La struttura e la posizione fanno sì che il giardino sia frequentato da persone di tutte le età, per cui troviamo bambini che giocano, pattinano, corrono in bicicletta, ragazzi che si incontrano, adulti che fanno jogging o ginnastica e anziani che accompagnano i nipoti o si dedicano alla lettura e al relax.
Nel caso specifico del parco, con la denominazione Sand Creek, l’Amministrazione, accogliendo la proposta dell’associazione Wambli Glesca, ha voluto richiamare alla memoria il massacro degli indiani Cheyenne, avvenuto nel 1864 presso la riserva del torrente Sand Creek, territorio del Colorado. In tale frangente furono uccisi, per mano dei soldati americani, circa 400 indiani sebbene questi ultimi sventolassero bandiera bianca. Quel genocidio, non lasciò agli Cheyenne altra alternativa che quella di entrare in una guerra della durata ventennale, che sarebbe terminata solo con la loro decimazione e sconfitta.
Orario: apertura alle ore 8,00 per tutto l’anno e chiusura la al tramonto del sole seguendo i seguenti orari calcolati dal Planetario: gennaio e febbraio ore 17,00; marzo ore 18,30; aprile ore 20,00; maggio, giugno e luglio ore 21,00; agosto ore 20,00; settembre ore 19,30; ottobre ore 18,30; novembre e dicembre ore 17,00.
In deroga agli orari stabiliti sarà consentito l’accesso al parco fino alle ore 24,00, per la fruizione del locale Bar, in occasione di specifiche iniziative.
L’area verde esterna alle mura ospita, nella sua parte posteriore, un’apprezzata area dedicata allo sgambamento dei cani.
Notizie storiche sulla Rocca Brancaleone
Quando i veneziani ottennero il dominio di Ravenna spodestando l’ultimo dei Polentani (1441) si preoccuparono di costruire valide fortificazioni per ridare agli abitanti sicurezza e fiducia nel nuovo governo, pensarono anche ad una fortezza.
Il 25 maggio del 1457 ci fu la solenne cerimonia della posa della prima pietra ed i lavori procedettero sotto la direzione dei nobili veneti Vitale Lando e Giacomo Comaro. Solo nel 1470 i lavori si possono considerare finiti.
La grande fortezza è divisa in due parti: la Rocca o Ridotto e la Cittadella.
La Rocca è costituita da un ampio quadrilatero di mq. 2.180 di superficie, con quattro imponenti torrioni circolari, di m. 17 di diametro, agli angoli, uniti da cortine murarie di spessore variabile tra i 7 e gli 8 metri. La cittadella era un piccolo borgo che comprendeva la casa della guarnigione, i magazzini, il mulino, l’officina per la preparazione delle munizioni e i servizi.
Dalla proprietà dello Stato Pontificio, la Rocca passò poi a quella dello Stato Italiano, che se ne sbarazzò vendendola a privati. Da questi, in anni recenti, passò in proprietà al Comune di Ravenna che, con opportuni restauri, ha cercato di impedire la totale rovina del poco che nel tempo era rimasto. L’intento è stato raggiunto sia con interventi conservativi sia con l’assegnare alla fortezza nuove funzioni nel tessuto sociale cittadino. La Cittadella è stata così attrezzata a parco per i bambini e la Rocca, o Ridotto, a teatro all’aperto.