Una crisi devastante sta colpendo il territorio del nostro Comune.
Attività ed aziende che riducono il personale o che addirittura sono costrette a chiudere.
Lavoratori in cassa integrazione da mesi, entrate che si sono drasticamente ridotte per molti gruppi famigliari.
Partite Iva in grosse difficoltà. Giovani che non trovano lavoro.
Una situazione che nel nostro Comune perdura da prima del Covid e che ora, con la pandemia, si é fatta ancora più grave.
Servono interventi concreti, immediati ed efficaci.
Ora più che mai i ravennati chiedono all’amministrazione comunale di ascoltarli e di agire a loro tutela.
A fronte di tutto questo, alcuni dei progetti sui quali il Sindaco Michele de Pascale si é speso in prima persona e che fin dal principio hanno suscitato diverse perplessità nei ravennati, risultano ancora più inopportuni e distanti dalle impellenti esigenze del nostro territorio. Eppure de Pascale sembra non accorgersene.
Tagliare nastri, allungare passerelle e capire come spartire le poltrone all’interno della propria maggioranza, non sono certo temi che interessano i ravennati oggi.
Al contrario, é lampante il fatto che ai ravennati servano risposte e sostegno da parte di chi li guida.
Insieme a professioni ed esperti, La Pigna ha elaborato una serie di idee e di progetti che hanno l’obiettivo ambizioso e raggiungibile di rilanciare l’economia e il lavoro nel nostro Comune.
Per contro non é dato sapere quali siano le strategie del Sindaco uscente Michele de Pascale in materia.
Ecco perché mi rivolgo direttamente a lui per invitarlo ad un confronto pubblico, nel rispetto delle regole anti covid, in cui dire chiaramente ai ravennati quali sono i nostri progetti e quali sono quelli di de Pascale e del Pd.
De Pascale, attendo una risposta al mio invito, che spero positiva, così da confrontarci al più presto su una questione di particolare rilevanza.
Spero di non dover attendere invano e con me i ravennati.