11 Dicembre 2017

Conversazione d’artista all’Accademia: Zhanna Kadyrova

Grazie alla collaborazione dell’Accademia di Belle Arti di Bologna e dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna, nell’ambito della mostra Montezuma, Fontana, Mirko. La scultura in mosaico dalle origini a oggi, allestita presso il MAR-Museo d’Arte della Città di Ravenna fino al 7 gennaio, arriva in Italia l’artista ucraina Zhanna Kadyrova per una conversazione destinata agli studenti ma aperta a tutti i cittadini.

Martedì 12 dicembre alle ore 14 Zhanna Kadyrova sarà all’Accademia di Belle Arti di Bologna, in Aula Magna, e Giovedì 14 dicembre alle ore 11 all’Accademia di Belle Arti di Ravenna, per parlare di una ricerca artistica, legata alla scultura e al mosaico, “rivoluzionaria” fin dall’inizio perché diretta alla contestazione della tradizione, quella del mosaico sovietico. Lo dice il titolo della conversazione, accompagnata dalle immagini, “Artist Talk by Zhanna Kadyrova. Mosaico sovietico – scadenza 2017”.

Ripartire dalla libertà e non dalla celebrazione di un regime vuoto è stato il punto di svolta della giovane generazione alla quale l’artista appartiene, negli anni della Orange Revolution, col sogno della democrazia. Nella sua opera la scelta del mosaico ha dunque una radice concettuale, non estetica: le colorate piastrelle di ceramica, spezzate, che rivestono la superficie della sculture frammentandole e penetrandole, sono i materiali poveri della quotidianità che ricordano la bassa qualità dell’architettura sovietica rivestita per essere nascosta, negli spazi urbani così come nella vita.

Oggi Kadyrova lavora a nuovi monumenti che sembrano sculture neo-pop ma non lo sono, come la grande Tea Bag in mostra al Museo d’arte della città di Ravenna. Per l’artista il mosaico non è decorativo, ma de-costruttivo e anti-retorico. Come nella sua più famosa opera Monument to a New Monument a Sharhorod in Ucraina (2009), una scultura pubblica di grandezza umana, nascosta da un lenzuolo musivo bianco, che ironicamente ricorda i tanti monumenti del regime sovietico: non si comprende chi e che cosa si celebra, e forse non c’è nulla da celebrare.
L’artista, che vive e lavora a Kiev, è stata la rivelazione della Biennale di Venezia del 2013 ed è rappresentata dalla Galleria Continua.
Il doppio evento è coordinato dall’Ufficio Erasmus/Relazioni Internazionali dell’Accademia di Belle Arti di Bologna.
ato da Ufficio Erasmus / Relazioni Internazionali / ABABO

Zhanna Kadyrova
www.kadyrova.com

Lʼartista ucraina, nata nel 1981 a Brovary, vive a lavora a Kiev. Dopo gli studi di scultura alla Shevchenko National High School di Kiev, ha sviluppato ricerche legate al colore, alla libertà espressiva, alla sperimentazione, accomunate da una dimensione concettuale e da un approccio critico alla realtà sociale e politica del proprio paese. Nel 2004 fa parte del gruppo R.E.P, artisti diversi accomunati da un nuovo impegno nello spazio pubblico, un’esperienza che sarà poi nota come Scuola di Kiev. Dal 2002 a oggi porta avanti unʼintensa attività espositiva internazionale, con partecipazioni alla Biennale di Venezia, Padiglione dellʼUcraina, nel 2013 e nel 2015.
Il suo lavoro è promosso dalla Galleria Continua /San Giminiano / Beijing / Les Moulins / Habana, ed è in mostra permanente nella sede francese di Les Moulins, nei pressi di Parigi.

Per ulteriori informazioni:

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