Se si deve rifare completamente una scala esterna del proprio fabbricato, quali elementi occorre verificare e quale pratica edilizia si deve presentare?

L’intervento di rifacimento di una scala esterna configura di norma una Ristrutturazione Edilizia e pertanto occorre presentare una SCIA. Si deve prestare molta attenzione al regime delle distanze: infatti in base alle vigenti DTU si osserva che:

A) qualora non sia modificata la sagoma della scala, in via generale la ricostruzione puo’ essere eseguita nella stessa posizione della precedente;

B) se invece viene modificata la sagoma:
1) qualora la scala sia a sbalzo, senza pilastri e con profondità inferiore a m 1,50, la stessa non determina modifica di sagoma e/o volume, ma viene computata come Superficie Accessoria (al pari dei balconi), ma nella sua proiezione a terra una volta sola. Inoltre, deve mantenere un distacco di 3 m dai confini, stante la norma di RUE – art. II.1.2 NTA – che prevede per i manufatti che non fanno SC e/o volume un distacco di m 3 e comunque ml. 5.00 dal confine stradale;
2) qualora invece la scala sia dotata di pilastri o abbia uno sporto > a m 1,50, viene computata come Superficie Accessoria (al pari dei balconi); inoltre configura modifica di sagoma e volume e per essa è prescritto il rispetto dei distacchi standard (m 5 da confini di proprietà e m 10 tra fabbricati) oltre che la verifica della SCO.

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