dicembre, alle 17, aperitivo con l’autore, visita guidata condotta da Mario Beltrambini
– domenica 6 gennaio 2019, alle 18, finissage della mostra con brindisi finale e proclamazione dei vincitori della Call pubblica di Camera Work 2019 “Slow Photo. La possibilità del quotidiano”, concorso riservato ai fotografi under 35
Ingresso gratuito
La mostra “La persistenza della luce”. Fotografie di Mario Beltrambini è visitabile fino al 6 gennaio nei seguenti orari:
dal martedì al venerdì 15-19
sabato e domenica 10-13 / 15-19
chiuso lunedì, 25 dicembre, 1 gennaio
Per informazioni:
mail: palazzorasponi2@comune.ra.it
phone: +39 3666241791
Guido Guidi nasce nel 1941 a Cesena, dove vive e lavora.
Si iscrive nel 1959 allo IUAV e successivamente al Corso Superiore di Disegno Industriale di Venezia, seguendo tra gli altri i corsi di Bruno Zevi, Carlo Scarpa, Luigi Veronesi e Italo Zannier.
Fino dalla fine degli anni Settanta la sua ricerca fotografica si rivolge ai temi del paesaggio contemporaneo e delle sue trasformazioni. A partire dagli anni Ottanta viene chiamato a partecipare a progetti di ricerca sulla trasformazione della città e del territorio, fra cui l’Archivio dello Spazio della Provincia di Milano (1991), le indagini sull’edilizia pubblica dell’Ina-Casa (1999) e quelle per Atlante Italiano 003 (a cura della Direzione Generale per l’Architettura e l’Arte Contemporanea – DARC, 2003). Nel 1995 raccoglie una selezione delle immagini realizzate fra il 1969 e il 1994 nel volume antologico Varianti (Art&), curato dallo stesso fotografo e concepito come una sorta di progetto d’artista. Fra il 1993 e il 1996 documenta la nuova urbanizzazione sviluppatasi dopo la caduta del Muro di Berlino lungo il tracciato dell’antico asse viario tra la Russia e Santiago di Compostela, pubblicando questa ricerca nel 2003 in un libro dal titolo In Between Cities.
Nell’ambito dello specifico dell’architettura, svolge ricerche fotografiche sulle opere di Carlo Scarpa, Mies van der Rohe e Le Corbusier, promosse e pubblicate dal Canadian Center of Architecture (CCA) di Montréal, dove nel settembre 2009 inaugura un’esposizione personale sulla tomba Brion di Carlo Scarpa, progetto fotografico realizzato fra il 1997 e il 2007. Nel 1989 avvia a Rubiera, con Paolo Costantini e William Guerrieri, l’associazione “Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea”, che si occupa della ricerca su Fotografia e Paesaggio sia tramite l’organizzazione di laboratori con fotografi di rilevanza internazionale, sia attraverso progetti sul territorio italiano promossi da enti pubblici.
Di particolare importanza è il suo lavoro nell’ambito della didattica: dal 1986 viene invitato a tenere lezioni, seminari, laboratori in diverse università italiane, fra cui lo IUAV di Venezia, il Politecnico di Milano, le Facoltà di Lettere e Filosofia delle Università di Venezia, di Lecce, di Bari e della Cattolica di Milano, e in diverse istituzioni pubbliche e private italiane.
Le sue opere sono esposte nei musei di fotografia e arte contemporanea di tutto il mondo e pubblicate in numerosi libri collettivi e personali.
Sue fotografie sono incluse in importanti collezioni di istituzioni italiane e internazionali, fra cui la Bibliothèque Nationale e il Centre Georges Pompidou di Parigi, il Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, il Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo, Milano, la Galleria Nazionale di Arti Estetiche di Pechino, il Canadian Centre for Architecture di Montreal, il San Francisco Museum of Modern Art.
Mario Beltrambini è attivo nel mondo della fotografia da oltre trent’anni dove ha ricoperto svariati ruoli e compiti: socio e presidente di un Circolo Fotografico, insegnante di fotografia, esponente di spicco della fotografia stenopeica in Italia, operatore culturale, organizzatore di eventi, mostre fotografiche, workshop, campagne fotografiche, animatore del SI FEST – festival di fotografia contemporanea che dal 1992 si svolge a Savignano sul Rubicone, ideatore del movimento della Slow Photo, componente di commissioni e giurie di premi fotografici.
Inizia a fotografare da autodidatta nel 1980. Inizialmente si ispira al genere surrealista, mentre oggi si muove in ambito concettuale; predilige la fotografia stenopeica utilizzando fotocamere autocostruite operando con materiali Polaroid e sperimentando nuove tecniche e modalità operative.
Nel 1989 ha contribuito a fondare il circolo fotografico “Cultura e Immagine” di Savignano sul Rubicone ove tuttora ricopre incarichi di responsabilità. Con direttivo dell’Associazione e l’appoggio dell’Amministrazione Comunale di Savignano sul Rubicone nel 1992 nascerà il Portfolio in Piazza, oggi SI FEST, festival internazionale di fotografia contemporanea.
Nel 2008 riceve l’onorificenza BFI (Benemerito della Fotografia Italiana) dalla FIAF Federazione Italiana Associazione Fotografiche.
Nnel 2010 è uno degli ideatori e promotori del Manifesto della Slow Photo presentato a Savignano in occasione del SiFest 19; nel 2011 il comune di Savignano sul Rubicone gli conferisce la Cittadinanza Onoraria per l’impegno nell’ambito della diffusione della fotografia.
Dagli anni ’90 ad oggi ha curato il montaggio e l’allestimento di numerosissime mostre fotografiche, produzioni, mostre personali, collettive. Ha collaborato con festival di fotografia, eventi, iniziative dedicate all’immagine, alla fotografia e alla comunicazione visiva. Tiene corsi di base per l’insegnamento delle tecniche fotografiche e lezioni sull’uso della fotografia stenopeica.
Ha esposto in personali e collettive a Savignano sul R. (FC), Berlino, Graz (Austria), Torino, Venezia, Bibbiena (AR), Conversano (BA), Senigallia (AN).
Svolge una intensa attività di organizzazione nell’ambito della fotografia ed è fra i responsabili di Savignano Incontri, Luglio Fotografia, Savignano Immagini e SI FEST.
Dal 2016 coltiva un significativo legame con l’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Ravenna con il quale condivide l’attenzione alla diffusione della cultura della fotografia soprattutto rivolta alle giovani generazioni, nel mettere a loro disposizione strumenti di conoscenza per un maggior grado di consapevolezza critica, estetica, pratica.