Finalità:
Il progetto nasce dall’incontro tra due associazioni del territorio, l’Associazione di improvvisazione teatrale LEdI – Légion Étrangère d’Impro e l’Associazione Culturale Ravennate Amici della Tammorra, attive nella promozione culturale e sociale in tutto il territorio, associata all’ARCI.
Queste due associazioni condividono i temi di quello che comporta la divulgazione delle due arti che utilizzano, teatro e musica e sono impegnate da diversi anni nell’organizzazione di spettacoli e attività (concerti, stage, conferenze ad alto livello culturale nell’ambito della tradizione popolare) che hanno come scopo, quello dell’incontro fra persone per stare meglio insieme. Promozione del “benessere”, inteso come benessere mentale e sociale; è la nostra parola d’ordine: lavorare sulle emozioni e sulle relazioni per la promozione della partecipazione attiva. Il termine compartire definisce bene il concetto che sviluppiamo da diversi anni: ognuno è allo stesso livello e ognuno può insegnare agli altri, ogni persona si sente coinvolta nel nostro modo di agire che sia teatro o musica popolare/tradizionale.
Lo scopo è quello di apprendere come e perché insieme si stia meglio che da soli e come questo
“stare insieme”, nel rispetto delle norme civiche, sia un mezzo per stare meglio quotidianamente.
Metodologia d’intervento
L’Associazione Amici della Tammorra, negli ultimi tre anni ha stretto collaborazione con il gruppo ravennate Légion Étrangère d’Impro, formata da italiani, che è solita fare spettacoli in lingua francese in tutta l’Europa e nell’Africa francofona. Recentemente anche nel Quebec, la parte appunto francofona del Canada. Avendo negli anni instaurato rapporti con decine di gruppi di improvvisazione teatrale della Francia, Belgio, Svizzera, Lussemburgo, Marocco, Tunisia, Algeria e del Quebec, tale gruppo ha deciso di ricambiare l’infinità ospitalità invitando in Italia, per un festival, parti di alcune di queste scuole di teatro.
Con l’Associazione Amici della Tammorra si è deciso di abbinare al teatro anche la parte musicale e nello specifico quello della musica popolare tradizionale, che ben si differenzia da quella folk.
Oltre a gruppi teatrali di Francia, Belgio, Svizzera e Lussemburgo nel festival saranno presenti appunto gruppi di musica popolare di alcuni di questi paesi francofoni e due gruppi di musica popolare italiana, nello specifico del Sud Italia.
Concerti, stage di danze, di strumenti tradizionali e improvvisazione teatrale, si intrecceranno insieme: più linguaggi per avvicinare le culture.
Da tutta questa premessa nasce il nostro 1° Festival internazionale Oh!festivà¡
Struttura
Sarà un festival multiculturale con tema l’incontro, inteso come incontro tra popoli, persone, tradizioni, valori e quant’altro implichi la vera socializzazione tra individui.
Tre giorni di eventi culturali: una vera occasione per sensibilizzare e far avvicinare molte persone a temi a noi sensibili, come la solidarietà, lo stare assieme costruttivo, la conoscenza di quello che, solo in apparenza, è diverso da noi e dal nostro “mondo” che ci circonda.
Il festival avrà luogo al campo sportivo di Classe, all’interno della già consolidata Festa dello Sport, organizzata da U.S.D. Classe, che per questa prima edizione ci accoglie. E’ promosso con il patrocinio del Comune.
Si svolgerà nelle date del 25-26-27 maggio 2018.
Il gruppo di improvvisatori ravennate LÉD’I – Légion Étrangère d’Impro, specializzato in spettacoli d’improvvisazione teatrale all’estero, ha invitato per un torneo di tre giorni gli ospiti francofoni della LOLITA e degli AZAMITES dalla Francia, la FBIA – Fédération Belge d’improvisation Amateurs dal Belgio, la FIG – Fédération d’Improvisation Genevoise dalla Svizzera la PÔIL – Pôle Impro Luxembourg dal Lussemburgo e l’italiana 05QuartoAtto di Ravenna.
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A tutto questo si alterneranno gruppi musicali popolari italiani, francesi.
In questa tre giorni di festival sono previsti anche stage di danze popolari italiane, internazionali e di musica.
Ci aspettiamo che il festival possa avere molto seguito facendo arrivare a Ravenna molti “ballatori” che sono soliti a viaggiare in tutta Italia e estero per ballare mazurke francesi, danze occitane, bourrée, chapelloise o quelle del sud come tammurriate o pizziche, spaziando anche verso le terre iberiche.
“Questo nuovo festival – commenta l’assessore al Turismo Giacomo Costantini – oltre ad arricchire ulteriormente l’offerta di cultura e spettacolo della nostra città, permette di valorizzare la località di Classe, che per noi è molto importante dal punto di vista turistico, mostrandola ad artisti provenienti da tutta Europa, che si cimenteranno in performance di danza, musica e improvvisazione teatrale in lingua italiana. E’ inoltre molto bello che la manifestazione si svolga all’interno della Festa dello Sport e che gli organizzatori abbiano saputo creare uno speciale legame con l’unione sportiva Classe”.
Programma
Venerdì 25 maggio
Ore 17 presentazione e inaugurazione del festival
ore 18 – 21 Torneo d’imprò 5 nazioni
Italia vs Svizzera – Svizzera vs Lussemburgo – Belgio vs Lussemburgo – Italia vs Belgio
ore 21,30 Jazzabanna concerto
Pietro Balsamo voce – tamburi – danza
Giusy Balsamo voce – tamburi – danza
Rocco Solito chitarra e voce
Cosimo Pastore organetto, corde e mandolino
Valentina Cariulo violino
Jazzabanna nasce nel 2006 da un’idea di Pietro Balsamo di Francavilla Fontana in provincia di Brindisi, fortemente legato allo studio delle tradizioni popolari e alla loro conservazione, coinvolge musicisti, ricercatori e interpreti della tradizione musicale pugliese, quali Massimiliano Morabito e grazie al sussidio di tanti esponenti della tradizione musicale e coreutica si distingue per il suo ricco repertorio popolare, conquistando un pubblico vasto e proveniente da diverse aree.
Jazzabanna è il nome con cui venivano chiamati i complessini musicali da piazza, appunto “chiazza banna”. Il gruppo propone i canti della tradizione musicale delle province di Taranto, Brindisi, Lecce, alternando alle pizziche pizziche, quadriglie, tarantelle e serenate anche i canti di lavoro ed i canti della Fede, espressione di quella religiosità ampiamente partecipata dalle popolazioni del meridione d’Italia.
Propongono uno stage di danza – pizzica pizzica, tarantella, quadriglia, scottish.
Pietro Balsamo maestro delle tradizioni popolari (ballatore, cantatore e suonatore tradizionale). Di professione cartapestaio, la sua bottega: Tesori di Carta; Balsamo si avvicina alla musica popolare da giovanissimo grazie alla sua famiglia, da cui eredita buona parte del patrimonio culturale relativo alla tradizione orale, oltre al ballo e alle tecniche vocali trasmessi dai nonni paterni e materni, abili cantori e danzatori. Collabora con diverse scuole pubbliche in qualità di esperto esterno con progetti sulla riscoperta delle tradizioni popolari. Ha partecipato a diverse manifestazioni in veste di cantore e danzatore, ha tantissime collaborazioni musicali con musicisti tra i più conosciuti del mondo della musica popolare e dal 2013 fa parte dell’organico dell’Orchestra della Notte della Taranta di Melpignano (Lecce) come suonatore, cantore e danzatore. Balsamo è inoltre ideatore e fondatore del gruppo di musica popolare della Bassa Murgia e dell’Alto Salento Jazzabanna.
sabato 26 maggio
ore 10 – 12 stage di pizzica con Pietro Balsamo e Jazzabanna
ore 16 – 18 stage di balfolk con il gruppo ospite francese Bal de l’éphémère
ore 16,30 – 21 Torneo d’imprò 5 nazioni
Francia vs Lussemburgo – Svizzera vs Francia – Belgio vs Svizzera – Belgio vs Francia – Italia vs Francia – Italia vs Lussemburgo
ore 21,30 Bal de l’éphémère concerto
Cathy Donin accordéon, voce
Gilles Roy batteria, basso
Gérard Thévenet chitarra, voce
Raphaëlle Yaffee violino, voce
Bal de l’éphémère nasce dal desiderio comune dei musicisti di proporre un repertorio a ballo “trad” su composizioni e testi originali. Mazurka, cerchi, scottish, chapelloises, valzer…
È Trad? neo-trad? Canzone francese? musica del mondo?
È un po’ tutto questo, con le influenze di ciascuno e la cura particolare data alla composizione, arrangiamenti musicali e scrittura di testi.
“Ci muoviamo, saliamo, ci abbracciamo, voliamo su melodie in cui le voci sono armonizzate e le parole sono suonate a ritmo.”
Il primo album autoprodotto “Azuré” è stato rilasciato nel 2015.
Il gruppo viene da Drôme, Rhône-Alpes (diprtimento 26).
Hanno partecipato ai più importanti festival francesi e non solo:
La Nuit du Folk de Châtillon en Diois (dipartimento 26)
La Nuit du Folk du Royans (dipartimento 26)
Boulegan à l’Ostal, St jean du Gard (dipartimento 30)
Le Grand Bal de l’Europe, St Gervais d’Auvergne (dipartimento 63)
Festi’Folk, Grenoble (dipartimento 38)
Trad Ardèche, Privas (dipartimento 07)
Accordéon Plein Pot, St Quantin La Poterie (dipartimento 30)
Fête du Picodon, Saou (dipartimento 26)
Ainsi danse Festival, St Andiol (dipartimento 84)
Samone (Italia)
Tanzhaus Festival, Erlangen (Germania)
Sono trascinanti nel coinvolgere i ballatori.
domenica 27 maggio
ore 12 – 14 Picnic conviviale e Jam Session musicale.
I partecipanti sono tutti invitati a compartire la propria arte: musica, cibo, teatro, danza.
ore 15,30 stage di percussioni iberiche con i Brigan
ore 18 – 20,30 Jam Session – teatro d’imprò
ore 21,30 Brigan concerto
Francesco Di Cristofaro voce, flauti, cornamuse iberiche, mandolino
Ivan del Vecchio bouzouki, mandolino, chitarre
Carmine Scialla basso, chitarra battente
Gabrile Tinto percussioni iberiche e del Sud Italia, basso e cori
Brigan nascono nel 2009 dall’incontro di tre musicisti campani uniti dall’interesse e la passione per la musica tradizionale dei popoli dell’area Celtica. Il lavoro di ricerca e studio dei repertori tradizionali di gran parte dell’area Celtica (Bretagna, Irlanda, Galizia e Asturia) si rafforza con la pubblicazione nel 2014 del terzo album “Transumanza Sonora”. I numerosi concerti e soggiorni in Spagna e Portogallo hanno portato i Brigan a dedicarsi interamente alla riproposta dei repertori tradizionali dell’area iberico-celtica, attraverso la ricerca sul campo.
Grazie a un crowfonding, nel 2017 registrano il nuovo cd: “Rúa San Giacomo” che è il frutto di anni di ricerche, scambi e lunghi soggiorni in terra iberica; Rúa, dal gallego-portoghese “Via”, assume per i Brigan un ulteriore significato legato al cammino: un pellegrinaggio musicale con repertori, storie e musiche che nei secoli i pellegrini hanno incontrato sul loro cammino diretti verso Santiago. Un’antologia a metà tra Atlantico e Mediterraneo, in cui si incontrano e coesistono le sonorità della musica del sud Italia con i vari linguaggi e forme musicali di quella parte di territorio iberico incastonata tra Galizia, Asturia e Nord del Portogallo.
Numerosi concerti e festival in tutta Europa: GallusFest (Svizzera), Festival TradinEtno Pazin (Croazia), Mèra World Music Festival Romania, Jamboree Club (Londra), AspenizasFolk Tui (Spagna), Multiusos de Mos (Galicia), Celtic Transilvania Romania, semifinale al Festival do mundo celta de Ortigueira (Spagna), e Slovenia, Croazia, Francia, Romania, Portogallo e Spagna.
Nel 2013 i Brigan vincono “Universo Folk – Concurso Internacional de Folk Ciudad de Oviedo” Spagna.