18 Dicembre 2020

Approvati l’assestamento e il bilancio di previsione 2021-2023 dell’Istituzione Museo d’arte della città (Mar)

Nella seduta di martedì (per chi volesse rivederla http://bit.ly/29AVl60 ) il consiglio comunale ha approvato le delibere “Approvazione assestamento generale del bilancio di previsione 2020-2022 – terza variazione al bilancio di previsione 2020-2022 dell’Istituzione Museo d’arte della città” e “Approvazione bilancio di previsione 2021-2023 dell’Istituzione Museo d’arte della città”.

La prima è stata approvata con 18 voti favorevoli (gruppi di maggioranza), 3 astenuti (gruppo Misto e Ravenna in Comune), 9 voti contrari (gruppo Alberghini, CambieRà, Forza Italia, La Pigna, Lega nord, Lista per Ravenna).
La seconda con 20 voti favorevoli (gruppi di maggioranza e Ravenna in Comune), 2 astenuti (gruppo Misto), 9 voti contrari (gruppo Alberghini, CambieRà, Forza Italia, La Pigna, Lega nord, Lista per Ravenna).
Ha illustrato i documenti l’assessora alla Cultura, Elsa Signorino.

Per quanto riguarda la prima delibera l’assessora Signorino ha fatto presente che si tratta della terza variazione di bilancio, quella conclusiva. Una manovra di portata contenuta (1600,00 euro) necessaria per la definizione degli equilibri di bilancio che chiuderà in pareggio.

Nel descrivere la seconda delibera l’assessora Signorino ha evidenziato come l’emergenza sanitaria in atto abbia particolarmente segnato i luoghi della cultura, luoghi per definizione di comunità e aggregazione, oggi costretti alla chiusura; chiusura che, ovviamente, ha riguardato non solo il Mar ma anche la Biblioteca Classense.
L’assessora ha rappresentato come, nonostante la chiusura, non sia venuta meno la loro operatività e l’impegno costante degli operatori museali e dei bibliotecari per riprogettare il lavoro e continuare a garantire, con modalità innovative, la più ampia fruizione possibile dei servizi culturali. Questo a dimostrazione di come la cultura non si ferma, non può fermarsi e a Ravenna è più vero che altrove.
Ha poi indicato alcune scelte rilevanti, di alto valore simbolico, in particolare il mantenimento dell’apertura – fortemente voluta dal sindaco – della Tomba di Dante con la prosecuzione della lettura della Commedia. Si tratta, in quest’ultimo caso, di un evento di grande valore comunitario e partecipativo come sottolineato dalla presenza di prenotazioni fino a tutto il mese di aprile 2021. Un’autentica testimonianza dell’amore per Dante dei ravennati in una fase in cui cittadini di altre città, già prenotati, non hanno potuto essere presenti a causa delle restrizioni.
Si sta poi sperimentando su vasta scala l’erogazione dei servizi culturali in digitale: convegni e letture dantesche, con la presenza di eminenti studiosi, unitamente alla lettura quotidiana della Commedia hanno registrato, in autunno, 18 mila collegamenti.
L’assessora ha sottolineato la forte interazione tra i diversi soggetti istituzionali coinvolti in una rete di risorse in grado di costruire progetti comuni (in questo quadro si inserisce anche un percorso con Forlì per gli eventi espositivi nella consapevolezza che la collaborazione è più lungimirante della competizione campanilistica fra territori).
Ha quindi ricordato che il bilancio 2021 del Mar si caratterizza per la realizzazione degli eventi espositivi a tema dantesco oggetto di rimodulazioni nella tempistica causa Covid: tra le mostre ha segnalato “Le arti al tempo dell’esilio”, curata da Massimo Medica, nell’ambito del progetto “Dante. Gli occhi e la mente”; una mostra che vede una molteplicità di collaborazioni e prestiti prestigiosi. In particolare i capolavori dei due più grandi testimoni dell’arte figurativa del tempo, Giotto e Cimabue. Una mostra percorso in grado di valorizzare anche le testimonianze artistiche dell’epoca presenti in città e in Romagna.
La seconda mostra, nell’ambito dello stesso progetto, è “Dante un’epopea pop”, a cura di Giuseppe Antonelli, docente di linguistica italiana all’Università di Pavia e nota firma del Corriere della Sera, che indagherà la fortuna popolare di Dante con installazioni di artisti contemporanei di prestigio, tra cui, Edoardo Tresoldi.
E’ inoltre contemplata l’apertura del nuovo ingresso del Museo lato giardini i cui lavori sono in fase di completamento. E ancora, è previsto per l’autunno 2021 il riallestimento della mostra mosaici moderni e contemporanei che occuperà il piano terra del Museo.
In chiusura ha evidenziato l’importante azione di valorizzazione delle collezioni permanenti nonché l’attivazione dell’Accordo di valorizzazione sottoscritto nel 2017 da Mibact, Regione Emilia-Romagna e Comune di Ravenna, che prevede, tra l’altro, l’erogazione da parte della Fondazione RavennAntica di servizi per l’accesso di nuova generazione; in particolare un sistema avanzato di prenotazione e bigliettazione che, oltre a qualificare l’Istituzione, permette di affrontare nel modo migliore anche le situazioni di emergenza determinate dal Covid.
L’ammontare complessivo dell’investimento a carico del Bilancio comunale nel 2021 per il Mar è pari a 1 milione 576 mila euro e comprende il trasferimento di 600 mila euro al Bilancio dell’Istituzione; la quota rimanente è relativa alle spese di personale e gestione che il Comune assume direttamente.
Sono intervenuti nel dibattito: Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna), Fabio Sbaraglia (Pd), Emanuele Panizza (gruppo Misto), Chiara Francesconi (Pri), Veronica Verlicchi (La Pigna).

Il gruppo Lista per Ravenna ha dichiarato il voto contrario perché a suo avviso il museo ha subìto una costante decadenza nonostante il patrimonio inestimabile delle collezioni permanenti che non sono adeguatamente valorizzate.
Il gruppo Pd ha contestato le illazioni di Lista per Ravenna sulla trascuratezza verso le mostre permanenti; ha evidenziato la bontà delle scelte politiche dell’amministrazione in ambito culturale grazie all’impiego di risorse pubbliche mentre altri Comuni ricorrono a investimenti di privati.
Il gruppo Misto, nel motivare il voto di astensione, ha preso ad esempio altre città simili a Ravenna per caratteristiche e numero di abitanti in grado di offrire pacchetti delle mostre comprensivi di molti altri servizi; ritiene che si sperimenti poco e che si possa fare molto di più.
Il gruppo Pri si è detto dispiaciuto di critiche fuori luogo provenienti da gruppi di minoranza e ha ribadito la positiva azione dell’amministrazione comunale, in grado di portare frutti estremamente produttivi, mantenendo operativi i luoghi della cultura nonostante le chiusure imposte dal covid-19.
Il gruppo La Pigna ha evidenziato che non sono mai stati raccolti dalla maggioranza i contributi di idee avanzati dall’opposizione anche attraverso mozioni puntualmente bocciate; a suo avviso le risorse comunali trasferite servono a coprire i deficit di bilancio del museo.