Un passo decisivo è stato compiuto dall’Amministrazione Comunale alla fine degli anni ’80 quando fu avviato il censimento delle aree verdi comunali con l’intento di elaborare uno specifico Piano di Settore del Verde in previsione della successiva variante al Piano Regolatore. Ciò per garantire uno sviluppo del verde strutturato ed armonico ed in linea con le esigenze di una realtà sociale che sempre più lo richiedeva.
Nel 1993, in occasione della Variante Generale del Piano Regolatore, il Comune di Ravenna ha pertanto elaborato ed adottato, per la prima volta, un Piano di Settore del Verde.
Nel Piano le strategie di sviluppo del verde comunale sono state elaborate tenendo conto della necessità di strutturare il verde a livello di “sistema”, con gli obiettivi di armonizzarlo e rapportarlo con le principali caratteristiche ambientali e paesaggistiche del territorio quali aree naturali, zone costiere, paesaggio agricolo, emergenze monumentali, grande viabilità etc. e offrire un verde diversificato prevedendo sia i grandi parchi urbani che un verde diffuso, attrezzato ed altamente fruibile, a livello di quartiere o frazione, che aree verdi di filtro, collegamento, boscate etc.
Sono stati così introdotti i concetti di “Cintura Verde”, una corona di verde perimetrale che delimita l’espansione urbanistica, separa e filtra le zone abitate dalle strade di grande scorrimento e collega al contempo l’abitato con le aree agricole esterne di “Percorso delle mura storiche”, un itinerario che percorre l’intero perimetro delle antiche mura mettendo in relazione le varie emergenze monumentali e collegato alla Cintura Verde, di “Parchi Urbani (Teodorico, Baronio e Cesarea)”, di Giardini di Quartiere.
L’attuazione del Piano, soprattutto per la Cintura Verde esterna, legata in gran parte alla realizzazione di lottizzazioni private, è stata inizialmente piuttosto lenta, ma dalla fine degli anni ’90 è progredita assai rapidamente ed è tuttora in una fase attuativa molto dinamica.
Il Piano Regolatore 2003
In occasione della stesura del Piano Strutturale Comunale l’Amministrazione Comunale ha deciso di rimettere mano anche al Piano di Settore del Verde adeguandolo alle nuove esigenze ed inserendo alcune nuove proposte legate soprattutto allo sviluppo della Cintura Verde esterna
Dal punto di vista operativo la Cintura Verde esterna si formalizzava attraverso una serie di tipologie progettuali del verde che si fondevano in un disegno organico ed unitario ovvero il “Masterplan”, ove trovavamo:
- i giardini di quartiere;
- i parchi urbani;
- il bosco di filtro;
- il bosco ecologico;
- il verde agricolo.
Nell’ambito del disegno urbano, i giardini di quartiere rappresentano i punti notevoli del sistema del verde, zone di connessione tra “Cintura Verde” e città, dove il bosco urbano si connette a punti di sosta organizzati con funzioni ricreative di quartiere; costituiscono una tipologia di verde che si è ben integrata nelle funzioni del tessuto urbano come si è visto dalle esperienze maturate nel primo corso attuativo del Piano del Verde.
I parchi urbani sono stati distribuiti in modo tale da servire i vari quartieri della città; il Parco Baronio, che si sviluppa nella parte a sud-ovest ed è in fase di completamento, il parco Cesarea (di cui è in corso la realizzazione del primo stralcio) nella zona sud-est, in cui il Piano Strutturale prevede peraltro aree di nuovo impianto prevalentemente residenziale, ed il Parco Teodorico, già realizzato, posto nella parte nord della città.
II bosco compie nel contesto urbano la funzione di riequilibrio e compensazione, qualora larghe fasce di prato e di boschi circondino la città e si sviluppino anche all’interno di essa, lungo le direttrici viarie e le sponde dei corsi d’acqua.
II bosco di filtro è realizzato con essenze arboree anche a rapida crescita, che combinate a movimenti del terreno, in particolar modo dove si interviene su fasce di limitata ampiezza, hanno la principale funzione di separare e proteggere le zone abitate e le aree libere dagli assi stradali più trafficati; e che svolge funzioni di rigenerazione ecologica dell’aria, soprattutto rispetto alle aree industriali, che assumono un ruolo di grande rilevanza visti i consistenti insediamenti produttivi presenti nel contesto ravennate.
L’impianto del bosco ecologico realizzato con assetto paesaggistico naturaliforme e alla quota del piano di campagna è, invece, localizzato lungo aree dove la vocazione naturalistica è preponderante (il Parco Fluviale, il Canale Lama, a margine del tessuto agricolo).
All’interno della fascia boscata è possibile ricavare percorsi ciclo-pedonali con piazzole di sosta che ne consentono la fruizione ed il collegamento con le zone di verde attrezzato della cintura esterna.
II verde agricolo o seminaturale è una componente fondamentale nell’ambito del quadro generale del sistema del verde.
L’importanza di questo tipo di verde è molteplice, in quanto riveste una pluralità di funzioni:
- funzione ecologica;
- funzione paesaggistica;
- funzione psicologica.
È quindi indispensabile il mantenimento del verde agricolo esistente ed il suo sviluppo sia laddove ne esistano le condizioni, sia nei contesti in cui l’attività agricola, non più produttiva, possa essere trasformata in un ambito di nuovo sviluppo naturale.
Proprio questi contesti possono costituirsi quali nuove unità ambientali auto-riproducibili. Una tra le ipotesi potrebbe ad esempio essere quella dell’incentivazione delle colture alternative che possono contribuire al disegno della cintura esterna attraverso la trama agricola e a introdurre gradualmente attività ricreative e sportive legate al tempo libero e alle forme di turismo ecologico e culturale, come maneggi, aree picnic, aree dedite alla vendita di prodotti agricoli locali.
Cintura verde con zona di filtro in via Sansovino
Filtro verde su via Classicana
Cintura verde e filtro su via Romea Nord