Hanno preso il via alla fine di giugno i lavori per la realizzazione della nuova succursale dell’Istituto alberghiero “Pellegrino Artusi” di Riolo Terme, affidati dall’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (Inail). L’investimento complessivo per l’Istituto è previsto in circa 8 milioni e 900 mila euro e finanzia il progetto presentato dalla Provincia di Ravenna, aggiudicatario del bando “Scuole innovative” (decreto Miur del 7 agosto 2015).
Questa mattina l’intervento è stato illustrato alla presenza, tra gli altri, del presidente della Provincia di Ravenna Michele de Pascale, della sindaca di Riolo Terme Federica Malavolti, di Carlo Gasperini, direttore centrale del Patrimonio Inail e del dirigente scolastico dell’Istituto alberghiero “Artusi” Stefano Rotondi.
L’Istituto alberghiero “P. Artusi” attualmente articola la sua attività in due edifici principali, distinti tra la sede amministrativa e formativa di via Tarlombani, dotata di aule e laboratori didattici, biblioteca, aula magna, uffici, ecc.. e la sede operativa di via Oberdan, dotata di laboratori attrezzati per la ristorazione (cucine, sale, banco bar, pasticceria, accoglienza ecc..). A queste si aggiunge una succursale acquisita in locazione passiva, con sede in corso Matteotti 40, concessa dal Comune di Riolo Terme.
L’intervento in corso d’opera prevede la realizzazione di una nuova succursale in via Tarlombani, che permetterà la dismissione della sede in corso Matteotti e il passaggio da 3 a 2 sedi per l’Istituto.
L’idea alla base del progetto è stata quella di non introdurre un linguaggio nuovo rispetto all’edificio scolastico esistente, ma di reinterpretare le sue caratteristiche volumetriche e di realizzare un organismo edilizio che possa essere usato sia in piena autonomia che in stretta integrazione con la esistente sede dell’Istituto Alberghiero e che, allo stesso tempo, risulti sufficientemente flessibile o trasformabile.
In particolare, la nuova struttura didattica ospiterà aule didattiche e laboratori formativi al piano terra, quali cucine-pasticceria, sale da pranzo, banco bar e simulazione accoglienza, mentre al primo e secondo piano sono previsti gli altri spazi della didattica, tra cui aule di gruppo, agorà, spazi informali e di servizio.
Sul lato est dell’istituto si prevede inoltre di realizzare un nuovo spazio pubblico che, arricchito da luoghi di sosta, alberature e parti pavimentate, consentirà la creazione di un punto di aggregazione per manifestazioni legate all’Istituto alberghiero e a eventi di carattere pubblico.
Sempre nell’ottica di uno spazio aperto alla comunità, nell’angolo sud-est dell’edificio sarà situato un nuovo accesso all’istituto, dedicato al pubblico esterno. Tale ingresso costituirà un’innovativa connessione dell’istituto alla città, e permetterà un accesso diretto alle sale da pranzo in occasione delle serate di gala o di eventi, senza dover attraversare spazi esclusivamente dedicati alla didattica.
“L’amministrazione provinciale ha posto da tempo tra le sue assolute priorità la scuola, operando in particolare sia nell’ambito del miglioramento dell’edilizia scolastica che della promozione dell’offerta formativa nelle scuole secondarie di secondo grado – spiega il presidente della Provincia di Ravenna Michele de Pascale -. Oggi diamo il via ad un importante intervento che rappresenta un nuovo traguardo per il nostro territorio. Siamo molto soddisfatti infatti della partenza di questo progetto atteso, che darà risposta alle esigenze didattiche dell’Istituto alberghiero Artusi attraverso una struttura innovativa e funzionale, al servizio di studenti e studentesse e di tutto il personale scolastico. Allo stesso tempo la nuova succursale permetterà all’”Artusi” di dialogare con la città, attraverso la realizzazione di spazi aperti al pubblico e di condivisione, preziosi per lo sviluppo e la crescita dell’intera comunità. È stata una scelta strategica quella di realizzare questo grande investimento in collina, che rappresenta anche un contributo determinante, in qualità di servizio scolastico, per contrastare lo spopolamento. Un intervento che oggi assume una rilevanza ancora più significativa anche a seguito degli eventi alluvionali che hanno fortemente colpito Riolo Terme e tutta la vallata del Senio”.
“Esprimo grande soddisfazione per questo inizio di lavori che in realtà non si sono mai fermati – commenta la sindaca di Riolo Terme Federica Malavolti -. Sono convinta che il progetto garantirà una migliore fruizione da parte di chi vive quegli spazi, una struttura scolastica che arricchisce il nostro territorio non solo perché Riolo, per nove mesi l’anno, viene vissuta da una popolazione scolastica numerosa, ma che, allo stesso tempo, regala alla nostra vallata opportunità di lavoro e diversificazione dell’offerta formativa. La scuola Artusi è infatti il nostro fiore all’occhiello e i nuovi spazi potranno sostenere percorsi didattici affidabili e innovativi”.
“Il programma relativo al progetto “scuole innovative” prevede un investimento complessivo di 350 milioni di euro da parte di Inail, che si occupa della realizzazione delle opere che poi vengono concesse ai Comuni attraverso un contratto di locazione i cui canoni sono a carico del ministero dell’Istruzione e del Merito – dichiara Carlo Gasperini, direttore centrale del Patrimonio Inail -. L’Istituto sta operando su 29 aree di intervento per 6 sono aperti i cantieri per la realizzazione dell’opera. Il progetto Inail scuole innovative si inserisce nel quadro delle politiche di investimento dell’Istituto per l’edilizia scolastica e per opere di elevata utilità sociale, con l’obiettivo di riaffermare il ruolo centrale della scuola, attraverso la realizzazione di strutture con elevati standard di sicurezza, tecnologici ed ambientali, aperte alle esigenze del territorio e con la creazione di ambienti dove possono essere sperimentati nuovi modelli di apprendimento”.
“Ho accolto con enorme soddisfazione la notizia dell’inizio dei lavori per la realizzazione della nuova ala dell’Istituto – afferma Stefano Rotondi, dirigente scolastico dell’Istituto alberghiero “Artusi” – un’opera che la comunità scolastica attendeva con ansia non solo per questioni organizzative ma soprattutto per la valenza che gli spazi di apprendimento hanno assunto nella moderna pedagogia. Il contributo che il “fare scuola” all’interno di laboratori correttamente attrezzati e di aule innovative può dare alle future generazione di professionisti è incommensurabile e potrà fungere da “moltiplicatore degli apprendimenti” per le studentesse e gli studenti che avranno l’opportunità di fruirne. Un sincero ringraziamento a tutti coloro che hanno creduto in questo progetto e che si sono attivati per realizzarlo”.