Il Consiglio Comunale di Ravenna Premesso che:
– la recente moria dell’avifauna presente nella Valle della Canna impone una attenta riflessione sulla gestione accurata e responsabile di questi luoghi unici e dalle indubbie potenzialità in termini, sociali, ambientali e turistici.
Considerato che:
– il Parco del Delta del Po ha di fatto vincolato un’ estesissima area senza concretizzare a sufficienza adeguate forme di gestione, rispettose delle preesistenti situazioni di fruizione e della conseguente cura ed esperta manutenzione;
– la gestione del Parco del Delta del Po ha riservato maggiori attenzioni e risorse alle zone ricadenti nei territori ferraresi, molto più connaturati con le caratteristiche ambientali tipiche del sistema deltizio;
Ritenuto che:
– i territori del Parco del Delta a sud del fiume Reno si differenziano totalmente a livello strutturale in ordine alle componenti storiche, morfologiche ed organizzative da quelli che si trovano a nord del Fiume Reno,;
Dato atto che:
– quest’Amministrazione si è posta come obbiettivo prioritario la valorizzazione del Patrimonio naturalistico ambientale ravennate sopra detto e che tutto questo non può prescindere dalla cura e dalla salvaguardia dell’ecosistema esistente, a partire da eccellenze territoriali quali Punte Alberete, Valle della Canna, le Piallasse, le Pinete e il nascituro Parco Marittimo.
Preso atto che:
- i finanziamenti, regionali/nazionali/europei sono stati prevalentemente indirizzati ad altre parti del Parco, in particolare ai territori a nord del fiume Reno;
- in seguito all’emergenza sopra richiamata il Comune di Ravenna ha correttamente ad oggi richiesto e ottenuto da Romagna Acque il ripristino del sifone sul Carrarino che garantisce un più idoneo flusso d’acqua d’immissione in Valle Canna;
- a seguito dello studio commissionato dal comune “Ravenna 9 lidi – Piano di valorizzazione 2018-2021” risulta evidente come l’aspetto della tutela dell’ambiente e della promozione del turismo sostenibile siano prioritari per il rilancio economico del nostro territorio.
Impegna il Sindaco e la Giunta Comunale:
- 1) ad una nuova e rivisitata attenzione politica, istituzionale e sociale che metta ancora di più al vertice dei propri impegni una cultura verso questi ambienti a sud del Reno e che qualifichi tale territorio secondo le nuove tendenze ambientali e turistico sportive che la nostra società esprime, ma che al contempo sia rispettosa anche delle tradizioni e sostenga il lavoro e le attività di quei ravennati che la valle la vivono e cercano di preservarla da centinaia di anni;
- 2) ad adoperarsi nelle Sedi opportune, sulla scorta della Legge Regionale n. 24 del 23/11/2011 sulla “Riorganizzazione del Sistema Regionale delle Aree Protette e dei Siti della Rete Natura 2000”, per perseguire l’obiettivo di una nuova zonizzazione più rispettosa dei caratteri identitari e strutturali delle Valli e delle Pinete ravennati, da porre sotto la tutela direttiva del Parco Regionale già esistente per le Aree Romagnole, e che veda il concorso diretto – attraverso l’organismo della Comunità del Parco – dei Comuni e della Provincia nei cui territori ricadono le zone naturalistiche che andranno a costituire la nuova realtà. Tale nuova conformazione – attraverso un coinvolgimento diretto degli Enti locali e avvicinando la gestione ai medesimi – potrebbe valorizzare in un’unica area protetta le Valli e le Pinete ravennati, la Salina di Cervia ed anche l’Area marina attualmente in gestione alla Regione Emilia Romagna;
- 3) a promuovere la presenza, in tale percorso, dell’università e del mondo scientifico nella programmazione, pianificazione e controllo della gestione ambientale e naturalistica dell’area al fine di garantirne una reale e proficua tutela e valorizzazione, grazie a competenze ed esperienze che si formano sul nostro territorio, ma che il nostro territorio poco valorizza.