Visto

In questa pagina sono elencate le principali informazioni riguardanti le procedure di visto per accedere in Italia.
Per avere informazioni in merito a casi specifici, è possibile compilare il seguente form online del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale: https://vistoperitalia.esteri.it/home/en

  • Cittadinanza Europea: se si è cittadini di un Paese dell’Unione Europea (UE), della Svizzera, della Norvegia, del Liechtenstein, dell’Islanda, di Andorra, del Principato di Monaco, della Repubblica di San Marino e della Città del Vaticano, è possibile viaggiare e soggiornare liberamente in Italia fino a un massimo di tre mesi. È possibile soggiornare senza alcuna formalità anche se la permanenza in Italia supera i 3 mesi, purché sia temporanea; è sufficiente avere un documento d’identità valido per l’espatrio.
  • Visto per motivi di studio: se si è un cittadino extracomunitario e si desidera studiare in Italia per più di 90 giorni, è necessario un visto per entrare in Italia. Se il soggiorno è inferiore a 90 giorni, è necessario informarsi presso l’Ambasciata (o il Consolato) se avete bisogno di un visto. Importante: è necessario richiedere un visto per il “Programma di scambio e mobilità per studio”.
    Per maggiori informazioni visitare i seguenti siti:
  • Visto per motivi di lavoro: l’ingresso in Italia di cittadini extracomunitari per motivi di lavoro subordinato non stagionale e stagionale e di lavoro autonomo avviene principalmente nell’ambito delle quote di ingresso stabilite dalla legge nota come “Decreto flussi”.
    Il datore di lavoro italiano o straniero residente in Italia deve prima richiedere il nulla osta al lavoro presso lo Sportello Unico per l’Immigrazione della Prefettura del luogo in cui il lavoratore risiederà o in cui si trova la sede di lavoro.
    Una volta ottenuto il nulla osta, si può richiedere il visto d’ingresso presso la Missione diplomatico-consolare italiana.
    Le categorie di lavoratori che possono entrare in Italia al di fuori della quota stabilita dal cosiddetto “Decreto flussi” sono elencate nell’articolo 27 del Testo Unico sull’Immigrazione.
    Per maggiori informazioni consultare la Banca Dati Visti e i siti del Ministero dell’Interno e della Polizia di Stato.
  • Visto per matrimonio: le leggi e i regolamenti italiani sui visti d’ingresso non prevedono un visto per matrimonio. Il tipo di visto da richiedere è quindi un visto turistico. Oltre ai requisiti per il rilascio del visto turistico (banca dati dei visti), è consigliabile presentare anche il certificato di matrimonio, per dimostrare che lo scopo del viaggio è sposare un cittadino italiano.
  • Rimpatrio volontario assistito: se desiderate rientrare definitivamente in Italia dopo aver stabilito la residenza all’estero per almeno 12 mesi avete diritto a un trattamento doganale agevolato e – a seconda delle leggi regionali, provinciali e locali – a eventuali contributi economici. Per maggiori informazioni consultare il sito dell’Agenzia delle Dogane alla voce Rimpatri.