Il Consiglio Comunale
Premesso che:
nella consapevolezza che ancora di più di fronte al drammatico ritorno della guerra in Europa e al drammatico conflitto in Medio Oriente è necessario che l’Unione europea sia dotata con urgenza degli strumenti politici e delle risorse finanziarie per poter agire con efficacia e sia, esternamente, un attore politico internazionale in grado di difendere i valori di democrazia, libertà, pace, ed internamente di farsi carico delle emergenze economiche e sociali che mettono a rischio lo sviluppo e la coesione delle nostre comunità, il futuro industriale e tecnologico del nostro continente, il passaggio ad un modello economico ecologicamente e socialmente sostenibile;
gli impegni presi dalle istituzioni europee al termine della Conferenza sul futuro dell’Europa per dare seguito alle proposte elaborate democraticamente dai cittadini europei e dai territori anche in merito alle riforme necessarie per fare dell’Unione europea una vera comunità di destino, solidale e coesa, superando gli egoismi nazionali e il potere di veto dei singoli Stati, non possono essere disattesi senza provocare un vulnus democratico gravissimo.
Preso atto che:
che il Parlamento Europeo il 9 giugno scorso, aveva votato una risoluzione, accogliendo le proposte espresse dalla Conferenza sul futuro dell’Europa, e rivolgendo al Consiglio Europeo la richiesta di convocare una Convenzione per aprire una riforma dei Trattati.
Il 22 novembre ha approvato una ulteriore risoluzione chiedendo l’apertura di una Convenzione per la riforma dei Trattati (in base all’art. 48.2 del Trattato sull’Unione Europea) e accompagnandola con un rapporto dettagliato elaborato dalla Commissione Affari costituzionali (AFCO) con le proposte del Parlamento europeo per gli emendamenti ai Trattati necessari per dare seguito alle richieste della CoFoE e per rendere l’Europa più capace di agire, più coesa e più democratica.
Il Consiglio dell’Unione europea ha già trasmesso a dicembre questa richiesta al Presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, che ora deve investire i governi e chiedere loro una decisione, da prendere all’interno del Consiglio europeo a maggioranza semplice.
Sottolineato che:
il Parlamento Europeo, in quanto istituzione di governo vicina ai cittadini e baluardo di democrazia e partecipazione, sostiene la necessità di procedere alla riforma degli attuali Trattati dell’Unione europea
impegna il Sindaco e la Giunta
- ad attivarsi per esercitare una convinta pressione sul nostro Governo e sui nostri rappresentanti del Parlamento volta a sostenere in tutte le sedi europee, e, in particolare nel Consiglio europeo, la richiesta di avviare la Convenzione e le riforme necessarie per la nascita di un’Europa federale, sovrana e democratica nel solco di quanto indicato dai Padri fondatori e dal Manifesto di Ventotene, consapevoli che in qualità di europei occorre rafforzare la nostra casa comune.