Le domande difficili dei bambini e delle bambine
Verso i tre anni i bambini iniziano a interrogarsi e a interrogarci sui grandi temi della vita: come si fanno i bambini, perché si invecchia, perché si muore. Questi grandi temi li incuriosiscono, su questi si concentra il loro desiderio di sapere e provano a darsi da soli spiegazioni solitamente fantasiose e bizzare che rispecchino le loro emozioni. Quando i bambini arrivano da noi adulti ponendoci queste domande proviamo sempre un senso di imbarazzo e disagio di fronte alla semplicità e naturalezza dei loro interrogativi.
Ma come rispondere ai bambini? Trovare le parole non è semplice, ma è necessario cercare di non nascondersi dietro al silenzio o alle menzogne o eclissare parlando d’altro, ne va della fiducia che hanno nei confronti dei genitori o degli adulti in generale. Se infatti i bambini si accorgono che proprio quando si accostano ai grandi temi della vita, gli adulti per loro affettivamente importanti non gli rispondono, non rinunceranno a cercare le risposte, ma lo faranno da soli, accontentandosi delle loro fantasie. È meglio affrontare questi temi con parole semplici, ma il più possibile vicino alla verità, senza però eccedere in particolari non adatti alle competenze cognitive dei bambini di questa fascia d’età. Tenendo a mente che le informazioni che vengono date ai bambini in più rispetto a quanto da loro richiesto, anticipando quindi le loro domande, cadranno su un terreno non pronto a ricevere quelle informazioni, disorientandoli invece che rassicurarli. Come insegnanti, nel rispondere alle domande dei bambini si deve tenere sempre in considerazione la cultura d’appartenenza e l’orientamento religioso, rispettando le credenze di ogni famiglia e di ogni singolo bambino.
È importante inoltre accogliere le emozioni che scaturiscono da queste grandi domande, cercando di rassicurare i bambini, usando parole che non neghino mai la speranza (soprattutto se le domande riguardano la morte) e rispettare le perplessità o i dubbi che possono sorgere a seguito delle nostre risposte.
A cura del Coordinamento Pedagogico del Comune di Ravenna