CONSULTA DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE XXV° edizione a.s. 2024-25
Esercizi di Democrazia
SINTESI DELLA 3° SEDUTA
Lunedì 10 marzo alle ore 10:00 si è tenuta, presso la sala del Consiglio Comunale, la 3° seduta della Consulta delle Ragazze e dei Ragazzi, anno scolastico 2024/2025.
Saluti e inizio lavori
Il Sindaco facenti funzioni Fabio Sbaraglia ha dato il benvenuto ai/alle rappresentanti delle Scuole e alla Vicepresidente Adele Barbieri. Poi ha ripreso le parole principali emerse dalle osservazioni dei ragazzi e delle ragazze in occasione della 2° Consulta. Le parole trovate erano pregiudizio, esclusione e discriminazione: parole utili a descrivere la Shoah, ma anche purtroppo presenti nella quotidianità di tutti.
Fabio Sbaraglia ha invitato tutti ha studiare cosa è successo nel passato, come le persone hanno reagito e il perchè dei loro comportamenti. Poi ha invitato ad elaborare le informazioni per comprendere cosa succede nel nostro presente e il comportamento delle persone di oggi.
Il Sindaco facenti funzioni ha invitato i presenti a partire dalle parole pregiudizio, esclusione e discriminazione e dalle loro manifestazioni intorno a noi per capire insieme come combattere quei comportamenti che limitano la libertà di espressione delle persone.
Il rappresentante della Scuola Primaria Mordani ha condiviso le riflessioni emerse nella sua classe, con una dichiarazione d’impegno a non farsi sopraffare da atteggiamenti discriminatori scorretti.
Presentazione e intervento operatori Associazione Pereira
Il Sindaco facenti funzioni ha presentato gli operatori dell’Associazione Pereira: Filippo Perri e Fabrizio Varesco. Filippo ha presentato brevemente le attività sulla legalità dell’Associazione nelle Scuole secondarie di 1° e 2° grado. Quindi hanno sottolineato il confronto tra l’illegalità delle mafie e il bullismo.
Filippo ha raccontato come la mafia viene attribuita al mondo degli adulti e il bullismo al mondo della scuola. Entrambi i fenomeni hanno in comune l’omertà e l’indifferenza.
Fabrizio Varesco ha aggiunto che per combattere l’indifferenza serve il coraggio. Il bullo è un vigliacco che agisce sui più deboli e approfitta dell’indifferenza delle persone. Il coraggio a scuola è importante per poter fermare atteggiamenti che come valanghe possono diventare molto dannosi. Stare dalla parte delle vittime innocenti significa stare dalla parte giusta: occorre sin da piccoli imparare a combattere le ingiustizie.
Fabrizio ha commentato alcuni video di azioni di bullismo e alcuni episodi di azioni di coraggio. Successivamente Fabrizio ha sottolineato che:
- saper riconoscere le parole e gli atteggiamenti da bullo porta ad avere il coraggio di dire no, di non accettare i soprusi, di unirsi per non lasciare sole le vittime.
- per le vittime è importante sapere che possono chiedere aiuto agli adulti ma anche ai/alle loro compagni/e.
- fermare il bullo fa bene anche al bullo.
- dare al bullo la possibilità di cambiare, di trovare nuovi modi di relazionare con i pari .
- è importante impegnarsi a riabilitare il bullo, senza condannarlo.
- il motto “Bullismo è mafia: chi denuncia è un leader” illustra bene questo pensiero.
Filippo Perri ha mostrato il breve video #OFF4aDAY in cui l’attore Pierfrancesco Favino racconta la triste storia di una giovane bulla.
Approfondimento dei ragazzi e delle ragazze
Il Sindaco facente funzioni Fabio Sbaraglia ha posto ai ragazzi e alle ragazze alcune domande:
- “Descrivete un bullo/una bulla?”
- “Come si riconosce un bullo?”
- “Conoscete bulli, li avete visti?”
- “Avete amici che fanno i bulli?”
- “Vi è mai capitato di avere atteggiamenti da bulli, di cui poi magari vi siete pentiti?”
Le ragazze e i ragazzi hanno risposto dapprima con presentazioni del bullo tradizionali, poi sempre più ragionate e realistiche. Alcuni/e ragazzi/e hanno detto che a loro è capitato di aver avuto un atteggiamento da bulli/e nei confronti di un compagno. In seguito hanno riconosciuto di avere sbagliato, si sono pentiti e hanno chiesto scusa.
Fabio Sbaraglia ha concluso che può capitare a tutti di sbagliare. Molte volte si viene trascinati da alcune dinamiche sociali a fare cose che da soli non si farebbero. La differenza tra la “brava persona” e il bullo è la consapevolezza del proprio comportamento, il sapersi mettere nei panni dell’altro, la voglia di cambiare.
La parte successiva della seduta ha previsto la divisione delle ragazze e dei ragazzi in quattro gruppi di discussione, per :
- Cos’è il bullismo?
- Come si manifesta?
- Come possiamo affrontarlo?
Al termine dei lavori ogni portavoce di gruppo ha consegnato all’Assemblea le riflessioni scaturite che verranno raccolte in un documento.
Chiusura dei lavori ore 11,15.
