La partecipazione è rivolta a tutta la comunità, cioè all’insieme dei soggetti nei confronti dei quali il Piano produrrà i propri effetti. Si tratta di un processo inclusivo, aperto a stimolare l’adesione di qualsiasi cittadino. Attraverso una selezione rappresentativa, alcuni di questi soggetti saranno invitati a partecipare attivamente al Tavolo di Negoziazione.
Attraverso l’organizzazione di eventi pubblici e la mediazione di facilitatori esperti, si promuove un confronto trasparente e alla pari fra la cittadinanza, gli amministratori, i tecnici comunali e i progettisti del piano, al fine di unire diverse competenze e conoscenze. Con l’obiettivo di predisporre le conoscenze volte a favorire il dialogo fra le parti, si ritiene fondamentale avviare in fase di apertura del processo la disseminazione delle informazioni e di comprensione della nuova normativa e delle scelte dell’amministrazione in materia. La chiamata pubblica del 13 maggio sarà la prima occasione appositamente dedicata alla condivisione ed alla disseminazione delle informazioni.
La prima fase sarà dedicata all’analisi del contesto e delle percezioni, attraverso strumenti di indagine (questionario online, mappatura partecipata, 10 World Café) che coinvolgono numeri elevati di cittadini e i differenti contesti del territorio comunale.
- – Mappatura dei luoghi della rigenerazione: ricerca di contesti abitativi percepiti come non adeguati al benessere cittadino e ricognizione degli spazi pubblici e privati da rigenerare.
- – Individuazione delle identità locali: analisi che porti a delineare i diversi volti del territorio e dei centri abitati ed elaborazione di azioni capaci di tutelare e valorizzare le vocazioni e le specifiche peculiarità, anche al fine di sviluppare opportunità economiche, sociali e turistiche.
- – La città pubblica: ricognizione dei servizi e delle dotazioni presenti sui territori, nonché dei bisogni su cui intervenire per implementare le infrastrutture e quindi la qualità e vivibilità del tessuto urbano.
- – Implementazione dell’attrattività turistica volta a favorire nuove forme di turismo sostenibile in aggiunta ai flussi turistici connessi alla città d’arte e alle località marittime.
- – “Città bene comune”: valorizzazione delle comunità locali e dei dispositivi per renderle attive nella cura e gestione del bene comune. Analisi rispetto alle conoscenze territoriali e alle risorse della comunità, per comprendere le potenzialità e i limiti percepiti dai suoi abitanti al fine di renderli protagonisti della sua valorizzazione, del suo controllo e del miglioramento costante.
La seconda fase partecipativa si concentrerà sul tema della rigenerazione urbana: verranno organizzati dei laboratori di urbanistica partecipata che avranno per oggetto 3 aree d’intervento diffuse sul territorio comunale, emerse dalle indagini precedenti e selezionate in modo condiviso dagli attori del Tavolo di Negoziazione. Saranno momenti di sperimentazione delle tematiche e normative rafforzate dalla nuova legge urbanistica, attraverso le quali si elaboreranno idee e azioni per il miglioramento della qualità urbana e edilizia, della vivibilità e della sostenibilità ambientale dei quartieri. Questi momenti partecipativi saranno gestiti con la metodologia della Charrette, che intende prioritariamente condividere e porre sullo stesso piano le competenze e le professionalità diverse dei partecipanti. In quest’ottica verranno organizzate inizialmente anche alcune passeggiate di quartiere e la presentazione delle analisi del quadro conoscitivo dei singoli ambiti.