La Polizia municipale di Ravenna ha arrestato ieri, per resistenza e minacce a pubblico ufficiale e false dichiarazioni sulla propria identità, Samura Lamin, cittadino originario del Gambia, di 20 anni, pregiudicato, con diversi precedenti per detenzione di sostanze stupefacenti, e clandestino.
Gli agenti, in servizio in zona stazione, avevano notato l’uomo trattenersi sotto i portici dei giardini Speyer con il volto coperto fino agli occhi e avevano deciso di effettuare un controllo.
All’invito di scoprire il volto, per procedere all’identificazione, il giovane, nonostante dimostrasse di comprendere bene la lingua italiana, ha opposto un chiaro rifiuto tanto da costringere gli agenti a ripetere più volte la richiesta. Solo allora l’uomo ha scoperto il viso giustificando la sua ritrosia col fatto che faceva freddo.
Gli operatori gli hanno anche intimato di esibire il permesso di soggiorno che ha detto di aver dimenticato a casa.
La situazione è poi precipitata ulteriormente alla richiesta di fornire le generalità. Il giovane ha cominciato a provocare gli agenti, tenendo un comportamento aggressivo e di sfida, minacciandoli, strattonandoli finché è stato richiesto il supporto di un’altra pattuglia, per l’accompagnamento al Comando. Solo a questo punto ha desistito dai suoi atteggiamenti violenti e si è convinto a seguirli.
Nel corso delle procedure di identificazione, in collaborazione con l’Ufficio polizia giudiziaria, e da accertamenti svolti presso la Questura, è emerso che lo stesso soggetto era già stato fotosegnalato più volte, con generalità diverse, da altri corpi di polizia, a partire dal 2015. Si è appurato, inoltre, che a suo carico sussisteva la misura cautelare del divieto di dimora a Ravenna emesso dal Tribunale di Ravenna lo scorso mese di ottobre. Questa mattina il giovane è comparso davanti al giudice il quale ha convalidato l’arresto e applicato la misura cautelare del divieto di dimora nei comuni della provincia di Ravenna e concesso i termini a difesa.