05 Luglio 2017

Nuove azioni contro l’abusivismo commerciale: controlli mirati della Polizia Municipale permettono il sequestro di gelati, cocco e teli mare

Nell’ambito delle attività volte al contrasto dell’abusivismo commerciale, la Polizia Municipale di Ravenna ha proceduto a controlli mirati sull’arenile, in particolare nelle località di Lido di Classe, Punta Marina Terme e Casalborsetti.

Le operazioni, nelle quali sono stati impiegati oltre dieci agenti, alcuni in borghese e altri in divisa, hanno consentito di procedere al sequestro di fette di cocco pronte alla vendita, gelati, bottiglie di acqua e teli mare.

In particolare a Lido di Classe è stato fermato un cittadino di nazionalità marocchina, di 47 anni, trovato a vendere sull’arenile demaniale bottiglie di acqua e gelati. Le bottiglie di acqua e i gelati, sequestrati, erano trasportati, a tracolla, per la vendita all’interno di un contenitore in polistirolo.

A Punta Marina Terme prima e a Casalborsetti successivamente sono stati rintracciati due uomini dediti al commercio abusivo itinerante di cocco.

Gli uomini, italiani, uno residente a Ravenna l’altro in provincia di Napoli, sono stati avvistati e fermati nei pressi del bagno Kuta e del bagno Ventaglio.

Sono stati sottoposti a sequestro complessivamente circa 10 chili di cocco a fette, pronte per la vendita, e i rispettivi contenitori di plastica.

Mentre il personale della Pm redigeva gli atti di sequestro del cocco, sopraggiungevano dalla spiaggia nel primo caso un cittadino di nazionalità senegalese e nel secondo marocchino i quali ponevano in vendita teli mare.

I venditori abusivi venivano immediatamente fermati dagli agenti della PM e la merce sequestrata.

Nel ribadire che le azioni di contrasto alle varie forme di vendita abusiva proseguiranno, secondo piani prestabiliti, anche nei prossimi giorni, si invita la cittadinanza a non acquistare prodotti, alimentari e non, posti in vendita sull’arenile demaniale. Per quanto concerne i prodotti alimentari si rammenta che i venditori abusivi vengono sanzionati anche ai sensi della vigente normativa sull’igiene e sanità per mancanza dei requisiti necessari alla tutela della salute.