SASSETTO Francesco

“Eurospar”

Un ragazzo di colore alla porta d’ingresso, una giacca

sahariana, jeans, un sorriso a fatica negli occhi

tristi ammarati su questa cattedrale occidentale

da chissà quale distante dolore.

Garbato, buongiorno, benvenuto, sì il carrello

lo può lasciare qui, la toilette è a destra dell’ultima

cassa, indica, aiuta, a disposizione del consumatore,

sorveglia l’entrata, la sicurezza affidata a un nero,

strano davvero.

E lui là tutta la giornata, fermo, diritto, gli chiedo

se vuole fumare, lui cortese declina, gli vorrei

parlare, sorride, non dice niente nemmeno

il nome, l’ordine è non disturbare il cliente,

stare lì

sorvegliare

sorridere

aprire la porta.

E non dire niente.