18 Marzo 2017

Settimana di azione contro il razzismo: domani l’appuntamento con il teatro, in scena all’Almagià Santa Europa Defensora”

Domani, domenica 19 marzo, alle 17.30 nelle Artificerie Almagià si terrà lo spettacolo teatrale “Santa Europa Defensora” di Iacopo Gardelli, interpretato da Lorenzo Carpinelli.
Lo spettacolo rientra tra le manifestazioni in programma per la Settimana di azione contro il razzismo, promosse dall’assessorato all’Immigrazione del Comune, con la Casa delle Culture e in collaborazione con la Rete Civile contro il razzismo e la xenofobia.
Il fitto calendario di iniziative, intese a sensibilizzare per prevenire, comprendere e superare i sempre più diffusi fenomeni di intolleranza, discriminazione e razzismo, giunge dunque al suo secondo appuntamento.
Il ricavato dello spettacolo sarà devoluto al progetto di solidarietà con il popolo lampedusano “Salvadanaio sociale per Lampedusa”.
Si tratta di uno spettacolo che propone, con uno sguardo comparato, la vita di un agonista-centometrista occidentale e quella di un migrante e della sua corsa verso la meta: un’esistenza diversa in Europa. Un’ Europa “fortezza” che tende a chiudersi in se stessa, alimentando pericolosi nazionalismi e rinunciando all’originario sogno di unità, libertà e democrazia.
DOMENICA
La vita di un agonista del mondo occidentale e della sua schizofrenia e la vita di un migrante, di un mondo sommerso e della sua corsa verso la meta: un’esistenza diversa in Europa. Ciò che colpisce è la somiglianza di queste due vite, nonostante la loro distanza geografica e umana: così come per l’agonismo sportivo, anche la lotta alla sopravvivenza dei migranti, all’inizio di questo XXI secolo, è fatta di ascesi, abnegazione e solitudine. Entrambe richiamano, in modo surrettizio e inquietante, la sopraffazione e la ferocia insite nel mondo naturale. I due personaggi, nella finzione teatrale, si fondono per un attimo a Melilla, enclave spagnola in territorio marocchino, dove la civilissima Europa si è trincerata dietro venti chilometri di mura e filo spinato per contenere la pressione dei migranti, disposti a tutto pur di saltare quella barriera. Qui, il convergere di questi due mondi svela tutta la finzione della modernità. Le cicatrici che apre sono antiche come la Storia; le violenze che produce non hanno età, attraversano il tempo immutate come malattie endemiche e incurabili. Santa Europa Defensora è uno spettacolo che racconta l’assurda permanenza di queste violenze, che fa uso degli stereotipi mediatici nati in questi ultimi anni per rovesciarli e per mostrare quanto ancora le nostre idee si nutrano di mitologia. Tenendo sempre a mente il monito di Karl Kraus: «la civiltà finisce quando i barbari se ne fuggono via».