Ricorre oggi la Festa dell’Artiglieria. In occasione del 103° anniversario che decorre dalla battaglia del Solstizio, il vicesindaco Eugenio Fusignani insieme al presidente dell’Associazione Nazionale Artiglieri d’Italia (A.N.Art.I) sezione Ravenna Ten. Col. Mario Doria, hanno deposto ieri una corona d’alloro sul Monumento ai Caduti di parco degli Artiglieri.
“L’Artiglieria, ‘arma dotta’ – commenta il vicesindaco Fusignani – si dimostra tanto utile non solo negli scenari della difesa ma soprattutto in tempo di pace. Basti pensare a come il Gen. C.A. Francesco Paolo Figliuolo, anch’egli artigliere, sta completando il piano di vaccinazioni. Non da meno il contributo dell’Esercito tutto il cui ruolo è stato essenziale nel contesto di gestione e contenimento della pandemia. Per questo – ha continuato rivolto agli artiglieri presenti – dovete andare orgogliosi del nobile retaggio delle decorazioni che, dai campi della Prima Guerra d’Indipendenza agli interventi di peacekeeping, fregiano le gloriose bandiere della forza armata. E gli artiglieri di oggi rappresentano un chiaro esempio di elevata competenza e professionalità. Colgo quindi l’occasione per ringraziare, a nome mio e dell’amministrazione, l’intero corpo armato della Nazione e, più specificatamente, la sezione Ravenna dell’Artiglieria e il suo presidente, Ten. Col. Mario Doria, costantemente impegnato con passione negli aspetti associativi e nella collaborazione con le istituzioni”.
Il vicesindaco ha inoltre preso il duplice impegno di mobilitare l’amministrazione per la realizzazione di un cippo commemorativo che ricordi la presenza dell’Artiglieria all’interno del parco dell’ex caserma Dante Alighieri e di trovare una soluzione celebrativa importante per il 100° anniversario del Milite Ignoto. “Nell’odierna significativa ricorrenza – ha concluso Fusignani – Ravenna è lieta di formulare agli artiglieri i più fervidi voti augurali e sempre maggiori fortune, insieme al più sentito ringraziamento da parte di tutti i cittadini che credono nei valori costituzionali della nostra Repubblica”.