16 Giugno 2017

Scuole dell’infanzia comunali promosse dai genitori con 8,76

E’ pari a 8,76, in una scala da 1 a 10, il giudizio complessivo che i genitori dei 1.694 bambini frequentanti le 19 scuole dell’infanzia del Comune danno al servizio.

L’amministrazione comunale, attraverso l’unità organizzativa Organizzazione, qualità e formazione, ha infatti indagato la percezione dei genitori rispetto alla qualità del servizio ricevuto e all’importanza assegnata a ciascun componente del servizio stesso. Al questionario ha risposto il 63,75% dei genitori (1.080 risposte).

Il giudizio più ricorrente è 10 (38,9%) e solo 18 persone (l’1,7%) hanno dato un valore inferiore a 6; il 12,69% ha dato un giudizio sufficiente (assegnando i punteggi 6 e 7) e l’85,61% ha dato un giudizio ottimo (assegnando i punteggi 8-9-10).

Oltre a una valutazione complessiva sul servizio, il questionario prevedeva domande specifiche su ciascuno dei 30 fattori che compongono nel loro insieme il servizio scuole per l’infanzia; è stato chiesto di indicare il livello di soddisfazione e quello di importanza, in una scala da 1 a 10. La media complessiva dei giudizi sui 30 fattori è stata 8,54.

“Il risultato dell’indagine sulla qualità percepita – ha commentato l’assessora alla Pubblica istruzione Ouidad Bakkali – ci restituisce dati davvero importanti. Le famiglie ravennati ci promuovono con un bel 8.7, confermando l’eccellenza dei nostri servizi educativi e il lavoro svolto dal corpo insegnante, dal coordinamento pedagogico e da tutta l’Area istruzione infanzia del Comune. Questo risultato ci stimola a mettere in campo nuove sfide sul tema della qualità e dell’accoglienza dei nuovi bisogni delle famiglie ravennati.

Il prossimo anno avvieremo, grazie al coordinamento pedagogico territoriale, una ricerca sul territorio per mappare e registrare con dati quantitativi e qualitativi i nuovi bisogni, con particolare attenzione alle famiglie che non frequentano i servizi per l’infanzia. Mentre la copertura sulla popolazione 3-6 anni va oltre il 90%, sulla fascia 0-3 vogliamo intercettare quel 65% che non frequenta l’asilo nido con l’obiettivo di mettere in campo politiche sempre più concrete e rispondenti. Altro obiettivo importante è l’aggiornamento del Progetto pedagogico dei servizi 0-6 anni del Comune per il quale lavoreremo insieme ad insegnanti, pedagogiste e famiglie.”

La maggiore soddisfazione, con una media che supera il valore 9, è stata assegnata a 7 elementi: al primo posto “il grado di benessere del bambino/a a scuola” (9,15); seguono “il rapporto affettuoso tra personale educativo e bambino/a” (9,08), “l’orario di ingresso nel servizio” (9,07), “la cura igiene e pulizia dei locali e delle attrezzature” (9,06), “l’ accoglienza e la disponibilità degli educatori verso i genitori” (9,05), “la discrezione e riservatezza del personale” (9,03) e “la competenza e preparazione del personale” (9,01).

La minore soddisfazione, con una media inferiore a 8, compresa tra il 7,46 e il 7,91, i genitori l’hanno espressa su 4 elementi: all’ultimo posto con un valore medio di 7,46 “la conoscenza, da parte dei genitori, del ruolo della pedagogista nella scuola”, al penultimo posto “i tempi di risposte sull’esito della domanda di iscrizione” (7,67), al terzultimo posto “la conoscenza delle proposte educative della giornata” (7,89) ed infine “la procedura per l’iscrizione” (7,91).

I fattori più importanti per i genitori, con una media superiore al 9,50, sono 5: al 1° posto “il grado di benessere del bambino/a alla scuola dell’infanzia” (9,75), seguito da “competenza e preparazione del personale” (9,72), “cura dell’igiene e pulizia dei locali e delle attrezzature” (9,66), “sostegno nell’affrontare eventuali problemi insieme ai genitori” (9,59), “il rapporto affettuoso tra personale educativo e bambino/a” (9,54).

Gli elementi ai quali i genitori assegnano la minore importanza, con una media inferiore a 9, sono 7: all’ultimo posto “occasioni di partecipazione dei genitori alle attività della scuola” (8,54), seguono “la conoscenza delle proposte educative realizzate nella giornata” (8,75)“, la facilità di acquisizione di informazioni sull’organizzazione della scuola (8,80), “tempi di risposta sull’esito della domanda” (8,82), “la conoscenza dell’organizzazione temporale della giornata” (8,85) e la “procedura per l’iscrizione” (8,94).

Dalla curva della soddisfazione e dell’importanza si nota che il gap più alto tra soddisfazione e importanza si ha sulla “conoscenza del ruolo della pedagogista” e “il livello di cura degli edifici e delle strutture interne ed esterne”. Seguono poi “i tempi di risposta sull’esito della domanda di iscrizione”, “l’adeguatezza della retta rispetto al servizio” e “la procedura per l’iscrizione”.

Al contrario, gli aspetti sui quali vi è maggiore vicinanza tra soddisfazione e importanza sono “l’orario di ingresso nel servizio”, “il rispetto delle esigenze alimentari” e la “discrezione e riservatezza del personale”.

In sintesi pertanto:

Punti di forza del servizio: Fattori con soddisfazione superiore alla media (8,54) con una alta importanza (superiore a 9,50):

  • Rapporto affettuoso tra personale e bambini

  • Benessere del bambino

  • Igiene e pulizia locali e attrezzature

  • Competenza del personale

  • Sostegno ai genitori

Punti di debolezza del servizio: Fattori con soddisfazione inferiore alla media (8,54) con una media importanza (superiore a 9 e inferiore a 9,50):

  • Livello di cura degli edifici e delle strutture interne ed esterne

  • Adeguatezza della retta rispetto al servizio

  • Adeguatezza degli spazi ed attrezzature interne ed esterne

  • Azioni di continuità nel passaggio con la scuola primaria

  • Varietà e ricchezza delle proposte educative

Raffronto genitori e insegnanti

Anche le insegnanti hanno risposto al questionario e dal confronto tra i risultati dei questionari dei genitori e delle insegnanti emerge chiaramente che, in generale, le insegnanti percepiscono il servizio in maniera più critica dei genitori. La soddisfazione media complessiva stimata dalle insegnanti è 8,12, contro l’8,76 dei genitori; il valore più ricorrente per le insegnanti è l’8 mentre per i genitori è il 10.

Dal confronto delle curve della soddisfazione si nota che:

In tutti i fattori i genitori hanno espresso una più alta soddisfazione rispetto a quella percepita dalle insegnanti, ad eccezione di quello relativo al rispetto delle esigenze alimentari, alla “varietà e ricchezza delle proposte educative”, “conoscenza delle proposte educative della giornata”.

Dal confronto delle curve della importanza si nota che per alcuni fattori vi è una differenza di percezione tra genitori ed insegnanti:

I genitori hanno espresso una più alta importanza rispetto alle insegnati in particolare rispetto a: “conoscenza del progetto didattico di sezione e progetti comuni della scuola”, “azioni di continuità nel passaggio alla scuola primaria” e “conoscenza delle proposte educative realizzate nella giornata”.

Solo sul “rispetto delle esigenze alimentari” le insegnanti hanno percepito una più alta importanza rispetto ai genitori.”

Nota metodologica

E’ stata realizzata una indagine qualitativa preliminare che ha consentito di raccogliere/verificare gli elementi principali per la costruzione del questionario. Nella primavera 2016 sono stati svolti un focus con i Presidenti o Vicepresidenti o delegati dei Comitati di Partecipazione delle scuole ed un focus con un rappresentante degli insegnanti per ogni scuola. Successivamente, tra i mesi di gennaio e febbraio 2017 è stata avviata l’indagine quantitativa, consistente nella distribuzione a tutti i genitori e a tutte le insegnanti, di un questionario da compilare in auto-somministrazione.

L’elaborazione dei dati

Al termine della raccolta dei questionari, l’U.O. Organizzazione, Qualità e Formazione ha elaborato i risultati e predisposto il report conclusivo generale, presentato nell’incontro di Intercomitato del 24 maggio e sta predisponendo una relazione stratificata per ciascuno delle 19 scuole, che sarà materiale di analisi dettagliata da parte del Servizio e delle insegnanti a partire dal nuovo anno scolastico.